FUTUROPASSATO – RASSEGNA DI CINEMA DI FANTASCIENZA DELL’ETA’ DELL’ORO PUNTATA 29: Viaggio nell’Interspazio (1953)

Ed eccoci ad una nuova puntata della nostra rassegna fantascientifica. Oggi ritorniamo su binari più consueti con un film inglese che si inserisce nel filone della guerra fredda dello spazio, ovvero Viaggio nell’Interspazio (1953).

locandina della versione italiana
locandina della versione italiana

La sched(in)a

Titolo originale Spaceways
Paese di produzione Regno Unito
Anno 1953
Durata 76 minuti
Colore bianco e nero
Audio sonoro
Rapporto 1,37:1
Genere fantascienza, spionaggio
Regia Terence Fisher
Soggetto Charles Eric Maine (radiodramma)
Sceneggiatura Richard H. Landau, Paul Tabori
Produttore Michael Carreras
Casa di produzione Hammer Film Production, Lippert Pictures
Fotografia Reginald H. Wyer
Montaggio Maurice Rootes
Effetti speciali Les Bowie
Musiche Ivor Slaney, Ivor Slaney (direttore musicale)

Eve Bartok e Michael Medwin
Eve Bartok e Michael Medwin

Il cast

Howard Duff: dott. Stephen “Steve” Mitchell
Eva Bartok: dott.ssa Lisa Frank
Alan Wheatley: dott. Smith
Philip Leaver: professor Koepler
Michael Medwin: dott. Toby Andrews
Andrew Osborn: dott. Philip Crenshaw
Cecile Chevreau: Vanessa Mitchell
Anthony Ireland: generale Hayes
Hugh Moxey: colonnello Alfred Daniels
David Horne: ministro
Leo Phillips: sergente Peterson
Marianne Stone: signora Rogers
Jean Webster-Brough: signora Daniels

la locandina della versione Homevideo
la locandina della versione Homevideo

Un po’ di storia

In una base inglese fervono i lavori per la conquista dello spazio. Al grande progetto che si sta realizzando – la messa in orbita di una piattaforma interplanetaria – partecipa anche Stephen, giovane scienziato americano. Le cose precipitano quando lo studioso viene accusato di avere ucciso la moglie ed un collega ingegnere e di averne nascosto i cadaveri all’interno di un razzo da poco lanciato nello spazio. Per discolparsi, il giovane insieme con Lisa, sua amica ed assistente, decolla alla volta della piattaforma spaziale. L’accusa di omicidio viene a cadere soltanto quando si scopre che la donna è stata assassinata dall’ingegnere scomparso, il quale, in realtà, è una spia dell’Est. Smith corre alla stazione per fermare il lancio e denunciare il complotto, ma il razzo è già in orbita.

Analisi

La Hammer fa i primi passi nella fantascienza ed il produttore Carreras sceglie Fisher (con il quale lavora nello stesso anno in Four-Sided Triangle) per realizzare una spy-story nello spazio ispirata ad un radiodramma di Maine. Pellicola senza pretese, con scenografie poco fantasiose, salvata in parte dall’uso che il regista fa delle angolazioni per rendere più vivace l’azione.
Il ritmo è serrato e le scene sono ben girate. Bene fra tutti la Bartok e la Chevreau.

Cecile Chevreau
Cecile Chevreau

Curiosità

Venne distribuito negli Stati Uniti il 7 agosto 1953, nel Regno Unito il 21 dicembre 1953, mentre in Italia uscì nel 1959.
Il regista Terence Fisher venne scelto dal produttore Michael Carreras, con il quale stava lavorando nello stesso anno al film Four Sided Triangle, “per realizzare una spy-story nello spazio ispirata a un radiodramma” di Charles Eric Maine, in una delle primissime pellicole di fantascienza della casa di produzione Hammer Film.
Alcuni spezzoni degli effetti speciali del razzo in decollo vennero tratti dal film RX-M Destinazione Luna.

Eva Bartok
Eva Bartok

Voto

3 su 5 (Il film risente, anche se poco, del trascorrere del tempo, da vedere con occhio smaliziato)

multimedia

Il film in italiano

Link esterni

La scheda di Viaggio nell’interspazio da MYmovies.it, Mo-Net Srl.
La scheda di di Viaggio nell’interspazio (a cura di Bruno Lattanzi e Fabio De Angelis) da Fantafilm.
La scheda diViaggio nell’interspazio da MyMovies.it
La scheda diViaggio nell’interspazio da Internet Movie Database, IMDb.com.
La scheda di Viaggio nell’interspazio da Comingsoon.it

Bibliografia

Claudia Mongini e Giovanni Mongini, Storia del cinema di fantascienza: Dal 1998 al 1999, Fanucci, 1999, p. 288, ISBN 978-88-347-0773-9.

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