In tempi di crisi, è necessario un più accorto uso delle risorse, siano esse piccole o grandi. Tuttavia, questo non deve farci dimenticare la solidarietà e i bisogni delle persone in difficoltà che, anzi sono le più colpite dalla crisi stessa. Si può coniugare solidarietà e risparmio? Si. Un esempio è l’ottimo sistema di raccolta degli indumenti usati della associazione do volontariato “le serre” di Cosenza, che raccoglie gli indumenti (e anche altro materiale) per le famiglie in difficoltà. Il materiale non riutilizzabile viene inviato alla ciclo di recupero delle stoffe e dei tessuti.
Iniziamo questo spazio blog con qualche segnalazione anti-crisi, che male non fa. In tempi di difficoltà economiche, di cassa integrazione e licenziamenti facili, si spende e si consuma ancora tanto, forse troppo. Sarà perché si è abituati ad un tenore di vita più elevato e si fatica ad “abbassare il target”, sarà perché non è facile resistere alle lusinghe pubblicitarie sarà, sarà. sarà quel che sarà….
In questo spazio, vorremmo mostrare qualche esempio di lotta alla crisi che parte da un assunto diverso: non tagliare pensioni, stipendi e quanto altro (sempre agli stessi soggetti) ma rivedere lo spreco e ridisegnare un sistema di produzione e distribuzione troppo poco concentrato nel ridurre gli sprechi e troppo invece sul piangere sulla disponibilità economica che non c’è. non è così che si va avanti.
Così, in questi post, segnaleremo di volta in volta azioni e imprese che puntano a contenere gli sprechi e a riprogettare in funzione del risparmio e del recupero la filiera di produzione. Ed iniziamo subito con un esempio eccellente: l’Anmia di Torino. L’azienda che si occupa di smaltire i rifiuti della ormai ex capitale dell’auto ha da tempo avviato un’attività di recupero del materiale depositato dai cittadini presso l’isola ecologica da lei gestita. Incuriositi? A presto per sapere il resto…
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