SAN PIETRO – APPUNTI SULLA CUPOLA di Rosina TAMASSY

TEMPO, MEMORIA E RECUPERO DI UNA COMUNE IDENTITA’ CULTURALE

La ricerca della propria identità culturale è una tendenza sociale molto vitale e sentita nella vita civile di un popolo, soprattutto in quello italiano “geneticamente” predisposto alla creatività poliedrica ed originale.
Si tratta, in fondo, di riscoprire peraltro gusti, visioni e concezioni di cose che, pur nelle loro diverse manifestazioni attraverso i differenti secoli della storia dell’umanità, hanno in comune la ricerca di processi innovativi, di ordine anche tecnologico, risultati in grado di valorizzare sempre più al meglio i complessi aspetti ed i momenti più salienti del vivere quotidiano di una comunità.
La redazione del Centro Studi Bruttium ha materializzato o almeno cercato a titolo sperimentale, con la presentazione di questi particolari Volumi, di offrire ai lettori, amici e stimatori delle pubblicazioni curate dal Centro medesimo, una peculiare ”proposta culturale”.
Si mira così a far comprendere anche “visivamente” al lettore interessato, come venivano ad esempio trattati, dalla stampa, avvenimenti piccoli o grandi che fossero, in tempi appunto ormai più o meno distanti da noi, non solo temporalmente ma anche in termini di modi di pensare e agire e di valori.
In tale modo operando, ci è sembrato utile, per di più, fissare ed evidenziare eventuali componenti di raffronto, con le loro ovvie convergenze e divergenze fisiologiche, tra passato e presente, non dimenticando che, sempre e comunque, il presente rimane “figlio” del Passato e “padre” del futuro.
L’idea progettuale materializzata da questi Volumi e così delineata, accanto ad una evidente utilità legata ad un processo critico e conoscitivo, si ritiene non si presti nè sia predisposta per essere una copia pedissequa di uno dei tanti testi in circolazione, presso amatori o antiquari, ma sia stata concepita come un sano strumento di condivisione culturale di letture, da noi fatte e ritenute degne di essere messe a confronto con altri elementi testimoniali della nostra cultura storica, economica e sociale.
Infine, non è superfluo aggiungere che i testi proposti fanno parte di Archivi Storici Privati messi a disposizione dei lettori dal Centro Studi Bruttium e non intendono ledere, nel suo utilizzo pratico, nessun diritto all’opera, ma dare contributi spontanei quanto gratuiti, ai fini di una necessaria divulgazione culturale a beneficio delle nuove generazioni e del mondo della Scuola.

La nascita di un capolavoro non può essere fissata rigorosamente nei limiti del tempo nè se ne possono fissare esattamente le circostanze. Ma per lo studioso il pensiero è più importante di qualunque data, perché il sorgere del pensiero porla in sé la nascila dell’opera d’arte.
L’opera nasce col pensiero e incomincia da questo la sua vita, il suo sviluppo; diventando da idea, opera concreta. E’ appunto per ciò che l’umanista festeggia quest’anno il quarto centenario della nascita d’un capolavoro.
Quattrocento anni fa nacque nell’animo di un genio creatore la cupola, la meraviglia dell’architettura, quell’apparizione a forma ovale che «sembra infischiarsi di ogni regola geometrica e che non può essere spiegata da nessuna regola meccanica». E difatti, essa si libra con incredibile leggerezza, sembra quasi a dispetto di ogni legge fisica, sopra l’Urbe, enunciando l’onnipotenza dello spirito
umano, la forza del genio sopra la materia.

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Per la stampa (anche casalinga!) su fogli A4 – Fronte /Retro S-CONFINI n. 0 di R. TAMASSY 1947

DANTE E IL LUPO di Raoul ELIA

Quando si mettono in connessione la la figura del lupo e la Comedìa dantesca, l’immagine che al 100% di chi mette a fuoco i due terminali della connessione (non molti, a dir la verità, ma qualcuno c’è) è quella della Lupa, la terza belva che impedisce al Sommo Poeta l’ascesa al monte “ch’è principio e cagion di tutta gioia” (Aligh., Div. Comm., Inf., I, 78;).

E certo quello è, insieme al canto di Francesca e Paolo, il canto più letto e commentato del capolavoro dantesco: canto proemiale, il I canto dell’Inferno si apre con l’immagine, tremenda e inquietante, della selva, oscura e tremenda che “poco più è morte” e col terrore che nello sconvolto e spaesato Durante degli Alighieri o di Alighiero, detto Dante, genera il ritrovarsi, senza sapere come (sul perché qualche dubbio verrebbe a chiunque), in uno dei posti più pericolosi dello spazio, reale e simbolico, del Medioevo: il bosco.

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Il “Piccolo San Carlo” di Domenico SORRENTINO

Il volume che state per leggere si propone di studiare un argomento non nuovo, specialmente per i Catanzaresi, ma non per questo totalmente analizzato: le vicende del vecchio “Teatro Comunale di Catanzaro”.  Buona lettura.

Continua a LEGGERE o SALVA iQuaderni n. 56

LE MONTAGNE DI CALABRIA TRA ECOLOGIA, SOCIALE  E LETTERATURA STORICA di Mario DOTTORE

LE MONTAGNE DI CALABRIA TRA ECOLOGIA, SOCIALE  E LETTERATURA STORICA

Il presente percorso storico-forestale,sicuramente insolito nel nostro corrente e famigliare “paesaggio” letterario, concretizza e raggruppa pubblicazioni legate ad una vera e propria“collana” editoriale.
Una collana editoriale che il Centro Studi Bruttium di Catanzaro ed in particolare il prof. Lino Natali, redattore capo e curatore, ha inteso dedicare alla Montagna, alle sue antiche e laboriose comunità anche poliglotte, al Patrimonio forestale e floristico di una terra generosa, il Bruttium, che con le sue peculiari bellezze naturali mediterranee, non manca di stupire, nonostante tutto, anche il viaggiatore dei tempi attuali.
La collana racchiude ricerche, come si può desumere, condotte su rigorose basi scientifiche e documentali, che il Centro stesso rende fruibili, a costo zero, a beneficio degli utenti, degli appassionati della montagna, delle associazioni naturaliste e ambientaliste ecc.
Così operando, si ritiene di adempiere ad una nobile “missione”, fondata su un superiore codice etico comportamentale ed operativo che rigetta, categoricamente  ogni artificiosa strumentalizzazione della Cultura di un popolo per proiettarla, viceversa, verso costruttive mete di  valorizzazioni propulsive.
Ci si augura, in tale prospettiva, di avere presentato,al di là di eventuali errori ed imperfezioni, e forse anche incompletezze, un articolato insieme culturale  ritenuto in grado di creare,in modo aderente ed opportuno, un concreto avvicinamento del lettore a quelle vitali tematiche, rapportate in generale allo sviluppo economico  e sociale della montagna meridionale e della Calabria in particolare, da cui dipendono gli ambienti delle sottostanti aree costiere e di pianura.

Dott. Mario Dottore

COLLANA CIVILTA’ COMUNE 1-4

Le presenti N. 4 pubblicazioni costituiscono parte integrante della collana editoriale  del Centro Studi Bruttium   dedicata   alla storia e  cultura della Montagna  Bruzia

LEGGI IO SALVA I NUMERI 01/04 DI CIVILTA’ COMUNE

NUMERI  SINGOLI di CIVILTA’ COMUNE:

01  – Monagrafie 09-12 CC 01

02 – Monagrafie 09-12 CC 02

03 – Monagrafie 09-12 CC 03

04 – Monagrafie 09-12 CC 04


Il Centro Studi ha finora realizzato  i  lavori, riportati qui  di seguito con i rispettivi link, in una condivisa  collaborazione  divulgativa – culturale  con la redazione giornalistica  del ”  il Cirotano” .

TESTI PUBBLICATI O IN VIA DI PUBBLICAZIONE

. LA FORESTA MEDITERRANEA ” MONTAGNA MARCHESALE” COME  SAGGIO ECOLOGICO  DI STRATIFICAZIONE CULTURALE  NELLA STORIA DELLA CALABRIA – iDossier  1/2021
Link
https://www.centrostudibruttium.org/blog/calabria/idossier-di-mario-dottore-e-antonio-cortese-01-2021/

.  LE VICENDE STORICHE, ECONOMICHE E SOCIALI DELLE FORESTE MEDITERRANEE: L’ALTOPIANO SILANO- iDossier 4/2021
Link
https://www.centrostudibruttium.org/blog/antropologia/laltopiano-silano/

. LA FORESTA MEDITERRANEA DI MONTE GARIGLIONE NELLA STORIA SOCIALE ED ECONOMICA DEL MERIDIONE D’ITALIA- iDossier 08/2021
Link.
https://www.centrostudibruttium.org/blog/calabria/la-foresta-mediterranea-di-monte-gariglione/

PROSSIMAMENTE
. IL PARCO NAZIONALE  DI CALABRIA NELL’ESSENZA DI UNA LEZIONE FRONTALE

LA CIMINIERA n. 07-2023 – Francesco GIORDANO

CONTENUTI

Incontriamo Francesco Giordano di Pasquale NATALI
La versalità del maestro Francesco Giordano, la raffigurazione del buio in sè e la poetica delle cose banali di Vittorio POLITANO
– L‘arte di Francesco Giordano fra dissonanze e simbolismo di Angelo DI LIETO
Luglio, il mese della fioritura di Domenico CARUSO
Fatti di Ieri o di OGGI?
             – Il dottore morto nel contadino vivo di G.P. CALLEGARI
            – La vettura di Napoleone a Waterloo di M. PELLEGRINO
            – Elogio del cane di Leon Battista ALBERTI
La casa del demonio si trova a Milano di Raoul ELIA
Cosa legava Roma a Brooklyn? di Alessandro GRAMMAROLI
Maria Cristina di Savoia di Antonio NICOLETTA
Piero della Francesca – Polittico della Misericordia di Roberto CAFAROTTI
Venusiani a Gravellona Toce? di Raoul ELIA

LEGGI o SALVA: La Ciminiera n. 07 – 2023