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CONTINENTI PERDUTI 03 – La Storia Continua

Contenuti in questa terza puntata de “CONTINENTI PERDUTI” del prof. Raoul Elia.

– Conca e Volburna le città sommerse della Romagna
– La città sommersa di YS
– Le terre dei fratelli Zeno
– Lyonesse
– Sundaland e Sahuland
– L’isola di Mayda
– La Beringia
– L’isola di Panchaia

LEGGI O SALVA iQuaderni n.ro 50

Angela CACCIA -IO- Pensieri e sentimenti in libertà

” Raccontare l’Angela Caccia artista, è sicuramente più semplice farlo attraverso la sua produzione di versi poetici, che non nel suo consapevole approcciarsi alla difficolta della materia a piegarsi e farsi plasmare, ottenendo vita dalle mani del suo creatore, e lasciare tracce di un sé nelle opere”.

ANGELA CACCIA  MAMMA ED ARTISTA 

Come a suo tempo preannunziato dalla stessa scrittrice Angela Caccia, nel corso della presentazione, avvenuta a Crotone il 15.12.2022, della sua opera ” L’Alveare Assopito”,   premiata ex equo in occasione del  concorso  Fara editore 2022, Il Centro Studi Bruttium di Catanzaro dedica  a questa  nota autrice, originaria di Cutro (Kr) un numero ” ad Hoc” di Monografie.
Si tratta di una pubblicazione che  il Redattore Natali e la Redazione hanno inteso realizzare, onde offrire al lettore  una visione panoramica e d’ immediata rappresentazione di quell’originale e significativa produzione letteraria, che ha connotato e scandito l’esperienza di Angela Caccia.
Una esperienza, palesemente, rapportata ad un  crescendo  “palpabile” e   “nitido”  di un grado di maturità artistico, così come emerge dal suo  significativo excursus   e “stato” biografico,  a fronte tuttavia  di una quotidianità di vita vissuta, armonizzata dalla scrittrice  conciliando impegni professionali  ed innata predisposizione letteraria con la salvaguardia dei valori, doveri  ed affetti famigliari.
     Angela Caccia diventa così, quasi inconsapevolmente, non solo la portatrice di una validissima cultura, come strumento sociale  migliorativo dei costumi  di una comunità,  ma anche simbolo di un solare  “Modus operandi” in funzione di una  profonda concezione etica della vita pubblica e privata.
Un modo d’essere e d’agire  che ci invita spontaneamente a riflettere sulla necessità ed ancor più l’utilità di non svilire o distruggere quei profondi e meravigliosi sentimenti famigliari che, sicuramente,  vanno posti  al di sopra di ogni forma di creatività o genialità artistiche, quando a queste se ne dà un significato distorto.
Per queste bellissime doti umane e letterarie, suggestivamente commiste in questa singolare personalità femminile, “generata” dall’ antica terra del Marchesato di Crotone,   ritengo che, a pieno titolo, la brava  scrittrice di Cutro  possa essere considerata come uno splendido ed affascinante  modello sociale da perseguire e valorizzare.

Antonella Lamazza
Resp. alla Cultura del C.S.B. Prov. di Crotone

 

LEGGI o SALVA SCRIBERE n.ro 03

San Cristofaro cinocefalo di Raoul Elia

“Il mondo dell’Arte nasconde molti segreti. Alcuni sono stati oggetto di interpretazione e sono famosi, anche perché impreziositi da film, serie TV e fumetti a loro dedicati (basta pensare alle opere di Leonardo, omaggiate ne “Il codice Da Vinci” di Dan Brown, best-seller che ha letteralmente generato un sottogenere dell’avventura). Altri, meno fortunati perché non giunti al grande pubblico, sono altrettanto interessanti e permettono di gettare uno sguardo su argomenti, temi e situazioni poco conosciute.
È questo il caso dei ritratti di San Cristofaro cinocefalo.”

LEGGI o SALVA MONOGRAFIE n.ro 03

La Ciminiera n.03/2023 – DANIELE SCARFONE

CONTENUTI:

– Daniele SCARFONE di Lino Natali
– iPad pro con Daniele Scarfone di Maurizio Natali
– Lo spillone
– Gesù era un giramondo? di Raoul Elia
– ARMADEL Quarto episodio
– Martino, il santo della carità di Domenico Caruso
– Jeu sugnu ‘i San Martinu di Domenico Caruso
– Coltivare la creatività. Terza parte di Milena Manili
– I suoni dell’arte rupestre di Daniele Mancini
– Correggere i colori di un video HDR di Saggiamente
– C’erano una volta i bambini di Alessandro Grammaroli

LEGGI o SALVA La Ciminiera n.ro 03 – 2023

Monografie n. 02/2023 – “La chitarra battente” di Simonetta SANTORO

Ormai da qualche decennio a questa parte assistiamo ad un rinnovato interesse per la riscoperta delle nostre tradizioni popolari, nuove discipline come l’etnomusicologia mirano ad uno studio sistematico del repertorio musicale legato all’ambiente contadino.
È sopratutto da parte della nuova generazione che assistiamo all’interesse per questo tipo di ricerca, una nuova generazione, che, consapevole dell’importanza di mantenere in vita le proprie tradizioni ha compreso che soltanto il recupero di tecniche vocali e strumentali potrà consentire di non perdere questo immenso patrimonio, di non perdere le nostre radici.


LEGGI-SALVA Le Monografie n. 02/2023

iQUADERNI 49/2023 – L’antica viabilità romana nel Bruttium

In ricordo dell’Illustre Professore Victor W. Von Hagen, grande percorritore di tutte le grandi strade del passato, ai cui suoi meticolosi studi pubblicati, si è venuto formando da giovane l’ autore .

Tutte le strade portano a Roma” recitava un noto andante del passato, ma era pur vero che tutte le strade da Roma si diramavano verso i luoghi più remoti di un vasto impero, materializzando circa 53.000 miglia di comunicazioni (miglio romano pari a mt.1481 c.a.).
Non rientra negli scopi del presente lavoro, trattare della vasta tematica sull’antico Sistema Viario Romano, bensì tentare di evidenziare gli elementi principali alla base della “fama” che, sempre e comunque, accompagna questi duraturi monumenti realizzati dalla Civiltà di Roma nel mondo ed anche in Calabria.

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Scribere n. 02/2023 – Retrospettiva Poetica. La mia vita in poesie di Domenico CARUSO

“PENSIERI E PAROLE” SU DOMENICO CARUSO

Il  Centro Studi Bruttium e tutti i componenti della redazione “La Ciminiera. Ieri,oggi e domani”, interpretando e materializzando i pensieri ed i sentimenti di amici, stimatori ed ammiratori di Domenico Caruso, hanno inteso esternare, con questo volume, la loro stima ed affetto a un uomo di grande cultura e di grande umanità.

Il contenuto di “pensieri e parole” non scaturisce, nè è dettato da formali  quanto vuote e retoriche affermazioni, bensì da genuini moti d’animo e di cuore,  come vive espressioni  di quelle  concezioni della vita e dell’uomo proprie di “liberi pensatori”,  non animati da preconcetti nè preoccupati di perdere le oramai proverbiali “poltrone di comando”.

Nella Vita Pubblica e privata Domenico Caruso, intellettuale e padre di famiglia rappresenta  certamente un sicuro “Punto di Riferimento”, per aver dimostrato come queste due realtà possono interagire ed amalgamarsi quando sono fondati su autentici sentimenti e valori.

Riteniamo che per Domenico Caruso, per il suo manifesto contegno e la  naturale dignità nella vita pubblica e privata, possa  fisiologicamente aderire perfettamente un pensiero  significativo del grande statista italiano Alcide De Gasperi, peraltro morto in “odore di Santità”.

Sono un uomo che ha l’ambizione di essere onesto. Quel poco d’intelligenza che ho la metto al servizio della verità, la quale si trova sepolta molte volte sotto strati difficilmente penetrabili ma esiste. Io mi sento un cercatore, un uomo che va a scovare e cercare i filoni della verità della quale abbiamo bisogno come l’acqua sorgente e viva delle fonti. Non voglio essere altro….. uomo di buona volontà che cerca la verità“.

Pertanto abbiamo inteso dare un meritato e dovuto risalto alla figura e personalità di Domenico Caruso non solo come uomo di talento in campo filologico, storico, linguistico  e letterario ma anche nei suoi intimi affetti famigliari, che contraddistinguono i suoi peculiari tratti caratteriali.

Tratti caratteriali che portano a riconoscere in questa bella personalità del mondo della cultura in terra di Calabria, i modi comportamentali di un autentico “Gentiluomo d’altri tempi”, portatore di un sano “Modello di Vita” e di  quella proverbiale “Garbatezza“ propria  dell’ancestrale cultura  di un popolo, quello calabrese, in larghissima misura all’attualità “assopita” direbbe la scrittrice-poetessa Angela Caccia da Cutro.

 L’emerito studioso di S. Martino di Taurianova (Rc) Domenico Caruso,  affascina, in tale modo, come  scrittore e storico elevatissimo che, pur tuttavia,   nello stesso tempo, diventa o può divenire un grande e passionale “romantico” capace  ancora, ad un  chiaro di luna tutto  mediterraneo, di  cantare da sotto un balcone, alla stregua di un menestrello medioevale, una melodica serenata alla sua amatissima consorte, la gentildonna sig.ra Antonietta.

Cogliendo anche questo bellissimo aspetto di una intensa, salda e felice unione coniugale, il Centro Studi Bruttium vuole ricordare e proporre anche culturalmente ai lettori i ben 60 anni di matrimonio del Nostro stimato Professore con la signora Antonietta, evidenziando ancora come la vita di Domenico Caruso ha avuto il suo baricentro o punto focale in  un fortissimo legame sentimentale e famigliare, quasi “linfa” vitale  e motore propulsore d’incentivazione e stimolo allo sviluppo creativo.

Di fronte il triste e generalizzato scenario di una “Moda Ginecida” divenuta sorta di “Jus consuetudinario”, il suggestivo e duraturo “sogno d’amore” di  Domenico ed Antonietta, sia permesso la famigliarità dei nomi, coronato nel 1963, ci induce ad interrogarci in  una doverosa pausa critica di riflessione, circa il dilagare di una violenza brutale, così come la consegnano giornalmente le tante vicende che rimandano ai secoli bui di un lontano “Feudalesimo”  e che, purtroppo, hanno interessato anche nostre  realtà paesane

Da parte nostra, facendo proprie alcune spontanee  proposizioni scritte, agli inizi del sec.XX in una similare circostanza, dallo scrittore bovalinese Francesco Perri  esprimiamo di vero cuore ai coniugi Caruso le nostre più vive felicitazioni per un  matrimonio quale “unione di due vite che si concludono come una splendida giornata di sole, con un sereno e luminoso tramonto” ad esempio concreto di quella  rara quanto magica alchimia delle due persone in una.


LEGGI-SALVA Scribere n. 02/2023

La Ciminiera n.02/2023 – Francesco Cisco MINUTI

IN QUESTO NUMERO:

– Lino Natali incontra Francesco MINUTI
– Francesco Minuti e l’arte differenziata di Angelo DI LIETO
– Il mondo fantastico di Francesco Minuti di Vittorio POLITANO
– La firma degli analfabeti – Lo spillone
– ARMADEL n. 1 – Terzo episodio
–  L’editto di Saint Cloud di Alessandro GRAMMAROLI
– La scoperta dell’Ossidrogeno di Raoul ELIA
– L’evoluzione umana è imperfetta ma “creativa”  di Milena MANILI
– Nuovi studi e notizie sul vino di terra italica di Daniele MANCINI
– La sedia dell’amore di Edoardo VII – Lo spillone


LEGGI-SALVA La Ciminiera – Febbraio 2023

VITIVINICOLTURA – 02

L’indagine storica generale per inquadrare l’antica vitivinicoltura connessa alla produzione del vino Cirò nella sua tradizionale zona d’origine, si è articolata in due tipi, fondamentali, di rilevamento:
a) archiviale per poter raccogliere notizie e documenti sull’argomento;
b) di campagna, con ricognizioni sul terreno allo scopo di identificare materialmente i manufatti destinati alla lavorazione delle uve ed i fabbricati rurali dotati di antichi palmenti.
Si è proceduto, successivamente, al loro censimento nonché ad estendere i rilievi anche alle caratteristiche geopedoclimatiche dei luoghi, in rapporto alla documentazione storica disponibile e consultata.
La metodologia e la strumentazione adottate hanno permesso, in modo razionale e lineare, di stabilire ed evidenziare le principali località e contrade viticole del passato, dove a conferma delle fonti storiche prese “come guida”, è stata riscontrata la presenza di palmenti, pur con significative differenze nella densità distributiva territoriale.
I Palmenti costituenti l’oggetto principale della ricerca sono stati inseriti nel contesto più generale delle vicende della vitivinicoltura locale antica, verso la quale sono stati indirizzati complementari indagini e studi.

LEGGI o SALVA – Monografie n.ro 09


La presente pubblicazione fa parte integrante della collana editoriale dedicata alla Storia e Cultura vitivinicola in terra di Calabria.

Finora sono stati realizzati i lavori riportati nell’immagine sottostante che potere consultare, sempre gratuitamente,  sui social associativi  e/o sul www.ilcirotano.it sezione Cultura.

VITIVINICOLTURA – 01

L’indagine storica generale per inquadrare l’antica vitivinicoltura connessa alla produzione del vino Cirò nella sua tradizionale zona d’origine, si è articolata in due tipi, fondamentali, di rilevamento:
a) archiviale per poter raccogliere notizie e documenti sull’argomento;
b) di campagna, con ricognizioni sul terreno allo scopo di identificare materialmente i manufatti destinati alla lavorazione delle uve ed i fabbricati rurali dotati di antichi palmenti.
Si è proceduto, successivamente, al loro censimento nonché ad estendere i rilievi anche alle caratteristiche geopedoclimatiche dei luoghi, in rapporto alla documentazione storica disponibile e consultata.
La metodologia e la strumentazione adottate hanno permesso, in modo razionale e lineare, di stabilire ed evidenziare le principali località e contrade viticole del passato, dove a conferma delle fonti storiche prese “ come guida”, è stata riscontrata la presenza di palmenti, pur con significative differenze nella densità distributiva territoriale.
I Palmenti costituenti l’oggetto principale della ricerca sono stati inseriti nel contesto più generale delle vicende della vitivinicoltura locale antica, verso la quale sono stati indirizzati complementari indagini e studi.

LEGGI O SALVA – Monografie n.ro 08