– Incontro con Francesco Gabriele di Vittorio Politano e Pasquale Natali; – Le sirenedi Raoul Elia; – Santi monaci e chierici selvaggi di Marcello Barberio a cura di Paolo Alfiere; – DITITRAMBO – Le foto della discordiadi Alessandro Grammaroli; – Il sacco di Roma (846 d.C.) e la battaglia di Ostia (849 d.C.) di Gabriele Campagnano; – Durabilità del calcestruzzo romanodi Daniele Mancini; – Stazioni di ascolto antiaeree – Settembre, tempo di migraredi Domenico Caruso.
Giorno 9 agosto avrà inizio l’importante manifestazione, per la promozione del vino Cirò e Melissa, “Cirò Wine Festival!”.
Per l’occasione abbiamo ritenuto opportuno anticipare la distribuzione del volume MONOGRAFIE, del dott. Mario DOTTORE, pienamente attinente al tema della manifestazione. Buona lettura e cin-cin con un bel bicchiere di Vino.
Il presente lavoro aperto sul mondo culturale della vitivinicoltura calabrese, arricchito dalle belle illustrazioni dello stimato maestro Salvo Caramagno, in ordine cronologico si unisce alle altre pubblicazioni del Centro Studi Bruttium qui di seguito elencate, link compresi
Nel mese di settembre 2023 sarà disponibile l’ultimo numero di Civiltà Comune avente come titolo:
IL PARCO NAZIONALE DI CALABRIA ….
L’autore di recente ha anche ultimato un complesso quanto difficile studio dal titolo” L’ARTE ENOICA NELLA TRADIZIONE CULTURALE MEDITERRANEA E NEI LINEAMENTI STORICI DELLA CIVILTA’ ITALICA” ancora inedito.
– L’arte di Giuseppe Barilaro di Vittorio Politano, Pasquale Natali;
– Tutta una repubblica in un pastificio – G.P. Callegari (1947); – Persistenza della magia rurale in un’area del catanzarese – Marcello Barberio; – Viaggi temporali, folli voli e rapimente alieni – Raoul Elia; – Innondazioni, valanghe: la colpa è anche nostra – R. de Benedetti (1951);
– Agosto, tempo d’estate – Domenico Caruso.
– Incontriamo Francesco Giordano di Pasquale NATALI
– La versalità del maestro Francesco Giordano, la raffigurazione del buio in sè e la poetica delle cose banali di Vittorio POLITANO
– L‘arte di Francesco Giordano fra dissonanze e simbolismo di Angelo DI LIETO
– Luglio, il mese della fioritura di Domenico CARUSO
– Fatti di Ieri o di OGGI? – Il dottore morto nel contadino vivo di G.P. CALLEGARI – La vettura di Napoleone a Waterloo di M. PELLEGRINO – Elogio del cane di Leon Battista ALBERTI
– La casa del demonio si trova a Milano di Raoul ELIA
– Cosa legava Roma a Brooklyn? di Alessandro GRAMMAROLI
– Maria Cristina di Savoia di Antonio NICOLETTA
– Piero della Francesca – Polittico della Misericordia di Roberto CAFAROTTI
– Venusiani a Gravellona Toce? di Raoul ELIA
TEMPRA ED INTELLIGENZA IN UNA DONNA AUTENTICAMENTE MEDITERRANEA
Questo volume di Scribere contribuisce ad approfondire ulteriormente le ricerche ed il pensiero della studiosa ed intellettuale Calabrese, Silvana Franco, oramai nota e stimata anche dai lettori ed amici del Centro Studi Bruttium per le sue indagini storiche, quali quella mirata alla ricostruzione delle grange monasteriali nel Bruzio.
I contributi culturali della studiosa, nel segno di una profonda passione alla pari di uno incommensurabile amore per la terra di Calabria, sono il frutto di rigorose ricerche scientifiche e di rilievi diretti sul campo, avulsi da marginalità, in cui punti focali del discorso, anche di natura poetica e letteraria, si connotano come limpide espressioni di una intelligente “mente mediterranea”.
Un mondo aperto alla libertà di pensiero, intraprendenza, giovinezza, fantasia, vitalità intellettiva dell’individuo, correlate tutte ad una indagine scientifica rapportata anche all’ambiente naturale circostante, nel quale Silvana Franco fa riscoprire ed “ammirare” le bellezze nascoste di una millenaria terra Bruzia, con un suo peculiare e mirabile patrimonio culturale ancora in larga misura inesplorato o poco noto.
Sotto l’insegna di una tangibile linearità ed organicità espositiva, in un apprezzamento personale della scrivente, si viene a focalizzare così nitidamente, anche l’immagine di una solare donna di adamantina tempra, che con grande impegno e umiltà, svolge nella vita quotidiana la sua professione con provata qualità di fede, affascinando anche i lettori con i suoi splendidi scritti.
Antonella Lamazza
Resp. alla Cultura Sez. del C.S.B. di Crotone
Antonella LAMAZZA
Lacrimi e rrisi, Salvatore Bruno Lucisano
Fatti di ieri o di oggi?
Non gridò “abbasso De Gasperi”
I gerarchi cambiano i manganelli restano
Il mostro delle notti di luna
Il Donizetti che pochi sanno
Perchè lo ascoltano se è così stupido?
Gabriele CAMPAGNANO
Il Manuale di Eliseo Masini
Raoul ELIA
Il rabdomante elettronico dell’ing. Porro
Vittorio POLITANO
La billenaria storia della chiesa cattolica è zeppa di interessi curiosi
Daniele MANCINI
I Celti e le contaminazioni nella storia dell’arte antica europea
Antonio NICOLETTA
Riflessioni sulla scuola pubblica nel sud nell’ottocento
UNA GENESI
Di recente nel corso di un divertente scambio di idee con il professore Natali, ironicamente, ci trovammo d’accordo nel constatare che quelle sorti di apoteosi ufficiali e mitizzazioni riservate ad importanti personaggi della storia e del nostro tempo, creano sicuramente, una visione distorta o lacunosa della reale vita dell’individuo….. ma gli Dei erano.
Un certo tipo di storiografia celebrativa e parenetica nel prospettarci, ad esempio, una personalità di spicco del risorgimento italiano come il Mazzini, si è compiaciuta nel soffermarsi soltanto ad una celebrazione ed idealizzazione dell’uomo.
Il pensiero e l’azione politica di quello che viene definito “L’apostolo della Libertà” e “Padre della Repubblica” risultano ufficialmente presi così, in un valore assoluto solo eccessivamente positivo che ignora l’uomo con i suoi limiti e debolezze psicologiche.
Questi tipi di “visioni” o “tendenze” fanno veramente perdere di vista ed annullano, a nostro avviso, l’importante e fondamentale presupposto di una vita vissuta, con tutte le sue gioie e dolori, gratificazioni e delusioni.
Insomma, sembrerebbe quasi che questi uomini non abbiano avuto un esistenza terrena o tantomeno abbiano avuto e provato i comuni sentimenti che sono propri della razza umana.
Perciò è lecito domandarci, com’era e si comportava un Giuseppe Mazzini nella vita privata?.
Quale Storia ?
I ruderi di grandi e piccoli monasteri, chiese, edicole, tabernacoli, laure, cenobi ecc. sparsi un po’ dovunque sul territorio , dalle pianure costiere alle cimose litoranee, alle fasce prettamente pedemontane e montane del versante ionico e tirrenico della Calabria, testimoniano ancora del ”rivoluzionario” movimento monastico e monastico-cavalleresco, nati nel “Grande Mattino Cristiano” dell’Occidente.
La rivisitazione o se si preferisce la lettura, con “altri occhi” e sotto l’analisi oculata di aspetti e caratteri, per tanti versi insoliti, ha permesso l’acquisizione di conoscenze ed informazioni, sicuramente, di pregio per una corretta visione d’insieme ed un concreto contributo di valorizzazione di parti importanti della Storia Religiosa, Sociale ed Economica della Nostra Regione.
Sono tanti, tantissimi i Calabresi che oggi vantano origini amalfitane, con presenze che si sono fuse con la Storia della Calabria, cui si è dedicato il sottoscritto, Dr. Angelo Di Lieto, calabrese nativo di Amalfi.
Nel mio libro: “I Mercanti di Amalfi nel Mediterraneo e sui Lidi della Magna Grecia”- ediz. Bru.Mar.-2004 – inizio con una pagina di magico surrealismo, sulla quale dò l’idea del grande frastuono e dell’enorme tensione che si creava allorché da lontano si intravedevano i navigli saraceni che si avvicinavano alla Costa Amalfitana per il saccheggio, mentre tu, al chiaro di luna, ti trovi romanticamente con una ragazza straniera su una barca ascoltando da lontano una dolce musica su di un mare scintillante di luci.
“CAUTIVERIO FELIX” IN UNA CALABRIA COSTITUZIONALMENTE BIPOLARE
Nel Marzo del 1848 a Cosenza si accendevano quei “focolai” di un aperto contrasto al Regime Borbonico: era il primo atto di quella che sarebbe stata, di li a poco, la storica insurrezione delle Calabrie alla vigilia della Prima Guerra d’Indipendenza, sotto la guida del re Carlo Alberto di Savoia.
Lo sviluppo e la storia di quegli avvenimenti, pubblicati in tre Volumi dal Centro Studi Bruttium nel 2022, connotarono quella che si può definire la ‘’Repubblica Cosentina’’ del 1848.