Prima domenica di Marzo e nuova puntata della nostra rubrica della fantascienza passata e futura. Questa volta, il nostro TARDIS ci porta nei mitici anni ’60, per parlare di un remake di un famoso film di Roger Corman: In the Year 2889 (1967).

La sched(in)a
Titolo originale In the Year 2889
Paese Stati Uniti d’America
Anno 1967
Formato film TV
Genere horror, post apocalittico
Durata 80 minuti
Lingua originale inglese
Rapporto 1.33 : 1
Regia Larry Buchanan
Soggetto Lou Rusoff
Sceneggiatura Harold Hoffman
Effetti speciali Jack Bennett
Produttore Larry Buchanan
Casa di produzione Azalea Pictures
Prima visione
Data 1967

Il cast
Neil Fletcher: capitano John Ramsey
Charla Doherty: Joanna Ramsey
Paul Petersen: Steve
Quinn O’Hara: Jada
Hugh Feagin: Mickey Brown
Max W. Anderson: Granger
Bill Thurman: Tim Henderson
Byron Lord: mutante

Un po’ di storia
Stati Uniti. Una guerra nucleare ha sterminato buona parte dell’umanità e ha provocato la nascita di creature mostruose affette dalle radiazioni. Un gruppo di sopravvissuti cerca la salvezza all’interno di un rifugio costruito dal capitano John Ramsey e protetto dalle radiazioni grazie all’imponente sistema collinare che circonda la casa.
Ramsey vive nel rifugio insieme alla figlia Joanna ed è riluttante ad accogliere nuovi arrivati, al contrario della figlia, che cerca sempre di accogliere tutti col proposito di ripopolare la razza umana.
Il capitano ha una piccola radio, tramite la quale comprende che, se ci sono superstiti, essi sono pochissimi e distribuiti in cellule isolate in tutto il globo. Afferma, inoltre, di aver perso i contatti con Parigi e con Londra, oltre che con Los Angeles.
Alla porta dei due bussa una serie di disperati che si uniscono poi al gruppo nella speranza di sopravvivere ma le scorte di cibo, così come la capienza della struttura, sono limitate e questo crea non pochi problemi ai rapporti interpersonali. I primi ad arrivare al rifugio sono Steve e il fratello ferito Granger, affetto dalle radiazioni. Tra i sopravvissuti del gruppo vi sono Steve, giovane geologo che si innamora di Joanna; Mickey Brown, un ex criminale che non fa altro che creare problemi e che crede che Los Angeles sia ancora in piedi e che vada raggiunta ad ogni costo; Jada, una ex spogliarellista alcolizzata e fidanzata di Mickey; Tim Henderson, personaggio tranquillo che non fa altro che bere; Granger, il fratello di Steve, è affetto in maniera grave dalle radiazioni e dovrebbe essere già morto; il fratello cerca di recuperarlo ma lui non mangia, richiedendo carne fresca non contaminata.
I sopravvissuti vengono poi attaccati da un mutante, una delle creature della valle affette dalle radiazioni, che cerca di entrare in contatto telepatico con le loro menti.
Il fratello infetto fugge, sconvolto dalle radiazioni, e viene ucciso dal mostro.
Jada viene uccisa, affogata nella piscina (più che un rifugio sembra un centro termale o una Spa) quando si dimostra gelosa di Mickey, che pare interessato solo ad esercitare il controllo sul gruppo di sopravvissuti, cercando di prendere un’arma e concupire (in modo squallido e controproducente, aggiungerei), la ragazza.
Il capitano, colpito dalle radiazioni assorbite nell’inseguire Granger ed Henderson ai confini della valle, è sofferente e prossimo alla fine. La figlia, ormai in balia del controllo mentale del mostro, viene spinta lasciare la casa e viene catturata dal mostro, che la porta via con sé approfittando del suo svenimento. Steve insegue il mostro, armato. Mickey ne approfitta per impadronirsi dell’arma del capitano. I due ragazzi scoprono che il mostro è terrorizzato dall’acqua e riescono a sfuggirgli.Ramsey scopre che l’acqua non è contaminata. Il mostro, ferito a morte, si decompone sotto la pioggia.
Mickey tenta di tendere una trappola ai due per uccidere a tradimento Steve, ma il capitano lo uccide per primo, salvando i due giovani.
Analisi
Remake del ben più famoso “Il mostro del pianeta perduto”, il film non apporta novità particolari alla trama, già vista. L’elemento orrorifico del mostro qui è più rimarcato, ma niente altro. La fotografia, la recitazione e i dialoghi sono appena accettabili, mentre il trucco del mostro è risibile.
Curiosità
Inizialmente, nei piani della American International Pictures, il film doveva essere la riproduzione in pellicola del romanzo di Jules Verne In the Year 2889 (titolo originale francese: La journée d’un journaliste américain en 2890; in italiano: La giornata di un giornalista americano nel 2889), da cui il titolo.
Voto
voto 2 di 5 (remake non particolarmente ben riuscito, non aggiunge nulla all’originale, anzi)

multimedia
Il film in streaming e download gratuito (in lingua originale)
http://www.archive.org/details/InTheYear28891967
e su Youtube (sempre in lingua originale)
Link esterni
La scheda di In the Year 2889 (1967) da Wikipedia
La scheda di In the Year 2889 (1967) da IMDB.com
La scheda di In the Year 2889 (1967) da Rotten Tomatoes