Siamo di nuovo qui,malgrado la pandemia, per parlare di fantascienza degli anni d’oro. Con il nostro TARDIS ritorniamo indietro nel tempo fino ai favolosi anni’50 di Happy Days per parlare di un film di mostri giganti. Questa volta tocca alle vespe, infatti, nel film Il pianeta dove l’inferno è verde (1957)

La sched(in)a
Titolo originale Monster from Green Hell
Paese di produzione Stati Uniti d’America
Anno 1957
Durata 71 min
Dati tecnici B/N e a colori
rapporto: 1,85:1
Genere fantascienza
Regia Kenneth G. Crane
Sceneggiatura Endre Bohem, Louis Vittes
Produttore Al Zimbalist
Produttore esecutivo Jack J. Gross, Philip N. Krasne
Casa di produzione Gross-Krasne Productions
Distribuzione in italiano Globe Films International
Fotografia Ray Flin
Montaggio Kenneth G. Crane
Effetti speciali Jess Davison
Musiche Albert Glasser
Costumi Joseph Dimmitt
Trucco Louis Haszillo

Il cast
Jim Davis: dottor Quent Brady
Robert Griffin: Dan Morgan
Joel Fluellen: Arobi
Barbara Turner: Lorna Lorentz
Eduardo Ciannelli: Mahri
Vladimir Sokoloff: dottor Lorentz
Tim Huntley: agente territoriale
Un po’ di storia
In una regione sperduta dell’Africa, alcuni scienziati stanno indagando sull’esistenza di uno sciame di vespe giganti. Il fenomeno è dovuto alle radiazioni, dato che le vespe sono state inviate con un missile sperimentale nello spazio senza protezioni.
I due scienziati responsabili dell’esperimento, Quent Brady e Dan Morgan, dopo aver individuato odve è precipitato il missile, organizzazno una spedizione nel cuore dell’Africa. Qui, fra agguati delle vespe giganti, fughe di animali inferociti/terrorizzati, pozze d’acqua avvelenate e tribù ostili, il gruppo arriva nel cuore del territorio delle vespe, dove più di un indigeno è stato ucciso in modo misterioso, dove li aspettano il dottor Lorentz, che vive lì da anni, e sua figlia Lorna.
Poiché i locali attribuiscono queste morti a influenze misteriose, il dottore organizza una spedizione per scongiurare ogni paura. Il dottor Lorentz e i suoi uomini, però, non fanno ritorno. Così, i due scienziati e la ragazza organizzano una spedizione nella zona del vulcano Virunga.
Il gruppo, malgrado la defezione dei locali, arriva nella zona. tenta di distruggere la vespa madre con bombe a mano che, neanche a dirlo, falliscono e anzi fanno infuriare il gigantesco insetto.
Il problema sembra destinato ad assumere proporzioni incontrollabili ma, a risolvere provvidenzialmente l’anomalia ci pensa la natura: un’eruzione del vulcano distrugge infatti per sempre i mostruosi insetti.
Analisi
Solido ma senza slanci, il film è un chiaro esempio di fantascienza anni ’50: pericolo radiazioni, mostri giganti (qui, dopo le formiche e i ragni, anche le vespe ci si mettono), scienziati tutti di un pezzo e più simili ad Indiana Jones che a Einstein o Fermi. Non aiuta la voce narrante dello scienziato, che poco aggiunge alla narrazioen visiva.
Recensioni
“Poco memorabile film sugli insetti giganti diretto senza nerbo dall'”artigiano” Crane, in cui attori di un certo prestigio (Cianelli e Solokoff) risultano male impiegati.
Le vespe ingigantite non fanno molta impressione, anzi, suscitano un po’ di compassione dal momento che per le loro innaturali dimensioni non riescono più a volare” [Fantafilm]
“E’ un modesto lavoro, che potrà appagare i gusti più facili. Un pizzico di fantascienza e una semplicistica trama” [Segnalazioni Cinematografiche, vol. 43, 1958]
Voto
voto 3 di 5 (Solido e godibile, con le dovute attenzioni)

multimedia
Il trailer (in inglese)
Il film in italiano
Link esterni
La scheda di Il pianeta dove l’inferno è verde (1957) da Wikipedia
La scheda di Il pianeta dove l’inferno è verde (1957) da IMDB.com
La scheda di Il pianeta dove l’inferno è verde (1957) da Fantafilm
La scheda di Il pianeta dove l’inferno è verde (1957) da Il cinematografo