Breve storia degli alieni parte terza: L’affare Baird

Gli avvenimenti del caso Arnold destarono l’attenzione della popolazione degli USA, tanto che, gli avvistamenti si moltiplicarono rapidamente.


Gli UFO invasero così i cieli degli States (e, come vedremo più in là, non solo quelli). In quegli anni, infatti, una copiosa messe di avvistamenti si distribuì più o meno uniformemente su tutti e 54 stati dell’Unione. Gli avvistamenti, oltre che numerosi, erano anche caratterizzati dalle forme più bizzarre e curiose. Generalmente discoidali, certo, ma anche sferoidali, triangolari, quadrangolari, cilindrici, a forma di campana, di piatto, di trottola, di anello, di sigaro, di uncino e, come nella storia che vedremo fra un po’, “a forma di yo-yo”. i dischi volanti hanno tali e tante forme che in breve si diffuse l’ormai arcinota denominazione anglosassone unidentified flying objects, in sigla UFO, cioè «oggetti volanti non identificati», un acronimo più efficace per indicare questi strani oggetti che non “flying saucers”, che si riferisce invece solo ad una ristretta tipologia di UFO. Il termine divenne così popolare che, sebbene tradotto in molte lingue, ad esempio nei suoi equivalenti spagnolo e francese (rispettivamente objetos volantes no identificados e objets volants non identifiés, cioè OVNI), portoghese-brasiliano (objetos aéreos não identificados, da cui OANI), russo (neopoznannje ljetajuscije objekti, ovvero NLO), e perfino cinese (lai-li pu-ming-ti fei-hsing wu-t’i), entrò immediatamente anche nell’uso comune, superando qualsiasi limite linguistico. Anche il Vaticano, ma molto di recente, ha coniato una traduzione latina per UFO: res inexplicatae volantes (in sigla, RIV).
Ma passiamo alla nostra storia degli UFO.
Il 7 luglio 1947, il tenente Vernon Baird stava pilotando un bimotore P-38 in volo a 10.000 metri sopra il parco di Yellowstone, procedendo a dei rilevamenti fotografici.
Tutt’ad un tratto, si trovò inseguito da un grosso UFO «a
forma di yo-yo».

Carta di identificazione di Vernon Baird
Carta di identificazione di Vernon Baird

Baird riferì in seguito che l’oggetto «procedeva a velocità eccezionale, ingrandendo rapidamente”. Ma Baird riferì anche che avevano l’ordine di “abbatterli a qualunque costo”, testimonianza di un decisivo cambio di rotta dell’USAF nei confronti dei dischi volanti.
Tuttavia, malgrado cercasse di distanziarlo volando a 360 miglia all’ora, il bizzarro velivolo lo sorpassò rapidamente.
Mentre si preparava ad inseguirlo, però, Baird vide sopraggiungere “ almeno una dozzina di yo-yo, in formazione irregolare, come quando i caccia si sparpagliano per l’attacco!”.
Mentre Baird, terrorizzato, già si immaginava un attacco in forze alla Terra, il primo yo-yo si sarebbe scisso in due, precipitando al suolo (per questo i giornali avrebbero scritto, erroneamente, che il pilota aveva «abbattuto un UFO»).

Due tracce di alieni?
Due tracce di alieni?

Il tutto debitamente registrato e confermato dai radar militari.
E tuttavia, in barba alle ricerche del Pentagono e della vicina base di Bozeman, non si trovò nulla.
Dell’oggetto non più volante non si trovò neppure un frammento.

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