Mi giunge notizia della dipartita del mio alunno-amico e artista PAOLO PANCARI DORIA, nel partecipare al dolore dei suoi familiari ho sentito il bisogno di preparare questa pagina per commemorarlo e storicizzare un momento non soltanto nella mente e nel cuore ma anche nelle vicessitudini quotidiane.
Il comune amico ANGELO DI LIETO mi ha fatto avere un suo sentito pensiero e saluto a PAOLO che trascrivo integralmente.
La cerimonia si svolgerà il 03/03/2022 nella Cattedrale di Squillace alle ore 15,30.

Francesco Giordano – Ritratto del pittore Paolo Pancari Doria
L’Artista dei sogni, dei miti, delle leggende, delle lettere di Donna Angelina, simbolo delle donne innamorate, l’artista dalla grande fantasia e dalla libertà pittorica, l’eclettico e straordinario Prof. Paolo Pancari Doria, non è più.
Nato a Catanzaro, per più di quaranta anni è stato Docente della prima Cattedra di Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro.
La sua pittura era l’esistenza della sua vita e sino all’ultimo ha lasciato sui fogli i segni e i messaggi dei suoi pensieri e della sua esistenza d’artista. Con una creatività complessa che esprimeva col colore ed utilizzando originali assemblaggi materici, rappresentava in prevalenza opere informali importanti, dove rievocava ed esaltava sempre l’amore e la vita.
Le sue opere in continua conflittualità di colori forti ed esaltanti, adattando materiale differenziato in storie e tradizioni, erano il risultato di allineamenti diversificati, che richiamavano ricordi, sensazioni, sentimenti e sogni.
Di grande cultura pittorica ed esoterica, il poliedrico artista Pancari era l’interprete solenne delle più belle pagine delle storie misteriche del passato che raccontavano avvenimenti lirici e leggende, dove la Luce divina era l’essenza delsuo Credo e della sua quotidianità.
Pancari ha espresso il suo pensiero anche nelle più varie espressioni artistiche, fondate principalmente sulla conoscenza di temi filosofici ed esoterici, con princìpi perennemente finalizzati alla continua ricerca della verità e dell’amore.
Nel suo linguaggio di segni, di appunti, di fusioni fumanti esprimeva i suoi pensieri più intimi e che riguardavano l’essenza dell’uomo libero nel suo divenire che realizzava attraverso sperimentazioni di colori, di materiali esaltati dal fuoco e che, una volta combusti, costituivano la base della complessità delle sue estrapolazioni più esaltanti che raggiungevano, nell’annullamento della materia, la celebrazione della superiore dimensione della sua pittura.
Alcune volte, la sua pittura era anche caricaturale, ironica, satirica, graffiante e bonariamente denigratoria nei confronti di amici o di avvenimenti che, una volta richiamati, tutti gradivamo perchè realizzati con acume, genialità e senza cattiveria.
Ciao Paolo ci mancherai profondamente, anche perché il tuo studio, era il ritrovo di tutti gli amici artisti dove tra barzellette e ricordi d’amore e di spensieratezza, vi era la gioia e l’allegria della gioventù passata.
Il tuo amico di sempre, Angelo Di Lieto.