Monachesimo in Calabria nell’Alto Medioevo di Mario Dottore

Quale Storia ?
I ruderi di grandi e piccoli monasteri, chiese, edicole, tabernacoli, laure, cenobi ecc. sparsi un po’ dovunque sul territorio , dalle pianure costiere alle cimose litoranee, alle fasce prettamente pedemontane e montane del versante ionico e tirrenico della Calabria, testimoniano ancora del ”rivoluzionario” movimento monastico e monastico-cavalleresco, nati nel “Grande Mattino Cristiano” dell’Occidente.
La rivisitazione o se si preferisce la lettura, con “altri occhi” e sotto l’analisi oculata di aspetti e caratteri, per tanti versi insoliti, ha permesso l’acquisizione di conoscenze ed informazioni, sicuramente, di pregio per una corretta visione d’insieme ed un concreto contributo di valorizzazione di parti importanti della Storia Religiosa, Sociale ed Economica della Nostra Regione.

Leggi o salva MONOGRAFIA N.ro 06 di Mario Dottore

Un commento su “Monachesimo in Calabria nell’Alto Medioevo di Mario Dottore”

  1. TRA SACRO E PROFANO IL MOVIMENTO MONASTICO NEL BRUZIO

    L’ itinerario culturale proposto e rivisitato sotto differenti “angolazioni” da Mario Dottore per il Centro Studi Bruttium di Catanzaro, è inerente il fenomeno del “Monachesimo” nell’Alto Medioevo in Calabria.
    L’Autore, per rispetto di un sano principio etico comportamentale, ha tenuto ad evidenziare che, in verità, lo studio ha sviluppato un’ idea culturale dello stimato architetto e giornalista Marina Vincelli da Crotone ed inizialmente, doveva riguardare il solo monastero gioachimita di Tarsitano ovvero Tassitano, in Agro di Cotronei .
    Pur tuttavia, impellenti quanto onerosi impegni fuori regione, come Dirigente Scolastico, non hanno permesso alla professoressa Vincelli di condividere questo articolato e complesso elaborato, materialmente redatto, perciò, da Mario Dottore .
    Nell’esame della peculiare manifestazione storica e religiosa che, con sue intrinseche sfaccettature, accomuna realtà regionali italiane con quelle di paesi europei ed extraeuropei, uno spazio importante è stato riservato, alle forme di ordinamento fondiario, nel contesto descrittivo del paesaggio agro-silvo-pastorale di quell’età.
    E’ proprio nel settore zootecnico che emerge, fin da allora, l’importanza oltre che delle varie razze autoctone anche delle loro produzioni, dalle carni ad alcuni nostri prodotti tipici lattiero caseari, quali Butirri e Cacio cavalli silani, nonché della lana.
    Pertanto, in termini di complementarietà la ricerca, unitamente alle altre finora pubblicate sul tema, dal Centro Studi stesso e dalla redazione del “il Cirotano”, può certamente costituire un concreto contributo di conoscenze ed informazioni specifiche sulle “nostre radici” produttive
    Ma altresì da un punto di vista strettamente religioso e spirituale, lo studio inquadra, in modo inusuale, i monasteri come momenti e elementi di preparazione, quasi degli “Stargate”, strumenti o porte d’accesso ad un’ altra vita.

    Ad una vita nella Città di Dio, tramite la via della Religione Cristiana Cattolica, in modo solare tracciata dalla “Cerca del Santo Graal” che, purificato l’uomo, preparava lui mortale all’immortalità.

    Antonella Lamazza
    Resp. alla Cultura C.S.B.
    Prov. di Crotone

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