i Dossier n.ro 2
Bonifiche e cultura idraulica in Calabria 1
La Calabria è per antonomasia ” Terra di Fiumare” che definiscono omonimi Bacini Idrografici più o meno ampi ed importanti, quali quello del Lao, del Crati, dell’Amato, Mesima, Neto, Tacina, Calopinace ecc..
Questi corsi d’acqua a carattere stagionale con i loro rispettivi bacini, ben inquadrati in base a caratteristiche e parametri fisici – morfometrici, nei periodi autunnali ed invernali danno luogo, in larga misura, in concomitanza con l’aumento del livello pluviometrico, a violente piene ed esondazioni, contraddistinte da tempi di ritorno più o meno lunghi.
I riferiti corsi d’acqua principali ovvero ” fiumare” appartengono, per di più, ad un “insieme idraulico”, contraddistinto da una “miriade” di equivalenti minori, sempre a carattere torrentizio ma, viceversa, con tempi di ritorno generalmente brevi.
Gli episodi di natura idraulica, protrattisi sequenzialmente e costantemente nei secoli ed in mancanza di adeguate opere umane di contrasto, determinarono una lenta ed inesorabile sottrazione di terreni agrari ( terreno coltivato o coltivabile n.d.r.) inficiando e condizionando, fortemente, il normale svolgimento dell’attività lavorativa, con congiunta sottrazione di produttività agro alimentare, considerando il prevalente carattere agricolo della nostra storica Economia Nazionale.
Estese superfici, infatti, si trasformarono in zone paludose ed acquitrini boscosi impraticabili, costituendo così tare improduttive per la collettività.
Per di più accanto al grave danno economico, diretto, si aggiunse anche quello indiretto, gravissimo, in quanto i nuovi ambienti palustri costituivano gli habitat ottimali per l’insediamento e la diffusione dell’Anofelismo.
Nel 1903 lo scrittore moldavo Josef Victor Widmann nel suo diario di viaggio in Calabria evidenziava come la sua guida ” gli aveva assicurato che, a parte Gerace (comune in prov. di Rc n.d.r.), dove l’aria è sanissima, in tutto il litorale sino a Sibari e Metaponto imperversava la malaria”.
Su tali fondamentali presupposti ecologici e socioeconomici si innesta la Storia, poco nota ma in realtà singolare e preminente, della Bonificazione e della Cultura Idraulica in terra di Calabria, almeno nei suoi profili più vicini a noi.
Mario Dottore e Antonio Cortese
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In questo ” Dossier” di ampio respiro culturale sul ” Mondo delle bonifiche” gli autori riescono ad affrontare tematiche inusuali, correlate a difficili componenti giuridiche e tecniche, illustrandole al lettore con un linguaggio comprensibile, semplice e lineare che nulla lascia al caso od alla superficialità .
agli autori i migliori complimenti.
Grazie. Nel mese di luglio sarà disponibile il secondo volume che amplia e arricchisce di contenuti l’argomento.