Archivi categoria: Informatica

Tecnologie per il domani puntata 3: Introduzione a D3.js parte 3 – La torta è servita!

Ben ritrovati dopo la pausa per Halloween, alla normale “programmazione” delle rubrica sulla tecnologia sostenibile e innovativa.
In questa puntata, impariamo ad usare d3.js per creare un semplice grafico a torta, di quelli che vanno molto di moda, soprattutto in campo televisivo.

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Tecnologie per il domani puntata 2: Introduzione a D3.js parte 2 – Un grafico è sempre un grafico

Nella scorsa puntata, abbiamo visto come disegnare sul canvas con D3.js. Ma abbiamo appena scalfito il potere di questa libreria.
Passiamo ora a rappresentare graficamente un singolo gruppo di valori interi generati causalmente con del codice JavaScript. Ogni volta che caricheremo il file dati.html otterremo un output diverso.
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Tecnologie per il domani puntata 1: Introduzione a D3.js parte 1 – il mio primo grafico

Benvenuti su questa nuova rubrica dedicata alla tecnologia, che sostituisce/arassorbe le rubriche su Raspberry, Python e Arduino che hanno costituito il settore tecnologico di questo blog negli scorsi anni.
Ci è sembrato giusto, però, dare una scossa al settore, spingendo per ampliare gli orizzonti sulla tecnologia tout court, sull’informatica e il web e sulle nuove etcnologie ecosostenibili, nella speranza di far cosa gradita ai nostri tecnologici lettori. Cominciano quindi questa rubrica dedicandoci al mondo della programmazione web con una libreria javascript per i grafici: D3.js.

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Didattica Open puntata 1: Open Board

Iniziamo con questa puntata una nuova rubrica, a supporto di docenti e studenti che, a causa del corona virus, sono impegnati nell’immane fatica della Didattica a Distanza. Cercheremo di presentare ai nostri lettori software per la didattica a distanza che avranno queste caratteristiche:
1) gratuite
2) se possibile, open source

Oggi parliamo, in particolare, delle lavagne virtuali e di una in particolare: Open Board.

Lavagne virtuali: cosa sono?

Da quando si è diffuso l’uso delle LIM, Lavagne Interattive Multimediali, si è reso necessario come supporto per l’attività didattica di ogni giorno un software che permettesse, innanzitutto, di imitare la lavagna tradizionale riprendendone il ruolo di “spazio di scrittura e disegno”.
Da qui ad implementare altri elementi, in modo da ampliare l’usabilità del software stesso, il passo è stato breve, così a queste lavagne virtuali sono stati aggiunti vari elementi multimediali, fra cui la possibilità di utilizzare immagini, video, mappe virtuali, registrare audio e/o video ecc…
Con il proliferare delle LIM, anche i programmi di lavagna virtuale si sono moltiplicati. La maggior parte, però, pur essendo gratuita (a volte però solo se collegata all’acquisto della LIM proprietaria), non è open source. Con una eccezione: Open Board.

Cos’è Openboard

OpenBoard è un software gratuito universale per LIM e nasce come sviluppo da parte di un team dell’Amministrazione Didattica di Ginevra, a partire da un altro celebre software open source gratuito per lavagne interattive, Open Sankoré, il cui progetto è, purtroppo, fermo da molti anni.
La prima caratteristica, che lo rende una spanna al di sopra delle altre lavagne virtuali, è il suo essere un programma multi piattaforma, ossia in grado di funzionare su tutti i sistemi operativi: non solo Windows, dunque, ma anche Linux (per cui, in effetti, era nata Open Sankoré) e Mac.
Altra caratteristica che ce la fa apprezzare è il suo essere open source, così che il codice sorgente può essere migliorato, potenziato o riutilizzato, in virtù del comune fine educativo.
Altra caratteristica fondamnetale è la competezza: alcune lavagne virtuali sono orientate alla multimedialità, altre alla scrittura, anche con tavolette grafiche, altre ancora alla produzione di podcast e videopodcast. Con Open Board, invece, è possibile fare tutto questo.

Sebbene offra un ambiente semplice da usare ed intuitivo, OpenBoard è comunque ricco di funzionalità.

È possibile importare ed inserire disegni, animazioni, file audio e video ed esportare le lezioni in PDF.
Open Board offre inoltre vari widget ed add-on in grado di includere al volo contenuti presi da siti come Wikipedia o Google Maps.
E’ anche possibile prendere annotazioni con scrittura a mano libera.
Inoltre, la whiteboard offre anche funzioni avanzate già incluse, come una calcolatrice e un dizionario, integra un browser interno, in modo da poter visualizzare pagine web senza dover uscire dal programma.

Gli strumenti

Guardiamo ora lo schema dei menu.
Come si può notare, esiste un numero elevato di opzioni, suddivise in quattro blocchi:
1) in alto sono disposti strumenti base (colori, dimensioni e raggio della penna), navigatore delle pagine (a destra), il browser web interno, il file browser, il comando mostra/nascondi la lavagna, utilissimo per poter scrivere direttamente sul desktop, quindi il menu a tendina principale, con apertura/chiusura del programma, il comando di registrazione e quanto alto (a sinistra);
2) a destra la libreria, con i file suddivisi già in immagini, video, animazioni, forme ecc…;
3) in basso, funzioni di scrittura avanzata (tipo di penna, gomma per cancellare, puntatore laser, cattura schermata e tastiera virtuale);
4) a sinistra, le pagine attive, come in un software per presentazioni tipo Powerpoint.
Inoltre, sia il testo che il tratto sono racchiusi in finestre ampiamente modificabili (rotazione, raggruppamento, ridimensionamento, gestione dei livelli).

Per un riassunto grafico, si può dare un’occhiata all’immagine sotto riportata.

Questo è un esempio, realizzato con Open Board, delle potenzialità del software (anche la registrazione è stata fatta con Openboard).

Downloads

Il manuale

Questo è l’indirizzo per scaricare il manuale di Open Board, http://openboard.ch/download/Manuel_OpenBoard1.4IT.pdf

Il programma

Questo è l’indirizzo per scaricare Open Board, https://openboard.ch/download.en.html

Alcuni tutorial

Guida su Openboard




Lezioni interattive

Podcast con Openboard


E per stavolta è proprio tutto.
Mi raccomando, provate ad usarla, sperimentate. Ci vediamo giovedì prossimo (covid19 permettendo)…

il nuovo supercomputer dell’ENI

L’Eni ha avviato, presso la propria infrastruttura di supercalcolo, situata nel Green Data Center di Ferrera Erbognone, un nuovo supercalcolatore, denominato con molta fantasia, HPC4. Perché lo segnaliamo?
Perché conquisto supercalcolatore, ENI ha quadruplicato la potenza dell’intera infrastruttura, rendendola la più potente al mondo a livello industriale. HPC4 ha infatti una performance di picco pari a 18,6 Petaflop. Se associamo la performance di HPC4 a quella del sistema di supercalcolo già operativo (HPC3), l’intera infrastruttura raggiunge una disponibilità di potenza di picco pari 22,4 Petaflop, vale a dire 22,4 milioni di miliardi di operazioni matematiche svolte in un secondo.
Nella classifica ipotetica dei supercalcolatori, quindi, il sistema di supercalcolo di Eni si colloca tra i primi dieci al mondo, primo tra i sistemi non-governativi e non-istituzionali.
HPC4 è fornito da Hewlett Packard Enterprise (HPE, capito cosa si intende per “fantasia” degli informatici?) ed è costituito da 1.600 nodi HPE ProLiant DL380, ognuno costituito da 2 processori Intel 24-core Skylake (per un totale di oltre 76,000 core) e 2 acceleratori GPU NVIDIA Tesla P100.
I nodi sono poi connessi tra loro da una rete ad alta velocità EDR Infiniband. Il sistema HPC4 sarà affiancato da un sistema di archiviazione di 15 Petabytes ad alte prestazioni.

Ma che ci fanno, con tutti questi petaflop?
Non la birra, pare.
“I supercalcolatori del Green Data Center (l’HPC3 e il nuovo HPC4) forniscono un supporto strategico al processo di trasformazione digitale di Eni lungo tutta la sua catena del valore, dalle fasi di esplorazione e sviluppo dei giacimenti oil & gas, alla gestione dei ‘big data’ generati in fase di operation da tutti gli asset produttivi (upstream, refining e chimici)”.
Mica chiacchiere…

RASPBERRY PI STAGIONE 3 Puntata 3: Rpi e Stazione meteo parte 2

Ben ritrovati.
Nuova puntata, dopo un po’ di vacanza, per la rubrica dedicata alla single board più famosa al mondo: il Raspberry Pi.
L’ultima volta ci siamo lasciati dopo aver completato la base per la nostra stazione meteo. Ora è il momento per dargli qualcosa in più… Continua la lettura di RASPBERRY PI STAGIONE 3 Puntata 3: Rpi e Stazione meteo parte 2

RASPBERRY PI STAGIONE 2 PUNTATA 13: PressPi parte 2

Ben ritrovati.
In questa seconda puntata dedicata alla distro PressPi, espressamente indicata per montare un sito WordPress sulla nostra scheda preferita, vedremo quanto è facile installare la distro e una veloce panoramica delle caratteristiche della stessa.

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