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COMIXOLOGIA FORGOTTEN HEROES OF COMICS PARTE 9: Phantom Lady parte 1

Ben ritrovati su questa rubrica dedicata ai fumetti della nostalgia. In questa e nella prossima puntata parleremo di una eroina sexy che ha attraversato indenne o quasi al XX Secolo: Phantom Lady.

Il personaggio

Phantom Lady è un personaggio dalla vita editoriale molto complessa. Il nome di Phantom Lady è stato usato da tre diverse eroine nel corso della sua più che settantennale esistenza.

Who’s Who

Le tre identità segrete di PL sono:

Phantom Lady
Alter ego Sandra Knight
Autori Will Eisner & Iger studio
Arthur Peddy matite
Editore DC Comics (originariamente edito da Fox Feature Syndacate e dalla Quality Comics)
1ª app. agosto 1941 in Police Comics n.1
Sesso Femmina

Phantom Lady
Alter ego Delilah “Dee” Tyler
Autori Len Strazewski e Chuck Austen
Editore DC Comics
1ª app. gennaio 1989 in Action Comics Weekly n.636
Sesso Femmina

Phantom Lady
Alter ego Stormy Knight
Autori Justin Gray e Jimmy Palmiotti
Editore DC Comics
1ª app. in Crisis Aftermath: The Battle for Blüdhaven n.1
Sesso Femmina

La storia

Edita inizialmente dal Fox Feature Syndacate alla fine degli anni quaranta, la semi-nuda e prosperosa Phantom Lady è un controverso esempio di “good girl art”, uno stile di disegno che rappresenta personaggi femminili in situazioni provocanti e pose da pin-up. Inoltre, la Phantom Lady originale finiva spesso per essere legata ed imbavagliata dal criminale di turno, il che la espose alle contestazioni di Wertham&Co nei primi anni cinquanta. Comunque, nella versione originale, PL è una bella donna in abiti succinti dotata di uno speciale raggio che confonde e immobilizza gli avversari. Non indossa maschere e tuttavia, per una ragione o per l’altra, il fidanzato non riusciva mai ad incontrarla come PL e riconoscerla.

Copertina di Freedom Fighters n. 15, con Phantom Lady in bella evidenza
Copertina di Freedom Fighters n. 15, con Phantom Lady in bella evidenza

Phantom Lady compare per la prima volta nel mensile antologico Police Comics n. 1 della Quality, nell’agosto 1941, il cui primo numero includeva anche le prime comparse di Plastic Man e di Human Bomb. L’alter ego di Phantom Lady è Sandra Knight, la bellissima figlia debuttante del senatore degli Stati Uniti Henry Knight. Una notte, la ragazza incrocia due potenziali assassini di suo padre, riuscendo furtivamente a fermarli solo con un giornale arrotolato. La Knight sviluppa un gusto per l’avventura e per la guerra al crimine e, dopo aver trovato un “proiettore di luce nera”, donato da un amico di famiglia, il Professor Davis, al padre, in grado di accecare i suoi nemici e renderla invisibile, decide di indossare i (molto succinti) panni di Phantom Lady.
Decenni dopo, gli sceneggiatori della DC Comics decisero che il suo ridottissimo costume era utilizzato come tattica per distrarre deliberatamente i nemici maschi.
Quando la Quality cessò la pubblicazione delle avventure di Phantom Lady, la Iger Studios credendo di possedere il personaggio, ne cedette i diritti alla Fox Feature Syndacate (mossa che avrebbe successivamente creato confusione su chi effettivamente ne possedeva il copyright). La versione della Fox che debutta in Phantom Lady n. 13 era disegnata dall’artista delle good girls Matt Baker. Baker modifica il costume, cambiando i colori in rosso e blu, rivelando uno spacco e aggiungendo una gonna veramente corta. La Fox pubblica Phantom Lady solo fino al n. 26, nell’aprile 1949, ma l’eroina compare contemporaneamente come protagonista su All-Top Comics dal n. 8 al n. 17, sempre con illustrazioni di Baker. La galleria di avversari in questi due titoli della Fox includevano Avenging Skulls, The Fire Fiend, Killer Clown, Kurtz, il Robot Derubante, Subway Slayer e the Vulture, tutti rigidamente maschi.
Nel frattempo, la Fox inizia il suo declino e le sue proprietà cominciano ad essere acquisite da altri editori. La storia di Phantom Lady su All-Top viene ristampata come racconti di sfondo in appendice all’antologica Jungle Thrills della Star Publications, che però anch’essa chiude i battenti. I diritti vengono acquisiti quindi dalla Ajax-Farrell Publications che pubblica solo quattro numeri di Phantom Lady, datati da dicembre 1954/gennaio 1955 a giugno 1955. La compagnia la pubblica anche come personaggio di supporto in due numeri di Wonder Boy.
Ma la polemica di Wertham contro i fumetti aveva nel frattempo condotto il Congresso ad un’investigazione nell’industria del fumetto, con il risultato di spingere gli editori a realizzare, nell’inverno del 1954, un proprio “Codice di Autorità dei Fumetti”. Di conseguenza, il costume di Phantom Lady subisce alcuni cambiamenti: lo spacco viene coperto e dei pantaloni sostituiscono la (micro)gonna d’ordinanza.
Il patrimonio della Farrell viene acquisito dalla Charlton Comics, che pubblica le ultime avventure disegnate da Baker fra la fine degli anni cinquanta e L’ inizio anni sessanta. La I.W. Publications di Israel Waldman più tardi pubblica alcune ristampe non autorizzate dal 1958 al 1964, fra cui le storie di Phantom Lady, pubblicate in alcuni numeri di Great Action Comics e Daring Adventures.

Copertina di All-Star Squadron n. 44, con Phantom Lady in primo piano
Copertina di All-Star Squadron n. 44, con Phantom Lady in primo piano

Nel 1956, la DC Comics ottiene i diritti sui personaggi della Quality Comics, fra cui credeva fosse inclusa anche Phantom Lady è reintroduce i 17 supereroi della Quality come i Combattenti per la Libertà (Justice League of America n. 107, dell’ottobre 1973).
I Combattenti per la Libertà vengono ricollocati in un mondo parallelo, detto “Terra-X”, dove la Germania nazista aveva vinto la Seconda guerra mondiale. La squadra è stata protagonista di una serie personale durata di 15 numeri, dal 1976 al 1978, in cui il gruppo arriva a lasciare temporaneamente la loro Terra per la “Terra-1”. In questa occasione, a Phantom Lady vengono concessi dei veri poteri “fantasma”.
Nel 1981, Phantom Lady diviene ospite ricorrente della serie All-Star Squadron, serie dedicata ad una squadra di supereroi stanziati su Terra-2, dove vivevano gli eroi della Golden Age. Phantom Lady quindi ricompare, con il resto dei supereroi della DC, in Crisi sulle Terre infinite, una storia che intendeva eliminare la confusione generata dalle diverse contraddizioni narrative, fondendo tutti i mondi paralleli in un unica Terra, correggendo anche retroattivamente la continuity temporale. Questo fa sì che i giorni di Phantom Lady sulla Terra-X vengano cancellati e i Combattenti per la Libertà trasformati in una cellula dell’All-Star Squadron.
La DC riscrive anche le origini di Phantom Lady in modo che la giovane eroina appartenga ad un prestigiosa famiglia di Opal City, la città base degli Starman della DC. È proprio Sandra Knight a dare asilo al Professor Davis, donandogli un laboratorio in modo che possa lavorare e completare la sua invenzione. Anche Ted Knight, il primo Starman, ora cugino di PL, ha aiutato Davis.
La storia di PL viene riscritta nuovamente dagli autori di Damage n. 23; secondo questa nuova versione, Phantom Ledy era un’agente dell’Agenzia di Intelligence chiamata Argento nel corso della Guerra Fredda. Lavorando ad una missione incontra il suo compagno di squadra ed ex membro dell’All-Star Squadron Iron Munro, che poi sposerà. I due fanno coppia in numerose missioni combattendo un agente sovietico di nome Il Barone (in realtà il Barone Blitzkrieg, un nemico della Seconda Guerra Mondiale). Poco dopo essere rimasta incinta, Sandra viene rapita dal Barone che ruba il feto dal suo ventre e la lascia per morta. Dopo essere fuggita dalla Polonia comunista, Sandra vuole ricoprire di nuovo il ruolo di spia, aiutata da un vecchio amico, Roy Lincoln, nella speranza di avere contatti con l’intelligence per ritrovare così suo figlio. Sfortunatamente, senza esito. Phantom Lady non si riunisce mai più a suo marito e da anziana diviene direttrice di un centro di addestramento per spie femminili con sede in Washington D.C..
In Manhunter n. 23, del giugno 2006, Phantom Lady incontra il Manhunter corrente, Kate Spencer, che le rivela di essere sua nipote. Si scopre infatti che Phantom Lady ed Iron Munro avevano avuto un bambino prima del matrimonio dato in adozione, Walter Pratt, il padre di Spencer. L’Atom della Golden Age, Al Pratt, aveva aiutato Phantom Lady ad entrare in una casa per ragazze madri, generando l’equivoco per cui il bambino era considerato figlio di Al Pratt.

E per ora è tutto, alla prossima, sempre sulla nostra macchina del tempo della nostalgia…