La donna della Roma Antica di Raoul ELIA

Questo scritto si propone il compito, assai ingrato, di provare a definire qualche schema di approccio per un’analisi del tema della donna romana nell’antichità. Il compito non è certo agevole e per più motivi.
Innanzitutto, perché i dati a disposizione sono molto limitati.
Come scrive Pricoco, “la cultura grecoromana non si era interrogata troppo spesso sui temi della sessualità, aveva fatto del matrimonio un tema diatribico, ponendo il quesito della sua convenienza per il sapiente, aveva lasciato gli argomenti più tecnici ai medici (si pensi, in età imperiale, a Galeno e Oribasio)” [Pricoco 1998, p. 9.]. Dunque, a parte il dibattito sul matrimonio e la tradizionale misoginia romana, nell’antichità si è prodotto (o almeno è giunto fino a noi) poco altro. E questo poco è abbastanza incanalato, sia per destinatari che per referenza di genere (maschile o femminile, insomma)

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