L’APOTEOSI DEL MILITE IGNOTO

. . .  Il pensiero di tutti cominciava a riandare al Carso, al Piave, al Grappa, a quelle battaglie, a quella gloria. Molti ricominciavano a raccontare con fierezza quel che avevano fatto e patito; a ricordare i morti non solo con dolore ma anche con orgoglio. I vivi e i morti quasi tornarono a riconoscersi e a vivere insieme. I vivi riascoltarono le parole dei morti. E per onorarli tutti, andarono a prendere fra i monti, fra le zolle del Carso e del Piave impastate di sangue, le ossa di uno di quei morti, di uno dei tanti, quasi diventate terra.
Come si era chiamato in vita quel morto? In quale città d’Italia, in quale colonia d’America o d’Egitto o di Tunisia era nato? A quale arma aveva appartenuto? Era un umilissimo fante o un generale? In quale fatto d’arme era caduto? Nes­suno lo sapeva. Esso era un combattente senza nome, morto nella guerra. Era il Milite Ignoto.
(G. Volpe, La Storia degli Italiani e dell’Italia.)

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LO STRANO CASO DELLA (non) SIRENA MELUSINA di Raoul ELIA

Un’antica leggenda francese, legata alla
tradizione medievale del Poiteau ma non solo,
la leggenda di Melusina, segna un momento
di cerniera fra il meraviglioso classico e quello
medievale. Melusina, fata e sirena, creatura
bellissima e maledetta, ibrido ittiforme o
ofidoforme, si ritrova al crocevia di una serie
di elementi folklorici destinati a segnare
l’immaginario europeo successivo (si pensi, ad
esempio, alla Sirenetta di Andersen).

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Giornata Mondiale F.A.O. dell’alimentazione 2023

Il presente numero speciale della nostra rivista intende essere un concreto contributo, con la validità di messaggio di condivisione del Centro Studi Bruttium di Catanzaro, dinnanzi la nobile missione svolta nel mondo dalla F.A.O.
Il lavoro in sequenza cronologica si unisce a quello dell’anno2022, che ha avuto il riconoscimento di essere stato inserito nella rete internazionale F.A.O.
Corre tuttavia l’obbligo di evidenziare che, in effetti, non si tratta di pubblicazioni dettate da una circostanza, in quanto la redazione del Centro Studi Bruttium e soprattutto il buon redattore editoriale, il prof. Natali, hanno finora tenuto in grande considerazione, con profonda sensibilità, i vitali temi della salvaguardia e buona funzionalità degli ecosistemi.
Ad essi, infatti, sono stati dedicate numerose ed approfondite pubblicazioni, presenti stabilmente e gratuitamente del resto, sul sito associativo.
Sana e genuina alimentazione, rischi di inquinamento e di contaminazione, agricoltura e pianificazione territoriale ecocompatibile e sostenibile, tutela e valorizzazione di quegli che gli antichi filosofi empirici dell’Ellade antica definirono elementi primordiali e principi della vita dell’universo (Acqua, Terra e Aria) hanno costituito e costituiscono tematiche usuali, su cui il redattore Natali ha dato sempre ampio spazio e risonanza.
Una divulgazione, dunque, mirata in sostanza a dare punti concreti di riferimento circa una sana e veritiera informazione e conoscenza che, in realtà, coinvolgono entrambe la validità di temi senza limiti di ordine temporale e spaziale in quanto purtroppo, sempre attuali.
Il Centro Bruttium, fra l’altro, ha partecipato anche alla Giornata mondiale del suolo del 05 Dicembre 2022.
Nella sua opera editoriale, materialmente così curata con professionale zelo ed attaccamento ai valori del sapere, il Centro stesso ha teso, vi è più, in tale contesto di divulgazione di cultura ecologica, a far comprendere al lettore, in riferimento specifico alla conservazione dei suoli, salvaguardia dei corpi idrici e spazi idraulici in genere, la sostanziale valenza di quel concetto di “Condizionalità” aziendale, oggi sostenuto ed anche incentivato dalla PAC .

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L’ARTISTA – COSTRUTTORE  RODCENKO di Rosalba Russo

L’ARTISTA – COSTRUTTORE  RODCENKO

Noi eravamo per un mondo nuovo, il mondo dell’industria, della tecnica, della scienza. Eravamo degli inventori e cercavamo di rendere il mondo alla nostra maniera. Abbiamo creato un nuovo concetto del bello, abbiamo esteso i confini dell’arte”.

Dal 1916 importantissimo per Rodcenko è stato Tatlin, da cui apprese il rispetto per la vocazione, le cose, la materia, la vita.

Tatlin e i compagni di lotta di Rodcenko avevano dato corpo a composizioni rigorosamente strutturate, con piani cromatici tridimensionali in movimento e in costruzioni nuove, nel campo dell’architettura, dei manifesti, delle copertine dei libri. Rodcenko aveva sognato con loro Futuria, il paese bello e misterioso dell’avvenire, nel quale la vita si sarebbe svolta secondo le leggi della Bellezza e della Armonia.

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DILUVIO UNIVERSALE di Vittorio Politano

DILUVIO UNIVERSALE
Dietro il mito, l’arte, la storia e la tradizione biblica.

Uno dei più controversi «misteri mitologici» a livello globale, è il racconto di un diluvio che spazzò via la civiltà, al quale però l’uomo sopravvisse per volere del dio stesso, che questa «punizione» aveva inviato.
In alcuni racconti il diluvio è un evento locale, in altri un avvenimento a livello planetario; in altri racconti ancora, si afferma addirittura che gli stessi dei (o il dio stesso), aiutarono e sostennero l’uomo a ricreare la civiltà perduta, dopo il diluvio.
Quasi tutti i racconti si basano però su alcuni concetti chiave, risolutivi:
La tradizione biblica del diluvio universale ci parla della collera divina, originata dalla perversità e dalla cattiveria umana. Ci comunica della scelta di colpire la Terra con una inondazione devastatrice. Ci racconta dell’ordine dato a Noè, uomo pio, di costruire un’arca e di rifugiarvisi con la sua famiglia insieme ad esemplari di tutti gli animali. Noè realizzò una nave a tre piani, con dentro delle stanze riservate per sé e i suoi familiari, per gli animali e il cibo indispensabile alla conservazione e sopravvivenza di tutti.

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La Ciminiera n. 10 – Caterina Stillitano

In questo numero:

– Conosciamo Caterina STILLITANO
di Pasquale NATALI
– Luminosità e materia nelle opere dell’artista Caterina Stillitano
di Angelo DI LIETO
– Caterina Stillitano
di Vittorio POLITANO

  • Chlebnikov e la poesia visiva di Rosalba RUSSO
  • Barry Felle e i petroglifi di Atlantide di Raoul ELIA
  • Ottobre, il mese dei colori di Domenico CARUSO
  • La storia d’o morzèddu catanzarisa di Franco VALLONE

FATTI DI IERI O DI OGGI?
I “cacciatori di lardo”
Una simpatica canaglia: “Caio Memnio”

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