Le vicende storiche, economiche e sociali
delle FORESTE MEDITERRANEE
La storia delle foreste della Sila è strettamente legata alle vicende dell’antico e vasto Demanio Montano Statale.
La ben nota ed importante “Questione” dei Demani Silani ha infatti una lontana origine, meritevole di alcuni cenni chiarificatori.
La Sila (dall’osco Elce o montagna di Zeus cfr. Rogliano ), imponente massiccio granitico, si presenta come un ampio altopiano, con quote variabili dai 900 m. s.m. c.a. ai 1930 m. s.m. c.a. del monte Botte Donato e con un “range” fitoclimatico compreso tra il “Castanetum” ed il “Fagetum“.
Si estende su oltre 100.000 ha, compresi per la maggior parte in provincia di Cosenza (una volta Calabria Citeriore) e per il resto in provincia di Catanzaro (una volta Calabria Ultra II).
La morfologia è generalmente contrassegnata da un susseguirsi di valli e monti, ricchi di numerose sorgive e che, fino al passato più prossimo, erano prevalentemente ricoperti, più densamente che all’attualità, da rigogliosi boschi(puri o misti) di Pino laricio, Faggio, Abete bianco ed Ontani vegetanti lungo i corsi d’acqua o nelle zone acquitrinose o umide.
In questi boschi facilmente si afferma la rinnovazione naturale a testimonianza di un vitale “optimum climatico“.
Mario Dottore
LEGGI-SALVA : iDossier n.ro 04-2021
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