Futuropassato, questa volta, vi presenta un film di fantascienza degli anni ’80 un po’ particolare: Il cacciatore dello spazio (1982).

La sched(in)a
Titolo originale: Spacehunter: Adventures in the Forbidden Zone, Adventures in the Forbidden Zone
Country USA
Lingua originale Inglese
Durata: 90 minuti Colore
Regia: Lamont Johnson
Produttore: Don Carmody
Sceneggiatura: David Preston, Edith Rey, Daniel Goldberg, Len Blum
Soggetto di Stewart Harding, Jean LaFluer
Musica: Elmer Bernstein
Fotografia: Frank Tidy
Casa di produzione: Columbia Pictures Corporation
Prima nelle sale 20 Maggio 1983

Il cast
Peter Strauss: Wolf
Molly Ringwald: Niki
Ernie Hudson: Washington
Michael Ironside
Chalmers: Andrea Marcovicci
Hrant Alian: “The Chemist”
Deborah platt: Meagan
Aleisa Shirley: Reena
Cali Timmins: Nova
Reggie Bennett: il capo dei Barracuda

Un po’ di storia
Nel XXII secolo Wolf, un pilota contrabbandiere e mercenario dello spazio, insieme alla sua compagnia di avventure, l’androide Chambers, riceve una richiesta di soccorso con un premio incredibile per recuperare tre ragazze terrestri su un pianeta, denominato Terra XI, in quarantena perché afflitto da una terribile e misteriosa epidemia. La ricerca non è fortunata e Wolf, dopo aver perso Chambers in uno scontro con i locali, entra nella zona proibita per salvare tre splendide donne rapite per ordine del temibile dittatore Overdog, uno dei medici dell’equipe scesa sul pianeta per sgominare l’epidemia. Incontra una ragazza terrestre di nome Niki sboccata e aggressiva, che si offre di fargli da guida. Con lei e con un altro mercenario suo amico, Washington, anche lui alla ricerca delle ragazze, dopo aver superato varie peripezie (mutanti, mostri, amazzoni degni di un film post apocalittico alla Mad Max), raggiunge la base di overlord, che sfrutta i prigionieri per insensati giochi gladiatori con macchine assassine. Overlord, trasformato in un cyborg per sopravvivere all’età, cattura Niki. per salvarla, dopo aver liberato le tre ragazze, Wolf torna indietro nella base di Overlord. Sconfitto Overlord, Wolf e Niki ripartono dal pianeta insieme per riportare a casa le tre ragazze.
Analisi
Le atmosfere del film, molto vicine inizialmente alla trilogia di Star Wars, se ne allontanano ben presto verso soluzioni più vicine al cinema post-apocalittico di quegli anni, comprese le amazzoni e le auto truccate, i mutanti e gli innesti cibernetica, più o meno credibili. Non manca nemmeno l’idea di un pianeta ormai allo sbando oppresso da un regime dittatoriale che mantiene nella miseria e nelle malattie la massa degli uomini. Anche il prototipo dell’eroe che inizialmente è cinico e solo alla fine si dimostra umano, accettando la compagnia della ragazza e prendendola sotto la propria protezione, non è nuova, e avvicina il film a Star Wars (anche Han Solo era un mercenario, prima di divenire un eroe della resistenza). Si può convenire con Fantafilm sul fatto che “la rappresentazione della Zona Proibita ha un certo fascino: la base di Overdog sorge tra cumuli di rottami di astronavi, una specie di Mar dei Sargassi colmo di relitti del XXII secolo che sembra segnare il trionfo della forza bruta sulla scienza e sulla più alta tecnologia” (Fantafilm). D’altronde, il film non è poi al di sotto della media, anzi (e basta dare un’occhiata questo articolo per farsi un’idea) e in più occorre sottolineare che tenta di fondere i due filoni in maniera personale, anche se con dubbi risultati.
Recensioni
“Completamente vuoto nel resoconto, con qualche spruzzata di horror, attori di bassa lega che si muovono su set creati su sfondi a base di rottami e rifiuti, per meglio evidenziare la decadenza del XXII secolo. Filmato in 3-D (quello antico), girato quasi completamente nel deserto dell’Utah a costi elevati ma con buon ritorno al botteghino grazie allo strepitoso successo di cassa ottenuto principalmente nel mercato nord americano” (Cinekolossal).
Curiosità
Parte del film è stata girata in 3D.
Girato in 3D il film fu inizialmente affidato a Jean Lafleur, che alla fine si limiterà a collaborare soltanto alla sceneggiatura.
Michael Ironside è il perfido Overdog, Peter Strauss (il giovane protagonista di Soldato blu) è Wolff.
Voto
voto 2 di 5 (si può vedere, ma non aspettatevi granché. La scena migliore è il colpo di scena con cui scopriamo che Chalmers è un’androide)

Bibliografia
Chiavini R., Pizzo G. F.., Tetro M., 2001, Il grande cinema di fantascienza: da “2001” al 2001, Gremese Editore, p. 21
multimedia
trailer
Il film in italiano
Link esterni
La scheda di da Film brutti
La scheda di da FilmTV
La scheda di da
La scheda di da Cine Kolossal
La scheda di da Screenweek
La scheda di da Fantafilm