I NUTRIMENTI DELL’ARTE – MILENA MANILI

Milena è entrata nel mondo artistico da “Outsider”, spesso con il supporto di trattati degli antichi Maestri d’Arte sui diversi metodi di pittura, di Manuali antichi e moderni sulle specifiche tecniche pittoriche e plastiche, di osservazione diretta, di sperimentazione autonoma basata su tecniche sia essenziali che polimateriche.
Una coltura quasi “artigianale” del materiale artistico, unita alla ricerca di connessioni dei propri momenti creativi col filo conduttore di un “pensare filosofico” dapprima embrionale, poi sempre più denso, maturo, materico.

CONTINUA A LEGGERE o Salva MONOGRAFIE n. 08-2023

L’Acheropita e il “Miracolo di Soriano” – Franco FERLAINO

La Leggenda

Secondo le fonti più autorevoli, tre ore prima dell’alba, il 15 settembre 1530, nel monastero domenicano di Soriano Calabro, il converso fra’ Lorenzo da Grotteria preparava il servizio “mattutino”. «Vide egli nella Chiesa (ancora non finita) tre donne di aspetto maestoso, di bellezza venerabile, di abiti pomposi (…) di gran lunga eccedente la condizione di quei paesi». La signora più onorevole chiese al fraticello se avessero un quadro del loro fondatore. Il sagrestano rispose che avevano soltanto un’immaginerozzamente dipinta nel muro” e a quel punto la donna gli avrebbe consegnato una tela in cui era dipinto san Domenico.

Continua a leggere o Salva: iQuaderni n. 55-2023

“LE MIE ESCURSIONI” diario poetico di Silvana FRANCO

TEMPRA ED INTELLIGENZA IN UNA DONNA AUTENTICAMENTE   MEDITERRANEA

Questo volume di Scribere  contribuisce ad approfondire ulteriormente le ricerche ed il pensiero della studiosa  ed intellettuale Calabrese, Silvana Franco, oramai nota e stimata anche dai lettori ed amici del Centro Studi Bruttium per le sue indagini storiche, quali quella mirata alla ricostruzione delle grange monasteriali nel Bruzio.

I contributi culturali della studiosa, nel segno di una  profonda passione  alla pari  di uno incommensurabile amore per la terra di Calabria, sono il frutto di rigorose ricerche scientifiche e di rilievi diretti sul campo, avulsi da marginalità, in cui punti focali del discorso, anche di natura poetica e letteraria, si connotano come  limpide espressioni  di una intelligente “mente mediterranea”.

Un mondo aperto alla libertà di pensiero, intraprendenza, giovinezza, fantasia, vitalità intellettiva dell’individuo, correlate tutte ad una indagine scientifica rapportata anche all’ambiente naturale circostante, nel quale Silvana Franco fa riscoprire ed “ammirare” le bellezze nascoste di una millenaria terra Bruzia, con un suo peculiare e mirabile patrimonio culturale ancora in larga misura inesplorato o poco noto.

Sotto l’insegna di una tangibile linearità ed organicità espositiva, in un apprezzamento personale della scrivente,  si viene a  focalizzare così  nitidamente,  anche  l’immagine di una solare donna di adamantina tempra, che con grande impegno e umiltà, svolge nella vita quotidiana  la sua  professione con provata qualità di fede, affascinando anche i lettori con i suoi splendidi scritti.

Antonella Lamazza
Resp. alla Cultura Sez. del C.S.B. di Crotone


LEGGI/SALVA Scribere 06-2023

Michele DE LUCA – CONOSCERE IL CALABRESE

CONOSCERE IL CALABRESE

Grammatica e sintassi per imparare a scrivere i dialetti calabresi

C’è un verbo, nei dialetti calabresi, che esprime a pieno gli scopi di questo volumetto: ‘mbizzára, ‘mbizzáre, ‘mbizzári, o ‘mmizzáre, secondo i luoghi, e vale ‘insegnare’ ed ‘imparare’! E può essere transitivo e, nella seconda accezione, anche intransitivo pronominale (De Mauro): mi ‘mbizzái u cantu! ‘ho imparato a cantare!’ (letter.: mi ho imparato a cantare!).
Da qui la necessità d’offrire al lettore un insegnamento graduale sui dialetti calabresi, in modo che una volta fatta propria la lezione di base, egli possa inoltrarsi in argomentazioni più complesse!
La suddivisione che si è voluta dare allo scritto è piuttosto sintetica, priva di fronzoli, centrata sulle argomentazioni significative, lasciando al lettore la possibilità di valutare l’applicazione delle “regole”, in base alla conoscenza che ha del proprio dialetto, perché non bisogna dimenticare che ogni dialetto ha una propria grammatica e sintassi, con le dovute eccezioni. Ma l’apprendimento da solo non basta per poter scrivere il dialetto, bisogna attenersi ad alcune indicazioni, quelle che, nella didattica delle lingue, sono chiamate “regole grammaticali”!
La trascrizione basata esclusivamente sull’impressione acustica non è quasi mai scientifica. Essa deve avvalersi, oltre che della conoscenza delle “regole”, anche di una buona audizione e di una rigorosa indagine dell’articolazione dei suoni, in modo da cogliere i fenomeni simili tra loro. E crediamo che queste brevi annotazioni possano, in qualche modo, soddisfare le richieste del lettore!

prof. Michele De Luca

LEGGI / SALVA : Conoscere il calabrese di Michele DE LUCA


OMAGGIO AD UN ILLUSTRE FIGLIO DI CALABRIA:

   Attraverso gli anni, la terra di Calabria  è stata  “madre”  di personalità insigni nel campo letterario, umanistico, ma anche in quello economico, sociale, pedagogico, medico, militare ecc. costituendo, pertanto, un arduo compito per chiunque voglia tentare di compilare un  elenco di tutti i nomi illustri, senza correre il rischio di fare torto a qualcuno di loro.
Quasi fisiologicamente, costantemente ed idealmente,ha preso corpo, così, un luminoso e solido “edificio culturale”, che si è opposto come una sorta di “baluardo” alla palese mediocrità ed ai pregiudizi dei tempi.
Un “edificio Culturale” fondato, essenzialmente,  per  ricordarci la funzione vitale di una “Civiltà Comune” migliorativa della qualità della vita e che, come tale,  non conosce, ne lo può, distinzioni di nazionalità, censo, razza, confessione religiosa.
Si è venuta a formare così, nella fuga dei secoli, quella Calabria “Dotta” che ha dato corpo e vitalità ad una italianità, dai positivi effetti e da ricadute costruttive, sotto vari aspetti, per la comune vita culturale della nostra madre patria.
Oggi a pieno titolo il Centro Studi  Bruttium propone in esclusiva la seconda edizione, ampliata e corretta, della fondamentale ed importante opera “Grammatica e Sintassi per imparare o scrivere i dialetti calabresi” di un degno figlio della generosa terra Bruzia, nella persona dell’esimio professore Michele De Luca.
Il professore De Luca, però, vive ed opera fuori regione, avendo al suo attivo un prestigioso  “cursus onorum” di cui ci  sembra oltremodo superfluo e forse anche fuori luogo elencarne le tappe, atteso il carattere costituzionale di un uomo che schivo ai formalismi, da autentico calabrese, ama la semplicità e l’essenzialità delle cose.
 
Antonella Lamazza Resp.Cultura sez. C.S.B. Prov. Kr

LA CIMINIERA n. 06-2023 Salvatore Bruno LUCISANO

IN QUESTO NUMERO:

Domenico CARUSO
Giugno, il mese del sole

Antonella LAMAZZA
Lacrimi e rrisi, Salvatore Bruno Lucisano

Fatti di ieri o di oggi?
Non gridò “abbasso De Gasperi”
I gerarchi cambiano i manganelli restano
Il mostro delle notti di luna
Il Donizetti che pochi sanno
Perchè lo ascoltano se è così stupido?

Gabriele CAMPAGNANO
Il Manuale di Eliseo Masini

Raoul ELIA
Il rabdomante elettronico dell’ing. Porro

Vittorio POLITANO
La billenaria storia della chiesa cattolica è zeppa di interessi curiosi

Daniele MANCINI
I Celti e le contaminazioni nella storia dell’arte antica europea

Antonio NICOLETTA
Riflessioni sulla scuola pubblica nel sud nell’ottocento

Alessandro GRAMMAROLI
L’amore ai tempi del colera

SALVA/LEGGI La Ciminiera n. 06-2023