Rimaniamo ancora nel Belpaese, per un’altra chicca di SF d’anta di italica origine, “I Pianeti Contro Di Noi” (1965).
La sched(in)a
Titoli stranieri: Planets Against Us, Hands of a Killer, Man With the Yellow Eyes, Planets Around Us, Le monstre aux yeux vert.
Paese di produzione Italia, Francia
Anno 1962
Durata 90 min
Colore b/n
Audio sonoro
Genere fantascienza
Regia Romano Ferrara
Soggetto Romano Ferrara da un racconto di Massimo Rendina
Sceneggiatura Romano Ferrara, Piero Pierotti
Casa di produzione Wanguard Film, P.C. Produzione Cinematografica, C.F.F.P.
Distribuzione (Italia) Indipendenti regionali
Fotografia Pier Ludovico Pavoni, Angelo Lotti
Montaggio Luciano Cavalieri
Effetti speciali Zucchi & Salvadori
Musiche Armando Trovajoli
Scenografia Antonio Visone
Costumi Nadia Vitali
Trucco Franco Palombi

Il cast
Michel Lemoine: Branko
Maria Pia Luzi: Marina Ferri
Jany Clair: Audrey
Marco Guglielmi: capitano Carboni
Otello Toso: maggiore Michelotti
Peter Dane: funzionario ONU
Jacopo Tecchio: Giorgio Borri
Piero Palermini
Osvaldo Ruggeri
Consalvo Dell’Arti
Donatella Marrosu,
Renato Navarrini,
Anna Maria Surdo,
Franca Lumachi,
Elvira Cortese,
Giuseppe Nider,
Franco Ciuchini,
Roberto Melloni,
Antonio Piretti

Un po’ di storia
Gli strani fenomeni che si verificano presso alcune basi scientifiche e militari – radar che impazziscono ed altri inspiegabili malfunzionamenti – mettono in allarme i servizi segreti di tutto il mondo. All’origine dei fatti c’è un misterioso individuo, Branko, che con la sua sola presenza è capace di alterare i più sofisticati sistemi di sicurezza. L’uomo sfugge più volte agli agenti che lo ricercano e non esita ad uccidere con un’arma disintegratrice coloro che gli sembrano più pericolosi. Il professor Giorgio Borri riesce però ad attirarlo in un laboratorio dove scopre, attraverso esami radiologici, che Branko, in realtà, non è un essere umano ma un automa proveniente da un altro pianeta. Messo ormai alle strette, Branko tenta di tornare a bordo del disco volante che lo ha portato sulla Terra, ma una scarica elettrica lo fulmina, riducendolo ad un ammasso di metallo fumante.
Gli inseguitori non trovano che un piccolo blocco d’acciaio fuso.

Analisi
I pianeti contro di noi è un film del 1962 diretto da Romano Ferrara. È un film di fantascienza, basato su un un racconto di Massimo Rendina e frutto di una coproduzione italo-francese.
Da notare l’italianità del film, a partire dalla musica beat e dai modi della “Dolce Vita””, italianità che giunge alla nazionalizzazione delle locations e dei personaggi: il pericoloso androide, sceso in Terra per preparare la conquista ai suoi padroni, sceglie come campo d’azione l’Italia, e più precisamente la periferia romana, mentre coloro che riescono ad incastrarlo sono li italianissimi rappresentanti delle forze dell’ordine che rispondono ai nomi di maggiore Michelotti, capitano Carboni, generale Rossi. Questo a dimostrazione che non era impossibile neanche allora costruire un bel film di SF ambientato in Italia (alla faccia delle casalinghe di Voghera!).
Fantafilm definisce anche questa pellicola una “insolita escursione italiana nel genere di fantascienza”, che pur essendo penalizzata dalla tipica scarsità di mezzi, offre una certa originalità del soggetto e discrete interpretazioni. In effetti, a vederla oggi, vi sono molte ingenuità stilistiche, ma è fantastica l’idea di costruire un film di SF praticamente senza mezzi.

Curiosità

Voto
3 su 5 (Onesto film senza alti né bassi, da vedere)
multimedia
Il film in italiano
Il trailer
Link esterni
Scheda del film Anica
Bruno Lattanzi e Fabio De Angelis (a cura di), I pianeti contro di noi, in Fantafilm.
Scheda del film (EN) in Internet Movie Database, IMDb.com.
Scheda sul film di wikipedia