Archivi categoria: Fumetti vintage

COMIXOLOGIA FORGOTTEN HEROES OF COMICS PARTE 16: Samuree

Ben ritrovati.
Ritorna, dopo una nuova pausa di riflessione, la rubrica dedicata a personaggi del mondo del fumetto d’Oltreoceano ormai dimenticati. Questa puntata è dedicata ad un personaggio pubblicato dalla Continuity comics, la casa editrice fondata e diretta da Neal Adams: Samuree.
Copertina di Samuree prima serie n. 6
Copertina di Samuree prima serie n. 6

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COMIXOLOGIA FORGOTTEN HEROES OF COMICS PARTE 15: Ex-Mutants

Ben ritrovati.
Ritorna, dopo una pausa di riflessione, la rubrica dedicata a personaggi del mondo del fumetto d’Oltreoceano ormai dimenticati. Questa puntata è dedicata ad una serie per lo meno curiosa: in un’epoca in cui i mutanti andavano di moda, i protagonisti di questa serie erano ex mutanti: gli Ex-Mutants.

Copertina di Solo Ex-Mutants n. 2, casa editrice Eternity comics
Copertina di Solo Ex-Mutants n. 2, casa editrice Eternity comics

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COMIXOLOGIA FORGOTTEN HEROES OF COMICS PARTE 14: The Futurians

Ben ritrovati.
Nuova puntata degli eroi dimenticati della Silver Age.
Questa volta il nostro TARDIS personale ci riporta nei mitici anni ’80, con una serie che, probabilmente, avrebbe meritato miglior fortuna, ovvero: The Futurians di Dave Cockrum.

copertina dell’edizione in volume della Mini su Avatar

La storia

I Futurians sono una squadra di supereroi che appare in un graphic novel della Marvel Comics. Il team è stato creato da Dave Cockrum ed è apparso per la prima volta nel 1983 nel nono albo della serie Marvel Graphic Novels, quindi in una serie di tre numeri pubblicata da Lodestone Comics.
Una società del futuro estremamente avanzata chiamata Terminus tenta di alterare il passato inviando informazioni genetiche indietro nel tempo, per dare a certi esseri umani superpoteri (e una costrizione a usarli) per permettere loro di fermare l’invasione di una potenza rivale, la città di Gron, decisa a controllare il passato dopo aver distrutto il presente. I signori di Ghron, infatti, disposti a tutto pur di ottenere conquistare il pianeta,fanno deviare la traiettoria della Luna facendola precipitare sulla Terra; l’impatto provoca la distruzione di gran parte del pianeta e la morte del 95% dellla popolazione mondiale; si salva soltanto il popolo di Terminus grazie alla tecnologia avanzatissima che tiene al riparo la città-stato sotto un enorme cupola energetica. Non paghi di tanta distruzione, gli abitanti di Gorn attingendo energia dal sole, e mettendo a rischio l’intero sistema solare a causa del prematuro spegnimento della nostra stella, mandano nel passato elementi della loro razza per cercare di cambiare il corso degli eventi e riuscire facilmente a prendere il controllo del mondo.
Terminus reagisce inviando nel passato i loro geni che, una volta opportunamente risvegliati, creeranno un esercito d superesseri per combattere i Gorn.
Nel tardo XX secolo, un abitante del futuro conosciuto solo come “Vandervecken” o “The Dutchman” (entrambi nomi di The Flying Dutchman) ha scaricato la sua mente nel corpo di un hobo che, in seguito, diventa proprietario della società Future Dynamics; Vandervecken quindi inizia a radunare coloro che hanno ricevuto le modifiche genetiche per prepararli per le loro battaglie future.
Non tutti nel gruppo, però, prendono bene la costrizione a combattere e fra di loro c’è Avatar, su cui il controllo mentale di Vandervecken non fa presa.
I membri dei Futurians sono in tutto otto, ovvero:
– Andrew Pendragon alias Avatar;
– Harry Robbins alias Terrayne, lo scuotiterra;
– Mattew Blackfeather alias Werehawk;
– Walter Bonner alias Blackmane;
– Dana Morgan alias Mosquito;
– Tracy Winters alias Silkie;
– Johnatan Darknyt alias Silver Shadow;
– Sunswift, essere immortale che vive nel sole la cui energia attiva fra l’altro la macchina della trasformazione.

I personaggi sono apparsi per la prima volta in Marvel Graphic Novels n. 9. La storia è poi continuata in una serie limitata di tre numeri edita dalla Lodestone Comics.
La serie è stata quindi ristampata da Eternity Comics nel 1987.
Un numero # 0 (contenente materiale dal quarto numero mai proposto della serie Lodestone) è stato pubblicato nel 1995 dalla Aaldwolf Publishing di Cockrum, anche se solo in bianco e nero.

Alcuni dei Futurians

Analisi

La serie presenta i caratteri dei fumetti di supereroi classci, con appena qualche accenno alle ossessioni e agli eroi problematici tipixi degli anni ’80. Del resto, la serie viene lanciata nel 1983, anno poco prolifico e ancora distante dalla grande eslosione causata dal binomio Watchmen/Dark Knight Returns. Belli i colori, molto orientati su tonalità del marrone e del giallo, che danno risalto e luminosità alla scena (scelta, dunque, molto lontana dalle atmosfere cupe che caratterizzeranno il resto del decennio fumettistico). I disegni di Cockrum sono all’altezza, non dissimili dal segno che aveva caratterizzato la sua gestione della Legione dei Supereroi e degli X-Men (su testi di Chris Claremont) e molto lontano dalle ultime prove, caratterizzate da un tratto un po’ più grottesco.

La trasformazione di Werehawk

Curiosità

Una miniserie di quattro numeri scritta e disegnata da David Miller, con i colori di Joe Rubenstein, si è concentrata sul personaggio di Avatar e ha mostrato parte della sua storia quando è tornato a casa a Londra e ha combattuto contro Morgan Le Fay. È stata pubblicata nel 2010 dai David Miller Studios.

La scheda

The Futurians
casa editrice:
Marvel Comics / Lodestone Comics / Aardwolf Publishing
Prima pubblicazione: Marvel Graphic Novels #9 (Maggio 1984)
Testi e disegni di Dave Cockrum
Chine per la serie di Ricardo Villagran
Colori di Paty Cockrum

Copertina di Super Comics n. 1 (ottobre 1990). © Max Bunker Press

In Italia

In Italia il Graphic Novel è stato pubblicato in quattro puntate su Super Comics della Max Bunker Press dal n. 1 (ottobre 1990) al n. 3 (dicembre 1990).

Collegamenti esterni

http://www.internationalhero.co.uk/f/futurian.htm
http://comicbookdb.com/team.php?ID=933
https://en.m.wikipedia.org/wiki/Futurians_(comics)
https://www.comics.org/search.lasso/?sort=chrono&query=Futurians&type=character
http://www.slumberland.it/contenuto.php?id=5546

COMIXOLOGIA FORGOTTEN HEROES OF COMICS PARTE 13:

Ben ritrovati.
Nuova puntata degli eroi dimenticati della Silver Age. provenienti dal futuro (passato, per rifare il verso ad un’altra rubrica di questo blog), ecco a voi gli Star Rovers!

COMIXOLOGIA FORGOTTEN HEROES OF COMICS PARTE 12: Starfire

Personaggio a metà fra fantasy e SF, Starfire venne creata sul finire degli anni ‘70 ma rimase vittima della cosiddetta implosione DC che portò in poco meno di un anno alla decimazione delle testate edite dalla casa editrice di Superman & co..

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COMIXOLOGIA FORGOTTEN HEROES OF COMICS PARTE 11: Sun Girl

Ben ritrovati. In questa undicesima puntata presentiamo le (poche)avventure editoriali di un’eroina misconosciuta del passato della Marvel, quando ancora si chiamava Timely: Sun Girl.

Sun Girl
Sun Girl

La scheda

Titolo : SUN GIRL
Casa Editrice : Marvel Comics
Prima apparizione: 1948
Testi: : non pervenuto
Disegni: Ken Bald
Albo : Sun girl 1-3

La storia

Sun Girl è stata introdotta su Sun Girl # 1 (agosto 1948), come parte di una linea minore di supereroi femminili che includeva già Namora, The Blonde Phantom e Miss America. Non è noto chi abbia scritto le tre storie di Sun Girl in quel numero, ma l’artista è stato identificato come Ken Bald (Venus).
Sun Girl non sembra avere un’identità segreta o, in realtà, un nome diverso da quello del suo alter ego. Come Sun Girl, è apparentemente popolare in tutto il mondo. Non è stata fornita alcuna spiegazione sul motivo per cui indossa un costume per combattere il crimine, né per il suo equipaggiamento, come il suo “raggio di raggio di sole”. E’ esperta in varie forme di arti marziali, ancora una volta senza alcuna spiegazione. E’ implicito che fosse stata super eroina per molto tempo.
A parte i tre numeri del titolo di Sun Girl (l’ultimo datato dicembre 1948), è apparsa in un singolo crossover con Captain America (Captain America Comics #69 (Nov. 1948)), su Sub-Mariner Comics #29 (Nov. 1948) e su Marvel Mystery Comics #88-91 (Oct. 1948 – April 1949). Probabilmente l’uso più prominente del personaggio (e in quattro numeri, certamente il più lungo) è stato come compagno di The Human Torch, un ruolo che ha interpretato in Human Torch # 32-35. L’ultimo di questi crossover, datato marzo 1949, a soli sette mesi dalla sua introduzione, è la sua apparizione definitiva per decenni.
The Ray of Madness”, una storia pubblicata su The Human Torch #33 (Nov. 1948) è stata ristampata in Marvel’s Giant-Size Avengers #1 (Aug. 1974).

Copertina di Sun Girl n. 1
Copertina di Sun Girl n. 1

Sun Girl è poi apparsa, in flashback, in Saga of the Original Human Torch, una miniserie del 1990 che riassumeva la carriera di quel personaggio in quattro numeri. Lo scrittore Roy Thomas (The Invaders, Infinity Inc.) l’ha scelta come Mary Mitchell, la segretaria della Torcia, un lavoro cercato perché era segretamente innamorata di lui. Divenne Sun Girl solo per avvicinarsi a lui, cogliendo l’occasione quando Toro, l’assistente regolare della Torcia, prese un congedo per visitare la madre malata. Nessuna menzione è stata fatta della sua fama mondiale o delle sue credenziali come avventuriera indipendente prima ancora che lei lo incontrasse.
Durante la parte “Ultimi giorni” della trama di Secret Wars, Sun Girl è stata vista a Valhalla Villas (una casa di riposo per ex-eroi ed ex-cattivi che si trova a Miami). È tra i residenti che sono stati temporaneamente de-invecchiati durante l’incursione finale tra Terra-616 e Terra-1610.
Una nuova Sun Girl ha debuttato in Superior Spider-Man Team-Up # 1 (Novembre 2013), creata da Christopher Yost con i disegni di Marco Checchetto e i colori di Rachelle Rosenberg. La nuova Sun Girl è Selah Burke.
La nuova eroina, figlia di Lightmaster, è posseduta da Carrion e viene fermata e curata da Superior Spiderman. Sun Girl II è apparsa poi su New Warriors vol. 5 1.

Selah Burke
Selah Burke

Le schede

Wikipedia
Mary Mitchell (Marvel wikia)
Selah Burke (Marvel wikia)
Don Markstein’s Toonpedia
E questo è tutto.
Alla prossima puntata!

COMIXOLOGIA FORGOTTEN HEROES OF COMICS PARTE 10: Phantom Lady parte 2

Ben ritrovati. In questa decima puntata proseguono le (dis)avventure editoriali e non di Phantom Lady.

Phantom Lady atto secondo

Ok, è ormai acclarato che gli sceneggiatori della DC sono masochisti, tendono a complicarsi la vita per poi arrampicarsi sui muri per risolvere i guai da loro stessi ideati. Per non farsi mancare niente, mandata in pensione l8ottuagenaria Sandra, ecco che spunta fuori una seconda Phantom Lady, Delilah “Dee” Tyler, che viene introdotta in Action Comics Weekly n. 636 del gennaio 1989. Vi apparirà fino al n. 641, con illustrazioni (non propri eccezionali) di Chuck Austen. PL2 è la figlia del procuratore generale degli Stati Uniti, Tyler viene addestrata in Francia dalla Phantom Lady originale, l’ormai anziana Sandra Knight, nell’esclusiva Université Notre Dame des Ombre. Eredità così l’equipaggiamento ed il costume di Knight.
Non solo lei è stata addestrata ed equipaggiata, ma anche la sua compagna di stanza, Marie Salopp, che ha indossato i panni succinti di Phantom Lady in Action Comics Weekly n. 639. L’abilità primaria di Tyler è una notevole conoscenza dell’arte marziale conosciuta come Savate o Kickboxing francese. Ha inoltre a disposizione un dispositivo esplosivo da polso ed un proiettore olografico sviluppato dalla sua compagna di stanza e d’infanzia Sarah, dispositivo che poteva essere utilizzato per creare potenti illusioni.
Questa Phantom Lady non è stata mai protagonista di una serie, ma solo e periodicamente ospite di altri fumetti, inclusi la serie Starman del 1988, di alcuni numeri della seconda serie di Flash e, più frequentemente, nella serie Starman del 1994. Si unisce alla nuova versione dei Combattenti per la Libertà nella serie Justice Society of America del 1999. Un breve serial a puntate con la seconda PL è apparso su Action Comics nella sua versione settimanale.
Il personaggio viene ucciso in Crisi Infinita n. 1, del dicembre 2005, in una battaglia contro la Società segreta dei Supercriminali.

La morte di Phantom Lady 2
La morte di Phantom Lady 2

Phantom Lady atto terzo

Una nuova Phantom Lady viene introdotta in Crisis Aftermath: The Battle for Blüdhaven del 2006. In questa versione, PL è uno dei metaumani a guardia di Blüdhaven. Compare nella miniserie Uncle Sam and the Freedom Fighters. Il suo nome è Stormy Knight e, come il personaggio originale, suo padre è un senatore degli Stati Uniti. Non risulta comunque alcun collegamento con la famiglia Knight (gli Starman) di Opal City.
Sembra conoscere Padre Tempo, lasciando intendere che lo aveva già incontrato in vesti private, o almeno così suggerisce la sua battuta sul suo look “Quest’anno è l’anno del look stile Colonnello Sanders, Tempo?”. PL3 agisce come una viziata stella del cinema, tanto che tratta i suoi compagni come una ragazza del liceo tratterebbe i “secchioni”, in particolare con Bomba Umana e con Major Force, mentre mostra un forte rispetto per il nuovo Doll Man, probabilmente i due avevano lavorato insieme qualche tempo addietro. Il suo cinturino non solo proietta luce, ma è in grado di piegare la realtà.
Non sembra tenere molto alla sua identità segreta. In Brave New World, infatti, un programma radio la nominò come Stormy Knight. Come gli altri membri del gruppo di Blüdhaven, questa incarnazione di Phantom Lady è un’assassina a sangue freddo, sebbene vi siano indicazioni, nel n. 1 di Uncle Sam and the Freedom Fighters, che la Knight avesse iniziato ad avere degli scrupoli e a derogare da ciò che gli era stato ordinato di fare. Nel n.1, suo padre venne descritto in una luce più simpatica, come un uomo che, se fosse stato eletto, avrebbe potuto sciogliere il gruppo di Blüdhaven. Fu assassinato su ordine di Padre Tempo e sostituito da un sosia. Venne creduto che il senatore Knight volesse guidare l’America tramite una forma di governo dittatoriale, ma fu scoperto che in realtà colui che desiderava questo tipo di America era un cyborg chiamato Gonzo il Bastardo Meccanico, un sosia meccanico che impersonava il Senatore Knight.
Nel secondo numero di Uncle Sam and the Freedom Fighters, Stormy divenne un Combattente per la Libertà. Rivelò di avere una laurea in fisica quantistica e di aver finto di essere un’idiota viziata in modo da diventare un bersaglio per gli avversari (boh). Il suo cinturino sembrava essere in grado di trasportare Stormy e i suoi compagni dalla terza dimensione alla quarta.
Nella seconda serie di Uncle Sam and the Freedom Fighters, del settembre 2007, Stormy, sempre sotto shock per la morte di suo padre, inizia a drogarsi e a bere pesantemente. Dopo aver tagliato in due in diretta nazionale, sotto l’effetto dell’alcool, un super criminale, Black Condor la porta nella terra extradimensionale Heartland, dove Zio Sam le dice che non se ne sarebbe andata finché non si fosse rimessa in sesto. Successivamente, Stormy si taglia i polsi, ma viene salvata da Doll Man. Miss America rimuove tutte le tossine dal suo corpo, permettendole di recuperare nel migliore dei modi. Alla fine della miniserie, Stormy decide di lasciare la sua carriera di eroina per diventare un’attrice. Si spera con migliore fortuna.

Stormy Knight in azione
Stormy Knight in azione

Altre Phantom Lady

Ebbene si, continuiamo a farci del male. Oltre alle tre PL regolari, esiste un discreto numero di varianti, più o meno accreditate.

AC Comics

Blue Bulletter cosplay
Blue Bulletter cosplay

Negli anni Settanta, la Paragon Publications di Bill Black, ora AC Comics, iniziò a pubblicare una nuova versione di Phantom Lady nel fumetto Fem Fantastique, ritenendo erroneamente che il personaggio fosse ormai nel pubblico dominio. La Phantom Lady di Black era una versione ancora più svestita di quella di Matt Baker, come si può vedere a lato. Lo sceneggiatore le aggiunse una pistola ordinaria ed una maschera. Quando la DC minacciò un’azione legale, la AC cambiò la sua versione trasformandola prima in Blue Bulletteer, un’eroina attiva durante la Seconda Guerra mondiale, e poi in Nightveil, un personaggio super potente successivamente membro del Femforce, il primo gruppo di sole donne; la Verotik pubblicò nonostante tutto le storie originali della Quality e della Fox, ritenendo credettero che quelle storie fossero di pubblico dominio poiché gli editori erano finiti sul lastrico prima di poter rinnovare il copyright.
Nightveil in posa da Good Girl Art
Nightveil in posa da Good Girl Art

Kingdom Come

Una nuova Phantom Lady appare in Kingdom Come, una miniserie ambientata nel futuro del cosmo DC, sebbene considerata un Elseworld. In questa incarnazione, PL viene descritta come il fantasma della versione originale. Il co-creatore della serie, il disegnatore Alex Ross, ha utilizzato la famosa modella pin-up Bettie Page come modello.

Big Bang Comics

Shadow Lady
Shadow Lady
Una Shadow Lady è un personaggio della serie Big Bang Comics, serie in cui tutti i personaggi sono parodie dei personaggi della DC. Come Sandra Knight, Veronica Prescott è una ricca debuttante, il cui padre inventò il “Proiettore del Raggio Ombra”. Shadow Lady non è Veronica, tuttavia, ma è un duplicato creato dal Proiettore. Possiede il potere di divenire solida o intangibile a comando, e il suo proiettore può essere utilizzato per accecare i suoi nemici. Il costume del personaggio, e lo stile artistico, sono aderenti alla Phantom Lady originale.

New 52

Nel numero finale di 52, è stata rivelata l’esistenza di un nuovo multiverso, originariamente costituito da 52 realtà identiche. Tra le realtà parallele mostrate, una è stata nominata Terra-10. Questa realtà assunse le sembianze della Terra-X pre-Crisi, inclusi i personaggi della Quality Comics. I nomi dei personaggi e dei gruppi di eroi non furono menzionati, ma comparve un personaggio molto somigliante alla Phantom Lady, Sandra Knight. Secondo un commento di Grant Morrison, questo universo alternativo non è la Terra-X pre-Crisi.

Soddisfatti? È abbastanza complicata? Avete dubbi, incertezze, perplessità? Conoscete qualche altra PL? Scriveteci e fateci sapere. L’indirizzo è info@centrostudibruttium.org

E per questa puntata è davvero tutto. Alla prossima…

COMIXOLOGIA FORGOTTEN HEROES OF COMICS PARTE 9: Phantom Lady parte 1

Ben ritrovati su questa rubrica dedicata ai fumetti della nostalgia. In questa e nella prossima puntata parleremo di una eroina sexy che ha attraversato indenne o quasi al XX Secolo: Phantom Lady.

Il personaggio

Phantom Lady è un personaggio dalla vita editoriale molto complessa. Il nome di Phantom Lady è stato usato da tre diverse eroine nel corso della sua più che settantennale esistenza.

Who’s Who

Le tre identità segrete di PL sono:

Phantom Lady
Alter ego Sandra Knight
Autori Will Eisner & Iger studio
Arthur Peddy matite
Editore DC Comics (originariamente edito da Fox Feature Syndacate e dalla Quality Comics)
1ª app. agosto 1941 in Police Comics n.1
Sesso Femmina

Phantom Lady
Alter ego Delilah “Dee” Tyler
Autori Len Strazewski e Chuck Austen
Editore DC Comics
1ª app. gennaio 1989 in Action Comics Weekly n.636
Sesso Femmina

Phantom Lady
Alter ego Stormy Knight
Autori Justin Gray e Jimmy Palmiotti
Editore DC Comics
1ª app. in Crisis Aftermath: The Battle for Blüdhaven n.1
Sesso Femmina

La storia

Edita inizialmente dal Fox Feature Syndacate alla fine degli anni quaranta, la semi-nuda e prosperosa Phantom Lady è un controverso esempio di “good girl art”, uno stile di disegno che rappresenta personaggi femminili in situazioni provocanti e pose da pin-up. Inoltre, la Phantom Lady originale finiva spesso per essere legata ed imbavagliata dal criminale di turno, il che la espose alle contestazioni di Wertham&Co nei primi anni cinquanta. Comunque, nella versione originale, PL è una bella donna in abiti succinti dotata di uno speciale raggio che confonde e immobilizza gli avversari. Non indossa maschere e tuttavia, per una ragione o per l’altra, il fidanzato non riusciva mai ad incontrarla come PL e riconoscerla.

Copertina di Freedom Fighters n. 15, con Phantom Lady in bella evidenza
Copertina di Freedom Fighters n. 15, con Phantom Lady in bella evidenza

Phantom Lady compare per la prima volta nel mensile antologico Police Comics n. 1 della Quality, nell’agosto 1941, il cui primo numero includeva anche le prime comparse di Plastic Man e di Human Bomb. L’alter ego di Phantom Lady è Sandra Knight, la bellissima figlia debuttante del senatore degli Stati Uniti Henry Knight. Una notte, la ragazza incrocia due potenziali assassini di suo padre, riuscendo furtivamente a fermarli solo con un giornale arrotolato. La Knight sviluppa un gusto per l’avventura e per la guerra al crimine e, dopo aver trovato un “proiettore di luce nera”, donato da un amico di famiglia, il Professor Davis, al padre, in grado di accecare i suoi nemici e renderla invisibile, decide di indossare i (molto succinti) panni di Phantom Lady.
Decenni dopo, gli sceneggiatori della DC Comics decisero che il suo ridottissimo costume era utilizzato come tattica per distrarre deliberatamente i nemici maschi.
Quando la Quality cessò la pubblicazione delle avventure di Phantom Lady, la Iger Studios credendo di possedere il personaggio, ne cedette i diritti alla Fox Feature Syndacate (mossa che avrebbe successivamente creato confusione su chi effettivamente ne possedeva il copyright). La versione della Fox che debutta in Phantom Lady n. 13 era disegnata dall’artista delle good girls Matt Baker. Baker modifica il costume, cambiando i colori in rosso e blu, rivelando uno spacco e aggiungendo una gonna veramente corta. La Fox pubblica Phantom Lady solo fino al n. 26, nell’aprile 1949, ma l’eroina compare contemporaneamente come protagonista su All-Top Comics dal n. 8 al n. 17, sempre con illustrazioni di Baker. La galleria di avversari in questi due titoli della Fox includevano Avenging Skulls, The Fire Fiend, Killer Clown, Kurtz, il Robot Derubante, Subway Slayer e the Vulture, tutti rigidamente maschi.
Nel frattempo, la Fox inizia il suo declino e le sue proprietà cominciano ad essere acquisite da altri editori. La storia di Phantom Lady su All-Top viene ristampata come racconti di sfondo in appendice all’antologica Jungle Thrills della Star Publications, che però anch’essa chiude i battenti. I diritti vengono acquisiti quindi dalla Ajax-Farrell Publications che pubblica solo quattro numeri di Phantom Lady, datati da dicembre 1954/gennaio 1955 a giugno 1955. La compagnia la pubblica anche come personaggio di supporto in due numeri di Wonder Boy.
Ma la polemica di Wertham contro i fumetti aveva nel frattempo condotto il Congresso ad un’investigazione nell’industria del fumetto, con il risultato di spingere gli editori a realizzare, nell’inverno del 1954, un proprio “Codice di Autorità dei Fumetti”. Di conseguenza, il costume di Phantom Lady subisce alcuni cambiamenti: lo spacco viene coperto e dei pantaloni sostituiscono la (micro)gonna d’ordinanza.
Il patrimonio della Farrell viene acquisito dalla Charlton Comics, che pubblica le ultime avventure disegnate da Baker fra la fine degli anni cinquanta e L’ inizio anni sessanta. La I.W. Publications di Israel Waldman più tardi pubblica alcune ristampe non autorizzate dal 1958 al 1964, fra cui le storie di Phantom Lady, pubblicate in alcuni numeri di Great Action Comics e Daring Adventures.

Copertina di All-Star Squadron n. 44, con Phantom Lady in primo piano
Copertina di All-Star Squadron n. 44, con Phantom Lady in primo piano

Nel 1956, la DC Comics ottiene i diritti sui personaggi della Quality Comics, fra cui credeva fosse inclusa anche Phantom Lady è reintroduce i 17 supereroi della Quality come i Combattenti per la Libertà (Justice League of America n. 107, dell’ottobre 1973).
I Combattenti per la Libertà vengono ricollocati in un mondo parallelo, detto “Terra-X”, dove la Germania nazista aveva vinto la Seconda guerra mondiale. La squadra è stata protagonista di una serie personale durata di 15 numeri, dal 1976 al 1978, in cui il gruppo arriva a lasciare temporaneamente la loro Terra per la “Terra-1”. In questa occasione, a Phantom Lady vengono concessi dei veri poteri “fantasma”.
Nel 1981, Phantom Lady diviene ospite ricorrente della serie All-Star Squadron, serie dedicata ad una squadra di supereroi stanziati su Terra-2, dove vivevano gli eroi della Golden Age. Phantom Lady quindi ricompare, con il resto dei supereroi della DC, in Crisi sulle Terre infinite, una storia che intendeva eliminare la confusione generata dalle diverse contraddizioni narrative, fondendo tutti i mondi paralleli in un unica Terra, correggendo anche retroattivamente la continuity temporale. Questo fa sì che i giorni di Phantom Lady sulla Terra-X vengano cancellati e i Combattenti per la Libertà trasformati in una cellula dell’All-Star Squadron.
La DC riscrive anche le origini di Phantom Lady in modo che la giovane eroina appartenga ad un prestigiosa famiglia di Opal City, la città base degli Starman della DC. È proprio Sandra Knight a dare asilo al Professor Davis, donandogli un laboratorio in modo che possa lavorare e completare la sua invenzione. Anche Ted Knight, il primo Starman, ora cugino di PL, ha aiutato Davis.
La storia di PL viene riscritta nuovamente dagli autori di Damage n. 23; secondo questa nuova versione, Phantom Ledy era un’agente dell’Agenzia di Intelligence chiamata Argento nel corso della Guerra Fredda. Lavorando ad una missione incontra il suo compagno di squadra ed ex membro dell’All-Star Squadron Iron Munro, che poi sposerà. I due fanno coppia in numerose missioni combattendo un agente sovietico di nome Il Barone (in realtà il Barone Blitzkrieg, un nemico della Seconda Guerra Mondiale). Poco dopo essere rimasta incinta, Sandra viene rapita dal Barone che ruba il feto dal suo ventre e la lascia per morta. Dopo essere fuggita dalla Polonia comunista, Sandra vuole ricoprire di nuovo il ruolo di spia, aiutata da un vecchio amico, Roy Lincoln, nella speranza di avere contatti con l’intelligence per ritrovare così suo figlio. Sfortunatamente, senza esito. Phantom Lady non si riunisce mai più a suo marito e da anziana diviene direttrice di un centro di addestramento per spie femminili con sede in Washington D.C..
In Manhunter n. 23, del giugno 2006, Phantom Lady incontra il Manhunter corrente, Kate Spencer, che le rivela di essere sua nipote. Si scopre infatti che Phantom Lady ed Iron Munro avevano avuto un bambino prima del matrimonio dato in adozione, Walter Pratt, il padre di Spencer. L’Atom della Golden Age, Al Pratt, aveva aiutato Phantom Lady ad entrare in una casa per ragazze madri, generando l’equivoco per cui il bambino era considerato figlio di Al Pratt.

E per ora è tutto, alla prossima, sempre sulla nostra macchina del tempo della nostalgia…

Comixologia Amarcord puntata 2: Kronos, l’uomo della seconda Preistoria

Bentrovati su queste pagine di nuvolette nostalgiche nostrane. In questa puntata vi presenteremo una serie di fantascienza post.apocalittica apparsa a puntate sul settimanale “L’intrepido” nei primi anni ’70: Kronos, l’uomo della seconda Preistoria.
La copertina dell’edizione in volume
La copertina dell’edizione in volume

Trama

Kronos è un ragazzo abituato a vivere in una Terra divenuta poco ospitale a causa di una guerra atomica che ha distrutto la civiltà umana. I sopravvissuti, retrocessi a uomini primitivi, devono riprendere a combattere con le fiere e le forze della natura. In questo clima ostile, Kronos si muove da solo, alla ricerca del suo passato. inquietante questa avventurosa e pericolosa ricerca troverà alcuni compagni, come la bella Medusa e il robot umanoide Pelledura.

La prima pagina della serie
La prima pagina della serie

Analisi

Il personaggio è stato ideato da Antonino Mancuso e proseguito da Raffaele D’Argenzio, sui disegni di Carlo Savi.
La serie ha un taglio post apocalittico e preistorico, sul genere di Yor il Cacciatore, di Ray Collins (al secolo Eugenio Zappietro) e Juan Zanotto.
Da notare, però, che il fumetto di Mancuso e Sai anticipa sia questa serie (nata nel 1974) sia quella molto più famosa di Kamandi (Jack Kirby, ottobre 1972).
Mostri, esseri preistorici, uomini primitivi si intrecciano con le presenze del passato che incombe, robot, uno dei quali, chiamato Pelledura, diviene alleato di Kronos, sottomarini, basi segrete e ibridi uomo-serpente.
l’atmosfera terribile e ostile viene ben descritta dai disegni e dalle didascalie, mentre la comprensione che si tratti di uno sguardo sul futuro non avviene attraverso didascalie, ma cogliendo i particolari delle vignette. Una in particolare, la seconda (quarta vignetta), vede un mammut schiaccia una pietra stradale che indica il percorso verso Rio De Janeiro. Poi la storia della distruzione dell’umanità avviene grazie a una capsula del tempo connettete la registrazione dell’ultimo appello degli uomini del XXI secolo, condannati a morte dalle conseguenze di una guerra atomica.
I dialoghi, invece, risentono molto del tempo in cui sono stati scritti. Numerosi e ampi, oltre che a volte ripetitivi. Il disegno invece stupisce per la semplicità della gestione della tavola che fa il paio con l’ottima gestione delle pose e dei gesti dei personaggi.

Kronos fra armi futuristiche e pericolosi cavernicoli
Kronos fra armi futuristiche e pericolosi cavernicoli

Edizioni

In Italia, la serie non è stata più ristampata da allora.

Scheda

Titolo Kosmos
Editore Intrepido
1ª app. 1972
Ultima app. 1973
Autori
Disegni di Carlo Savi
Testi di Antonino Mancuso e Raffaele D’Argenzio,

Sitografia

Qui potete trovare due episodi della serie scanditi dalle pagine originali.
Altro episodio della serie scandito