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La storia delle Mariposas

Oggi, 25 novembre, è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne e il femminicidio.
Questa data non è stata scelta a caso dall’ONU: il 25 novembre ricorre l’anniversario dell’assassinio delle sorelle Mirabal, tre coraggiose donne rivoluzionarie, uccise dal regime della repubblica Dominicana nel 1960. 

Le foto delle tre sorelle Mirabal
Le foto delle tre sorelle Mirabal

Patria Mercedes, María Argentina Minerva e Antonia María Teresa sono tre sorelle uccise brutalmente il 25 novembre del 1960 dal regime del dittatore Trujillo a cui loro avevano tentato di opporsi. Questo evento e questa data sono stati scelte dall’ONU come simbolo della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne che si celebra in tutto il mondo nello stesso giorno.
Le tre donne sono considerate ancora oggi delle rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo (1930-1961), il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell’arretratezza e nel caos. Il 25 novembre del 1960 le tre donne si recarono a far visita ai loro mariti in carcere quando furono bloccate sulla strada da agenti del Servizio di informazione militare che le portarono in un luogo nascosto. Qui furono torturate, stuprate, massacrate a colpi di bastone e strangolate a bordo della loro auto.
L’unica sopravvissuta, la quarta delle sorelle Mirabal, Belgica Adele, ha dedicato la sua vita ad diffondere ed onorare il ricordo delle tre donne. In particolare, ha pubblicato un libro di memorie sulla storia delle sue sorelle dal titolo Vivas in su jardin. Le sorelle Mirabal sono conosciute anche con il nome “Mariposas”, poiché paragonate spesso alle farfalle in cerca di libertà.

La loro storia è stata raccontata anche dall’opera della scrittrice dominicana Julia Alvarez, Il tempo delle farfalle, in Italia edito da Giunti.
Esistono anche due film che raccontano la loro biografia “In the Time of Butterflies” (2004) e “Trópico de Sangre”.

L’albero dell’anno a Curinga?

E’ in corso il concorso Tree of the Year 2020.
Il concorso è svolto in collaborazione con la Direzione Generale Economia Montana e Foreste del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e seleziona prevalentemente alberi già inseriti o in corso di inserimento nell’elenco degli Alberi Monumentali Italiani (AMI). Quest’anno i quattro candidati sono stati scelti nel genere Platanus; qui sotto puoi trovare i loro nomi e le loro caratteristiche: uno per il nord, uno per il centro, uno per il sud e uno per le isole.
Il Platano di Curinga
Il Platano di Curinga

Sono in gara:
1) Platano dell’amore, piantato nel parco di Villa Riccardi Toscanelli, in provincia di Pisa;
2) Il Platano di Curinga, collocato in una posizione davevro inusuale: affacciato sul mar Tirreno, si sporge su di un piccolo torrente;
3) I Platani di Villa Tasca, piantati alla fine del 1700 lungo la strada che collegava la città di Palermo a Monreale denominata Corso Calatafimi;
4) Il Platano di Agliè, nel Parco dell’omonimo Castello.
Per la sezione italiana sarà possibile votare dal 18 settembre al 18 novembre.
Il 21 novembre 2020, giornata nazionale dell’albero, sarà premiata all’interno delle manifestazioni del TREEART Festival la pianta vincitrice del contest italiano, che difenderà l’Italia nel contest internazionale del 2021.
Magari, questa volta potrebbe vincere il platano calabrese…
Questo, comunque, è il link per votare. E vinca il migliore!

Esce la Ciminiera n. 10 2020

Copertina del n. 10 2020 de la Ciminiera
Copertina del n. 10 2020 de la Ciminiera

L’estate è finita, l’autunno di fuoco della pandemia e della scuola è iniziato ed ecco che esce il nuovo numero della rivista “la Ciminiera – ieri, oggi e domani” (speriamo che almeno questa sia una buona notizia…).
In sommario, nel n. 10:
1) Editoriale di Pasquale Natali p. 02
2) Ottobre romano di Daniele Mancini p. 03
3) Fake news borboniche di Raoul Elia p. 05
4) Gi Indios uomini o animali di Gabriele Campagnano Zweilawyer p. 10
5) Il mandriano e il brigante di Angelo Di Lieto p. 17
6) Amore e pietà ai tre martiri di Catanzaro di Angelo Di Lieto p. 19
7) Filomena e la Madonna di Raoul Elia p. 22
8) Inizio della Genesi norrena di Greta Fogliani p. 24
9) Leonida a Teate di Daniele Mancini p. 27
10) Il regno della Bumelliana di Raoul Elia p. 31
11) Al Fuhrer piacevano i giocattoli grandi di Raoul Elia p. 34

Hanno scritto per noi in questo numero:
Angelo Di Lieto, Raoul Elia, Gabriele Campagnano Zweilawyer, Greta Fogliani, Daniele Mancini,

Si può scaricare la rivista ai seguenti link

Ciminiera n. 10
MEGA, GOOGLE DRIVE o ISSUU

oppure leggerla qui sotto

Buona lettura e buone vacanze a tutti!

Primo DanteDì

DanteDì
Si moltiplicano le iniziative per il primo Dantedì. La prima edizione si apre con letture social del Sommo Poeta. Coinvolti scuole, musei, biblioteche, luoghi di cultura. Il ministro delle Cultura Franceschini chiede agli artisti di leggere Dante e condividerlo sui social. Alle 12 di mercoledì 25 marzosi legge Dante e i versi della Divina Commedia. Poi anche nel corso della giornata ci saranno altre iniziative, tutte rigorsomante sui social, in streaming.Rai e Rai Teche, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Ministero dei Beni culturali, partecipano al Dantedi di mercoledì 25 marzo con l’iniziativa Dante per un giorno.
Le principali reti televisive del Servizio Pubblico, durante tutto l’arco della giornata, manderanno in onda pillole d’archivio di grandi attori che leggono alcune terzine della Divina commedia: da Vittorio Gassman a Giorgio Albertazzi, da Anna Proclemer a Carmelo Bene, da Benigni a un’inedita Samantha Cristoforetti. Vere e proprie incursioni nel palinsesto generalista che porteranno nelle case degli italiani i versi più famosi della Commedia e le voci più grandi del teatro e del cinema italiano.
Raiplay proporrà, inoltre, una striscia con le pillole da vedere tutte insieme.