DALLE BONIFICHE UNA GRANDE LEZIONE
STORICA E DI VITA
” Se noi immaginiamo le generazioni degli uomini, così scrisse Maffeo Pantaleoni sul <Giornale degli Economisti, Novembre 1907, pag.184> non già intrecciate come s’intrecciano i fili di un campo, ma distintamente, come si seguono le file di soldati di un battaglione, vediamo che ciascuna generazione eredita dalla precedente un complicato patrimonio di cose: terre coltivate in un certo modo, fiumi arginati, canali, strade, città costruite, acquedotti, ferrovie, ponti, monti perforati, opifici, macchinari e via dicendo .
Eredita pure macchine sociali, cioè organizzazioni belle e fatte.
Eredita un governo e delle leggi e tutto un telaio di istituzioni, simile a quello nelle quali le Api ripongono miele e larve.
Eredita Chiese e Scuole e, con le une e le altre, sacerdoti e maestri e metodi; eredita istituzioni di previdenza e di credito e di beneficenza.
Tutto questo patrimonio ha presentato un costo. Questo costo, nella maggior parte dei casi, è lungi dall’esser stato reintegrato dalle soddisfazioni che i prodotti hanno procurato alla generazione che lo ha subito, e richiede, per il suo reintegro, il gettito successivo alla sua scomparsa dalla scena. Il bilancio si pareggia per la generazione che lo ha fabbricato, in quanto essa si compenetra dei bisogni della generazione che le succederà, e quindi gode del pensiero di godimento che essa procura alla propria posterità. Se questo sentimento non esiste, ogni impianto sarebbe fatto in modo da riuscire consumato nel periodo di tempo che dura la generazione che lo ha intrapreso. Ognuno si comporterebbe come si comporta chi fa un vitalizio, e nessuno si comporterebbe come si comporta chi fa un’assicurazione sulla vita”.
Mario DOTTORE e Antonio CORTESE
LEGGI/SALVA: i Dossier: Bonifiche e cultura idraulica 2
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I “Dossier” Bonifiche e Cultura Idraulica in Calabria, seriamente redatti, focalizzano l’importante ruolo degli Enti Bonifiche Italiani per la conservazione dell’ambiente, la salvaguardia delle attività produttive e degli insediamenti civili in genere. Dal lavoro emergono anche nitidamente tratti e profili caratteriali connotati da doti umane e professionali di grandissimo rilievo e spessore sia sociale che culturale. Un riconoscimento meritato ai bravissimi ricercatori ed a tutti gli auguri di un buon e duraturo lavoro per la promozione di una “Cultura Alternativa”. AD MAIORA