FUTUROPASSATO – RASSEGNA DI CINEMA DI FANTASCIENZA DELL’ETÀ DELL’ORO PUNTATA 10: Dogora – Il Mostro Della Grande Palude (1964)

Ritorniamo nel paese del Sol Levante con questo altro titolo, non so quanto ingiustamente dimenticato: Dogora – Il Mostro Della Grande Palude (1964). Il film, alquanto spiazzante, anche per l’epoca, ebbe successo, soprattutto per il suo mostro, davvero inquietante.
Questa è la locandina italiana, del tutto disconnessa dalla trama del film, tanto che vi compare, in tutto il suo “splendore”, il mostruoso Godzilla, che nel film non viene nemmeno citato.

La locandina italiana con Godzilla in primo piano
La locandina italiana

La sched(in)a

Titolo originale: UCHU DAIKAIJU DOGORA
Titoli USA: Space Monster Dogora, Dogora The Space Monster.
Casa di produzione: Toho
Durata 81 min
Colore colore
Audio sonoro
Genere fantascienza, azione
Regia Ishiro Honda
Sceneggiatura Shinichi Sekizawa, Jojiro Okami
Produttore Tomoyuki Tanaka
Effetti speciali Eiji Tsuburaya
Musiche Akira Ifukube

Akiko Wakabayashi
Akiko Wakabayashi

Cast
Yosuke Natsuki, Yoko Fujiyama, Hiroshi Koizumi, Nobuo Nakamura, Robert Dunham, Akiko Wakabayashi, Jun Tazaki

Una scena del film con Akiko Wakabayashi
Una scena del film

Un po’ di storia

Un satellite artificiale viene assorbito da una misteriosa massa incandescente, poi scompare. L’evento si ripete più volte e, nel medesimo tempo, non solo a Tokio, ma in tutte le principali città del mondo vengono presi di mira i depositi di diamanti.
In realtà, un arazza di alieni tentacolari, i Dogora, ha adocchiato la Terra come ricca riserva di carbonio, necessario alla loro sopravvivenza… Il carbonio, però, è contenuto anche nei diamanti e i diamanti, si sa, da sempre fanno gola a gangster e ricettatori. La straordinaria invasione degli extraterrestri si intreccia, così, con le vicende ben più prosaiche di una banda di malviventi La polizia giapponese, infatti, incarica l’ispettore Komai di pedinare Mark Jackson, un americano che si trova sempre presente là dove si rubano gioielli, ma i due finiscono per incontrarsi presso il prof. Munakata, studioso di cristallografia, e scoprono di essere ambedue dalla parte della legge.
Nei giorni che seguono la banda di criminali capeggiata da Emily (Akiko Wakayabashi) assalta un furgone e la solita forza misteriosa la previene risucchia un carico di banalissimo carbone. Ormai si è disposti a credere nell’esistenza di un mostro spaziale che convenzionalmente si denomina Dogora. Il prof. Munakata, connettendo i furti di diamanti con quelli di carbone, scopre che Dogora è una forza che si nutre di carbonio; ipotizza, inoltre, che il veleno delle vespe sia in grado di rendere il mostro innocuo. Il fenomeno viene così sconfitto.

Una scena del film
Una scena del film

Analisi

Gli effetti speciali sono più che buoni, e il mostro, specie nelle scene notturne, risulta non solo credibile, ma a tratti inquietante, con i suoi tentacoli che si muovono come quelli di una medusa gigantesca nel cielo.
Gli sceneggiatori giapponesi confermano con questo film il loro provato, coraggioso, eclettismo: per destare l’interesse delle platee (e contrastare l’avanzata della produzione occidentale) non esitano a contaminare la “loro” fantascienza con gli stereotipi del film gangsteristico americano e spunti di commedia.
Il punto debole del film, se mai, è nelle ragioni che spingono il mostro a nutrirsi di diamanti.
Ma all’epoca non si andava troppo per il sottile (ricordo alcune scene in cui criminali come il Dr. Doom rapinava le banche!!!).

La locandina giapponese
La locandina giapponese

Curiosità

La versione originale mescolava, in effetti, crime story, sf e commedia ma, nella versione inetrnazionale, mutuata non dall’originale, ma da quella USA, il film è stato rivisto per proporlo come prodotto di SF puro (con risultati non proprio esaltanti, soprattutto se paragonato all’originale).
DOGORA evidentemente spiazzò anche i distributori italiani dell’epoca, che decisero di far uscire il film inserendo nei manifesti di lancio addirittura Godzilla. I distributori italiani stravolsero anche il titolo del film, per cui la medusa aliena si trasformò in un mostro di una grande palude.

Multimedia

Uno spezzone del film in originale giapponese

Trailer in giapponese

Trailer USA

Trailer della versione tedesca

Altra locandina, stavolta per l'edizione home video, con titolo in inglese e giapponese della collana (Montsres Collection)
Locandina per edizione in home video

Voto

4 su 6 (spiazzante e non sempree scorrevole, ma da vedere)

Link esterni:

La scheda, alquanto ridotta su Fantafilm
La scheda su Filmhorror
La scheda (in inglese) su IMDB

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