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MONOGRAFIE n. 05 – Gli Antipodi di Raoul ELIA

GLI ANTIPODI – La geografia del sogno di Raoul ELIA

Parlando del continente fantasma di Antipedea, si è fatto riferimento a due temi che, nelle tradizioni classica e medievale e poi fin alle soglie dell’età moderna, si sono irrimediabilmente intrecciati: l’esistenza di terre australi e la natura mostruosa dei loro abitanti. Sugli Antipodi (intesi, qui, come abitanti delle terre agli antipodi) esiste una letteratura millenaria che copre, grosso modo, ab ovo fino al XVII secolo compreso. Spiegare le ragioni di un successo così grande per un simbolo all’apparenza tutt’altro che evidente è un’impresa non da poco. Proviamo in questa sede a dare un po’ d’ordine alla materia, sperando di fare un po’ di luce in un mondo, quello “a testa in giù”, denso di simbolismi e proiezioni, sia piscologiche che sociali.
Si può cominciare con il dire che, sebbene gli Antipodi siano sempre in campo, differenti sono sia la loro localizzazione che la loro natura, per non parlare, quindi, dell’interpretazione, o meglio delle interpretazioni che se ne possono dare (e se ne sono date) nel corso dei due millenni abbondanti a cui si faceva riferimento poc’anzi.
Proviamo, come si diceva più sopra, a fare un po’ di luce sui principali temi connessi agli Antipodi e alla loro realtà “invertita”.

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MONOGRAFIE n. 04 – Gli antipodi di Raoul Elia

GLI ANTIPODI – Ovvero gli abitanti del mondo a testa in giù di Raoul Elia

Parlando del continente fantasma di Antipedea, si è fatto riferimento a due temi che, nelle tradizioni classica e medievale e poi fin alle soglie dell’età moderna, si sono irrimediabilmente intrecciati: l’esistenza di terre australi e la natura mostruosa dei loro abitanti. Sugli Antipodi (intesi, qui, come abitanti delle terre agli antipodi) esiste una letteratura millenaria che copre, grosso modo, ab ovo fino al XVII secolo compreso. Spiegare le ragioni di un successo così grande per un simbolo all’apparenza tutt’altro che evidente è un’impresa non da poco. Proviamo in questa sede a dare un po’ d’ordine alla materia, sperando di fare un po’ di luce in un mondo, quello “a testa in giù”, denso di simbolismi e proiezioni, sia piscologiche che sociali.
Si può cominciare con il dire che, sebbene gli Antipodi siano sempre in campo, differenti sono sia la loro localizzazione che la loro natura, per non parlare, quindi, dell’interpretazione, o meglio delle interpretazioni che se ne possono dare (e se ne sono date) nel corso dei due millenni abbondanti a cui si faceva riferimento poc’anzi.
Proviamo, come si diceva più sopra, a fare un po’ di luce sui principali temi connessi agli Antipodi e alla loro realtà “invertita”.

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iQUADERNI n. 52 – FUTURISMO di Rosario AMOROSO

FUTURISMO – Annotazioni, curiosità e i protagonisti calabresi di Rosario Amoroso

Il movimento che rivoluziona la cultura italiana degli inizi del ‘900 è quella futurista. Movimento letterario e artistico che propugnò un totale distacco dalla tradizione per aderire, attraverso la rappresentazione del movimento, al dinamismo della vita moderna.
Iniziatore di questa elettrizzante avventura dopo il Rinascimento, è il poeta Filippo Tommaso Marinetti (1876-1944).
Secondo una sua affermazione ebbe una incertezza iniziale fra i termini di dinamismo o futurismo nel concepire il manifesto; anzi, per essere più precisi un suo collaboratore, il poeta e commediografo Enrico Cavacchioli (1875-1954), asseriva che il Marinetti aveva introdotto un terzo termine, elettricismo, ma poi ci ripensò e lo chiamò Futurismo.
Sulla scìa del movimento letterario, sotto la guida dello stesso Marinetti, un gruppo di pittori lanciò a Milano, nel 1910, “Il manifesto dei pittori futuristi” firmato da Boccioni, Carrà, Balla, Severini, Russoio.
Caratteristica primaria della pittura futurista fu l’abolizione dell’immagine e della prospettiva tradizionale, quindi dal superamento del Divisionismo all’evoluzione del senso astratto-geometrico.

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GIOVEDÌ GNOCCHI E SABATO TRIPPA. MA A NATALE?

GIOVEDÌ GNOCCHI.

Niente da dire circa quello che sembrerebbe proprio un assunto della tradizione romana. Anche il resto della frase, avvolto da un’aura di mistica sacralità, ha un tono quasi profetico: venerdì pesce, sabato trippa! Con questo elenco di calorie il finale suona come una minaccia, eppure quanta magia che se ne sta racchiusa in così poche parole dal gusto semplice e popolare; non sembra anche a voi di vederlo? Se ne sta lì, tutto salato, salato in ammollo con i ceci, il nostro baccalà ed il profumo… Sì, questo odore di menta che ribolle nel sugo della trippa, non solletica anche il vostro naso?

Per qualche strana alchimia, le tradizioni sembrano essere in grado di stimolare i nostri sensi e questo si verifica davvero con poche cose, come per esempio con le foto. Ma non c’è da stupirsi: entrambi ci connettono ad un passato che è fatto di piccole storie, un passato che è la storia. Perché, non dimentichiamolo mai: la cultura alimentare di un popolo è lo specchio della sua evoluzione! Detto ciò, sorge spontaneo chiedersi quali retroscena si celassero dietro questo strano calendario gastronomico del fine settimana; le risposte sono assolutamente intuibili e, come anticipato, sono strettamente connesse al contesto storico e sociale dei luoghi.

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La CIMINIERA. Ieri, oggi e domani – Dicembre 2022

   Il Centro Studi Bruttium con questo numero de La Ciminiera chiude ed inizia il nuovo anno editoriale.
Come consuetudine, ad ogni “chiusura-inizio“, l’intestazione della rivista  presenta una nuova grafica che identificherà il nuovo anno.
Una novità per noi, dopo 26 anni di pubblicazione, è avere  una La Ciminiera “BIS”. Questa particolarità per rendere omaggio a un nostro grande amico e collaboratore scomparso quest’anno: Antonio ANZANI.

    Una buona lettura e alla prossima.

   Per chi è interessato all’eventuale stampa La Ciminiera n.ro 12 è in formato pagina un A4 (A3 fronte-retro), La Ciminiera “BIS” è in formato pagina A5 (A4 fronte-retro).


CONTENUTI del La Ciminiera – Dicembre 2022

– Nello studio di: Rosalba RUSSO di Pasquale Natali
– Rosalba RUSSO di Angelo Di Lieto
– Rosalba RUSSO, la pittrice pura di Vittorio Politano
– La leggenda di Frate Barbarossa di Alessandro Grammaroli
– La Tomba del Fornaio di Alessandro Grammaroli
ARMADEL – Il primo “iperfumetto” creato per il web di Lino Natali
– Fonti energetiche alternative di un tempo di Antonio Iannicelli
– ETIDORHPA o la fine della terra di Raoul Elia
– Sulla longevità dei Mac di Maurizio Natali
– Angelo Morbelli e “Le vecchine curiose” di Roberto Cafarotti
– Le ceramiche di Erminia GUARINO di Dino Vincenzo Patroni
– Tecnologie per l’arte rupestre preistorica di Daniele Mancini

INSERTO:
ARMADEL N* 1 ” IL RESPIRO DELLE STELLE”
– primo episodio “Sogni”
disegni: Matteo Piana – colori: Davide Turotty
Soggetto e sceneggiatura: A. Scricco, G. Gualdoni, G. Clima, A. Crippa

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La Ciminiera “BIS”

La Ciminiera “BIS” è composta da due parti che possono essere separate.

La prima parte “La Ciminiera”

CONTENUTI:

– Antonio Anzani: un uomo speciale che non si dementica! di Pasquale Natali
– Poliedrico Antonio Anzani di Ulderico Nisticò
– L’arte della parola: un ricordo di Raoul Elia
Contributi Avv. Rinaldo Commodaro – prof. Salvatore Tolone Azzarita.

La seconda parte “Scribère”

Un anticipo della nuova collana editoriale in numerazione dal Gennaio 2023.

“Cultura della Politica e Politica della Cultura” di Antonio Anzani

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LA CIMINIERA. Ieri, oggi e domani – Novembre 2022

FRANCESCA DE BARTOLO
Questo mese “La Ciminiera” riprende la presentazione di artisti di origine calabrese che rappresentano un punto importante di riferimento artistico e culturale nei circuiti nazionale ed internazionali.

I JINN, i geni del male
di Greta FOGLIANI
Quant’è vera l’immagine conciliante e consolatoria del fantastico genio blu elettrico che aiutava Aladdin a conquistare la bella Jasmine?

GARUM E VINO ROMANO – Gli scavi in Israele
di Daniele MANCINI
Gli scavi archeologici condotti dalla Israel Antiquities Authority a Ascalona e a Yavne.

A OGNUNO IL SUO MORTIZZU – La società e la morte
di Antonio IANNICELLI
Ancora oggi la celebrazione del rito funebre rispecchia il ceto sociale della famiglia del morto. Funerali in pompa magna e funerali ordinari, discreti, senza alcun sfarzo. E come sempre ‘i casciamortari catanzaresi hanno saputo offrire funerali per tutte le tasche.

LA BUFALA – Alle origini della bufala
di Raoul ELIA
Le false notizie, o bufale che dir si voglia, non sono un fenomeno recente, ma anzi . . .

Ipazia d’Alessandra
di Roberto CAFAROTTI
Ipazia d’Alessandria visse fra la fine del IV e l’inizio del V secolo, un momento di gravissime tensioni sociali per un Impero minacciato all’interno e all’esterno dei propri fragili confini.

“ESSERE O NON ESSERE” DI AMLETO – Cosa significa quel discorso
di Lliiana FORTE
Il discorso “Essere o non essere” dell’ “Amleto” di Shakespeare anche se è, purtroppo, il discorso più famoso di tutte le opere di Shakespeare, deve questa fama per diversi motivi sbagliati.

IL BEY DI TUNISI A COSIMO III – “Mandami un buon medico”
di Gabriele CAMPAGNANO
Il Bey di Tunisi aveva rapporti con Firenze già da molto tempo prima di questa missiva. Tuttavia, quando mi è capitata sottomano, ne ho subito compreso il grande valore storico.

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LEGGI E POPOLI NELLA TRADIZIONE STORICA DELLA CALABRIA

LA CIVILTA’ ITALIOTA

   Come è accertato, la civiltà affermatasi nelle magnifiche Repubbliche della “Megale Hellas” fu foriera di Leggi ed ordinamenti giuridici di notevole interesse per la conoscenza e l’evoluzione della Storia del Diritto Occidentale.
Le leggi, come è ovvio arguire, si resero necessarie ed indispensabili per regolare i settori economici, sociali, politici e religiosi della vita civile delle “Poleis”, anche al fine di dirimere controversie e prevenire tensioni di vario ordine e grado tra cittadini.
In questo iniziale percorso giuridico di formazione che interessava anche l’attività pedagogica dei fanciulli-cittadini, la Calabria e la Basilicata possono senza dubbio vantare, in particolare, un palese e riconosciuto “Primato Civile e Storico” a fronte dei riscontri oggettivi offerti dalle fonti documentali ed archeologiche disponibili.
In effetti, molti e celebri furono i saggi legislatori che in Calabria e Lucania promulgarono leggi per le loro città e “Chore” di appartenenza.
Così Aristocrate, Elicone, Fisio e Tiateto per la città di Reggio di Calabria; Zaleuco per Locri Epizefiroi; Pitagora per la Crotoniatide e la Siritide; Caronna per la Sibaritide, senza tuttavia non sottacere l’opera legislativa di Archita nella non lontana Taranto.

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IL TUBERO CHE PLACO’ “IL TERZO CAVALIERE”

16 OTTOBRE 2022

   GIORNATA MONDIALE  F.A.O.

CONTRIBUTO  CULTURALE  DEL CENTRO STUDI BRUTTIUM  E DELLA REDAZIONE GIORNALISTICA ” IL CIROTANO”.

  La presente Monografia edita dal Centro Studi Bruttium, scritta dal dott. Mario Dottore della Sede Provinciale del C.S.B. di Cirò Marina-Crotone, intende essere un contributo culturale, in occasione della Giornata Mondiale F.A.O. del 16 Ottobre c.m. ed è  raccomandata alla popolazione scolastica.

La F.A.O., appunto, è l’Organizzazione Mondiale istituita per combattere il fenomeno della fame nel mondo  promuovendo  sviluppi economici ecosostenibili .

La pubblicazione del C.S.B.  così presentata  vuole  esprimere, pertanto, un  meritato riconoscimento per  la nobile   missione ormai  storica   svolta dall’Organizzazione stessa in seno alle tante  realtà nazionali  in cui opera.

Un percorso culturale interdisciplinare, onde mettere in risalto ed i lettori  ci si augura ne comprendano le profonde motivazioni  e   finalità,  come da  un semplice ed ” umile” tubero, il noto “pomo di terra”, sia scaturita, inaspettatamente, una “potente” fonte alimentare per tanti popoli europei ed extraeuropei, nei secoli passati, afflitti dal flagello della fame che, purtroppo,  perdura ancora in tante regioni del mondo.

Per la Calabria, poi, l’introduzione della coltivazione della patata, senza dubbio alcuno,  rappresentò una svolta epocale,  per  un insieme d’effetti e di importanti ricadute  d’ordine sociale oltre che economico,  come si potrà evincere dalla lettura attenta della pubblicazione presentata.

Ovviamente, anche questa “Monografia” potrà essere scaricata gratuitamente dal sito associativo (www.centrostudibruttium.org), dalle pagine di facebook della “La Ciminiera ieri, oggi e domani”o  richiesto alla redazione, o, sempre gratuitamente, scaricato dal giornale On Line “il Cirotano”.

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Il Capitano MARIO CILIBERTO, una storia oltre il mito

RICORDO DI UN UFFICIALE E GENTILUOMO

   La vicenda dell’eroe di guerra, Mario Ciliberto, comandante del sommergibile “Foca” è ben nota e documentata storicamente.
Tuttavia, l’inserimento ufficiale della nobile  figura  del Ciliberto nell’“Albo d’Oro” della Storia della nostra Marina Militare, ha posto, su un piano secondario, gli squisiti elementi caratteriali di una personalità nella sua quotidianità di vita e nei rapporti sociali.
La presente monografia, supervisionata con grande amore, proprio da una nipote dell’Ufficiale di Marina, l’architetto e giornalista Marina Vincelli di Crotone, avvalendosi della collaborazione del dottor Mario Dottore e dell’ingegner Antonio Cortese, per le ricerche complessive delle fonti documentali, contribuisce a colmare questa lacuna.
Gran parte del materiale storico presentato è inedito  e, come i lettori potranno constatare, mantiene una forte vitalità, freschezza, unite ad una potente forza evocatrice, che spesso commuove.
La figura di Mario Ciliberto la si ritrova, così, in una luce nuova, per tanti aspetti insolita, in un ambiente diverso dal rigido mondo militare, dove gli echi di guerra si avvertono lontani, quasi esorcizzati e dove l’uomo Ciliberto vive una breve ma intensa storia sentimentale con la bella baronessa gioiosana, Maria Macrì.
   Mario Ciliberto è descritto come eroe di guerra, ma è anche ritratto attraverso i suoi affetti famigliari, i suoi rapporti con gli umili pescatori della marina di Gioiosa, con i parenti ed amici di Gioiosa e Crotone, sullo scenario di due realtà territoriali, legate al mare ed allietate da un clima e da un paesaggio tipicamente mediterranei.
Scenari, momenti inediti, pause, nella vita di un personaggio entrato nella leggenda, ma che il magistrale “tocco” della penna di Marina Vincelli delinea con delicatezza, nel rigoroso rispetto della verità espositiva, anche su un piano famigliare ed affettivo.
Si viene così a creare, in modo molto naturale ed originale, superando quella storiografia celebrativa dei fatti militari, un  suggestivo  contesto  di  conservazione e perpetuità della memoria storica di notevole valenza culturale.

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LE CARTE DA GIOCO

Ogni gioco con le carte napoletane o francesi, solitario, scopa, burraco, diventa un incontro-sfida che necessariamente deve avere un vincitore. I vari simboli, colori, numeri si uniscono in un momento magico di intuizioni, quasi una comunione con qualcosa di soprannaturale che unisce tutta l’alchimia del gioco e lo trasforma in una sfida all’ultima carta.
Ma quanti di noi nel rigirare tra le mani quei piccoli pezzi di carta stampati pensa che quei simboli hanno una età millenaria?
Quanti di noi si sono chiesti “cosa rappresentino le carte” e hanno iniziato qualche piccola ricerca per capirne il mistero?
Questa Monografia vuole darvi queste prime informazioni con il piacere di pensare che in futuro la vista di una figura o un seme disegnato su un piccolo foglio di cartoncino plastificato vi darà non solo il piacere del gioco ma anche il piacere del “sapere”.

LEGGERE O SALVA “Monografie” – 05/2022 Prima parte

LEGGERE O SALVA “Monografie” – 06/2022 Seconda parte