Michele DE LUCA – CONOSCERE IL CALABRESE

CONOSCERE IL CALABRESE

Grammatica e sintassi per imparare a scrivere i dialetti calabresi

C’è un verbo, nei dialetti calabresi, che esprime a pieno gli scopi di questo volumetto: ‘mbizzára, ‘mbizzáre, ‘mbizzári, o ‘mmizzáre, secondo i luoghi, e vale ‘insegnare’ ed ‘imparare’! E può essere transitivo e, nella seconda accezione, anche intransitivo pronominale (De Mauro): mi ‘mbizzái u cantu! ‘ho imparato a cantare!’ (letter.: mi ho imparato a cantare!).
Da qui la necessità d’offrire al lettore un insegnamento graduale sui dialetti calabresi, in modo che una volta fatta propria la lezione di base, egli possa inoltrarsi in argomentazioni più complesse!
La suddivisione che si è voluta dare allo scritto è piuttosto sintetica, priva di fronzoli, centrata sulle argomentazioni significative, lasciando al lettore la possibilità di valutare l’applicazione delle “regole”, in base alla conoscenza che ha del proprio dialetto, perché non bisogna dimenticare che ogni dialetto ha una propria grammatica e sintassi, con le dovute eccezioni. Ma l’apprendimento da solo non basta per poter scrivere il dialetto, bisogna attenersi ad alcune indicazioni, quelle che, nella didattica delle lingue, sono chiamate “regole grammaticali”!
La trascrizione basata esclusivamente sull’impressione acustica non è quasi mai scientifica. Essa deve avvalersi, oltre che della conoscenza delle “regole”, anche di una buona audizione e di una rigorosa indagine dell’articolazione dei suoni, in modo da cogliere i fenomeni simili tra loro. E crediamo che queste brevi annotazioni possano, in qualche modo, soddisfare le richieste del lettore!

prof. Michele De Luca

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OMAGGIO AD UN ILLUSTRE FIGLIO DI CALABRIA:

   Attraverso gli anni, la terra di Calabria  è stata  “madre”  di personalità insigni nel campo letterario, umanistico, ma anche in quello economico, sociale, pedagogico, medico, militare ecc. costituendo, pertanto, un arduo compito per chiunque voglia tentare di compilare un  elenco di tutti i nomi illustri, senza correre il rischio di fare torto a qualcuno di loro.
Quasi fisiologicamente, costantemente ed idealmente,ha preso corpo, così, un luminoso e solido “edificio culturale”, che si è opposto come una sorta di “baluardo” alla palese mediocrità ed ai pregiudizi dei tempi.
Un “edificio Culturale” fondato, essenzialmente,  per  ricordarci la funzione vitale di una “Civiltà Comune” migliorativa della qualità della vita e che, come tale,  non conosce, ne lo può, distinzioni di nazionalità, censo, razza, confessione religiosa.
Si è venuta a formare così, nella fuga dei secoli, quella Calabria “Dotta” che ha dato corpo e vitalità ad una italianità, dai positivi effetti e da ricadute costruttive, sotto vari aspetti, per la comune vita culturale della nostra madre patria.
Oggi a pieno titolo il Centro Studi  Bruttium propone in esclusiva la seconda edizione, ampliata e corretta, della fondamentale ed importante opera “Grammatica e Sintassi per imparare o scrivere i dialetti calabresi” di un degno figlio della generosa terra Bruzia, nella persona dell’esimio professore Michele De Luca.
Il professore De Luca, però, vive ed opera fuori regione, avendo al suo attivo un prestigioso  “cursus onorum” di cui ci  sembra oltremodo superfluo e forse anche fuori luogo elencarne le tappe, atteso il carattere costituzionale di un uomo che schivo ai formalismi, da autentico calabrese, ama la semplicità e l’essenzialità delle cose.
 
Antonella Lamazza Resp.Cultura sez. C.S.B. Prov. Kr