Comixologia Speciale Legione dei Supereroi parte 14: L’era Shooter parte 1: Ferro Lad

Ben ritrovati su queste pagine dedicate al gruppo più numeroso del fumetto: la Legione dei Supereroi. Con questa puntata, lasciamo il gruppo classico ed entriamo nella “seconda “ fase del gruppo. Ai testi, infatti, viene chiamato il giovanissimo Jim Shooter, futuro editor della Marvel anni ‘80 e della Valiant. Fan della serie, il giovane Jim aveva vinto un concorso lanciato dalla DC. Non sapeva di stare per iniziare una pietra miliare della della DC con la “sua” Legione.


Jim Shooter inizia la sua carriera introducendo un quartetto di legionari che diventerà parte portante della mitologia del super gruppo. La formula era semplice, quattro eroi, una talpa al loro interno (nelle vecchie avventure della legione che si prendesse un supercriminale in incognito era un fatto comune). I quattro legionari erano Karatè Kid I, Ferro Lad, Princess Projectra e Nemesis Kid.

Ferro Lad-Andrew Nolan

I terrestri Andrew e Douglas hanno il potere di trasformare tutto il loro corpo in ferro, ottenendo forza e invulnerabilità, ma purtroppo le loro facce sono orribilmente sfregiate e devono indossare maschere di ferro. In realtà, secondo le rivelazioni di Shooter stesso, i due dovevano essere di colore, ma l’editor non era d’accordo, così Shooter decise di eliminarlo definitivamente. Comunque, Andrew si unisce alla legione, ma, dopo una manciata di apparizioni, si sacrifica per sconfiggere il mostruoso alieno noto come il divoratore di soli.
Comparso per la prima volta e unito alla squadra in Adventure Comics n. 346 (luglio 1966), Ferro Lad morì distruggendo il Mangiatore di Soli in Adventure Comics n. 353 (febbraio 1967).

Post Zero Hour

Nella continuità post-Ora zero, Andrew, conosciuto anche questa volta come Ferro, proviene dalla Terra del XX secolo.
Nato nel XX secolo, Andrew Nolan ed il suo gemello, Douglas, sono figli di una famosa attrice, Nancy Nolan, che li ha abbandonati a causa della loro deformità facciale.
Lasciati in custodia ad uno scienziato senza scrupoli di nome “Doc 30”, Andrew fugge, mentre Douglas rimane indietro. Mentre la Terra sta morendo a causa dell’estinzione del Sole nella cosiddetta Final Night, il ragazzo aiuta per la prima volta Perry White, determinato a fare sì che il Daily Planet non manchi neanche un giorno di consegna, quindi si unisce alla Legione dei Super-Eroi e, insieme a dozzine di altri supereroi, giunge vicino al limite del sacrificio per fermare, all’ultimo momento, un Mangiatore di Soli, ma viene salvato da Hal Jordan, che al momento possiede l’identità e i poteri di Parallax Che poi si sacrifica per ridare energia al sole. Ferro rimane con il gruppo, sebbene prima gli avessero confessato di provenire dal XXX secolo.
Quando la Legione ritorna al suo tempo, Ferro segue con il gruppo e collabora con loro finché la maggior parte del gruppo si perde in una fenditura e i superstiti decidono di sciogliere la Legione. Dopo questo, Ferro si reca insieme a Karate Kid in un monastero sul pianeta Steeple, un pianeta accessibile solo per un breve periodo ogni dieci anni, prima che l’influenza periodica di un buco nero ne impedisca l’entrata. Mentre si trova su Steeple, Ferro impara a convivere con la propria deformità, ma viene selvaggiamente picchiato da un prigioniero evaso. I monaci riescono a salvargli la vita, ma il giovane eroe rimane intrappolato nella sua forma ferrosa, con l’elmo fuso al suo corpo. Apparentemente, sia lui che Karate Kid sono intrappolati sul pianeta per dieci anni, ma Brainiac 5 riesce ad utilizzare la tecnologia Treshold, acquisita nel passato, per cercare di aprire un varco per arrivare su Steeple, ma, prima che qualcuno potesse utilizzarla, lui, insieme alla Legione e molti altri pianeti vengono rintracciati da Universo. Sensor e Shikari sono costretti ad utilizzare un collegamento instabile verso Steeple per fuggire, così i quattro riescono a liberare Saturn Girl e, con l’aiuto del figlio di Apparizione ed Ultra Boy, Cub, riescono a sconfiggere Universo, mentre Ferro e Karate Kid si riuniscono al gruppo.

E’ questo è tutto, gente. Alla prossima dal futuro

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