La sched(in)a
Titolo originale X: The Man with the X-ray Eyes
Paese di produzione USA
Anno 1963
Durata 80 min
Genere fantascienza, drammatico
Regia Roger Corman
Soggetto Robert Dillon, Roger Corman
Sceneggiatura Daniel Haller
Produttore Samuel Z. Arkoff
Casa di produzione American International Pictures
Fotografia Floyd Crosby
Montaggio Anthony Carras
Effetti speciali Butler-Grover Inc.
Musiche Les Baxter
Scenografia Daniel Haller
Il cast
* Ray Milland: Dott. Xavier
* Diana Van der Vlis: Dott.ssa Fairfax
* Harold J. Stone: Dott. Brant
* John Hoyt: Dott. Benson
* Don Rickles: Crane
* Dick Miller: Heckler

Un po’ di storia
Il dottor Xavier inventa un composto chimico che una volta introdotto negli occhi gli permette di vedere attraverso i corpi solidi. Dopo aver cercato inutilmente di convincere i suoi colleghi che l’invenzione potrebbe venir impiegata con successo per scopi diagnostici, Xavier ha un violento diverbio col dottor Brant e involontariamente lo uccide.
Ricercato dalla polizia, Xavier assume una falsa identità e si nasconde in un luna park, dove si guadagna da vivere come indovino.
Il siero (che lo scienziato continua ad assumere) gli permette infatti di scoprire gli oggetti che i visitatori tengono nelle tasche e di leggere brevi messaggi con gli occhi bendati. Crane, l’avido impresario organizzatore di questa attrazione, propone a Xavier di seguirlo in città per sfruttare la sua dote visitando le persone povere che non possono permettersi costosi esami clinici. Vivranno così delle offerte dei malati.
Un giorno Xavier viene raggiunto dalla dottoressa Fairfax, sua collega di un tempo, e decide di andarsene con lei. Rimasto quasi senza soldi, il dottore entra in una casa da gioco e grazie alla sua capacità di vedere le carte coperte vince una grossa somma di denaro; ma i sospetti del direttore del casinò lo costringono a fuggire nuovamente.
La sua vista a raggi X, sempre più formidabile, distorce e cancella progressivamente il mondo che lo circonda e Xavier è ormai incapace di condurre una vita normale.
Convinto da un mestierante a sfruttare la sua vista per guarire le persone in cambio di donazioni, viene da questi denunciato quando vuoleinterrompere l’attività. Durante l’inseguimento della polizia, il dottore s’imbatte per caso in un tendone dove un predicatore sta tenendo una fervente omelia. Il dottore racconta la paurosa visione che ha avuto di ciò che esiste al di là della realtà materiale: un profondo buio. Incitato dal religioso, che vede nella visione il male assoluto, il dottor Xavier infligge a se stesso un’orribile punizione: si strappa gli occhi a mani nude.

Analisi
Al culmine del suo periodo Poe, Corman ci prova con questo fantascientifico-horror, da un racconto di Ray Russell. Con pochi mezzi, molto ingegno e una storia implacabile e ben congegnata.
Belle le soggettive, con i piedi del dottore che scendono rapidamente scale che si dissolvono in una scena vista in soggettiva sulla ruota panoramica del luna park.
Curiosità
Girato con un budget limitato di circa 250mila dollari fu il primo film a colori di Roger Corman (regista e produttore) girato in Spectarama.
Il film vinse il trofeo “Astronave d’argento” del 1963 al primo Festival internazionale del film di fantascienza di Trieste.
Voto
5 su 5 (Bel film che risente poco del trascorrere del tempo, da vedere assolutamente)
multimedia
Il film in italiano
Trailer in italiano
Link esterni
Scheda di L’uomo dagli occhi a raggi X su Wikipedia
Scheda di L’uomo dagli occhi a raggi X su Fantafilm.
Scheda di L’uomo dagli occhi a raggi Xsu Internet Movie Database, IMDb.com. 
Scheda di L’uomo dagli occhi a raggi X su AllMovie, All Media Network. 
Scheda di L’uomo dagli occhi a raggi X su Rotten Tomatoes, Flixster Inc. 
Bibliografia
Roger Corman e Jim Jerome, How I Made a Hundred Movies in Hollywood and Never lost a Dime, Muller, 1990.