
La sched(in)a
Altri titoli Screamers, The Fish Men, Island of the Fishmen, Island of Mutations, Something Waits in the Dark.
Lingua originale italiano
Paese di produzione Italia
Anno 1979
Durata 100 min
85 min (versione USA)
Rapporto 2,35:1
Genere avventura, fantascienza
Regia Sergio Martino
Soggetto Cesare Frugoni, Luciano Martino
Sceneggiatura Sergio Donati, Cesare Frugoni, Sergio Martino
Produttore Luciano Martino
Casa di produzione Dania Film, Medusa Cinematografica
Distribuzione in italiano Medusa Distribuzione
Fotografia Giancarlo Ferrando
Montaggio Eugenio Alabiso
Effetti speciali Paolo Ricci, Cataldo Galliano
Musiche Luciano Michelini
Scenografia Massimo Antonello Geleng
Costumi Maria Rosaria Crimi
Trucco Nilo Jacoponi, Manlio Rocchetti, Stefano Trani

Il cast
Barbara Bach: Amanda Marvin
Claudio Cassinelli: Claude De Ross
Richard Johnson: Edmond Rackham
Franco Javarone: José
Roberto Posse: Peter
Giuseppe Castellano: Skip
Francesco Mazzieri: François
Beryl Cunningham: Shakira
Joseph Cotten: professor Ernest Marvin

Un po’ di storia
Dopo il naufragio di una nave diretta alle prigioni della Caienna con un carico di deportati, il tenente Claude De Ross approda fortunosamente con alcuni di essi su di un’isola misteriosa. Nel cercare cibo, Claude e due compagni finiscono prigionieri di Edmond Rackham. Questi vive in una villa di stile coloniale servito e protetto da indigeni e dalla haitiana Shakira, la quale, stregona Vudù, deve controllare l’affascinante Amanda. Eliminati anche i suoi due ultimi compagni, Claude scopre che deve la sua salvezza al fatto che essendo medico gli viene affidato il compito di tenere in vita il professor Marvin, malato e padre di Amanda, un biologo scienziato costretto a lavorare per conto del cattivo del film.
Legatosi ad Amanda, Claude viene condotto nei laboratori dove Marvin è riuscito a creare degli uomini-pesce, una sorta di fantascientifico incrocio genetico tra uomini e pesci, per utilizzarli nel recupero del tesoro del tempio del dio Sole di Atlantide sepolto negli abissi sotterranei dell’isola, e dove può osservare attraverso una campana subacquea all’opera gli uomini-pesce, che portano in superficie oggetti e arredi in oro. Ma, come aveva profetizzato la medium Shakira, un’eruzione vulcanica sconvolge i piani di Rackham distruggendo tutto. Claude miracolosamente riesce a sopravvivere e a condurre con sé Amanda, salvati proprio dagli uomini-pesce.

Analisi
Lento e poco accattivante, soprattutto all’inizio, ilfilm si dipana sempre allontanandosi dal modello, L’isola del dr. Moreau, cui pure più o meno si ispira.
Buona la prova degli attori, tutto sommato, malgrado i limiti della Bach.
La regia è poco ispirata e alquanto statica. Curiose le scene di lotta con gli ibridi nel finale.
Recensioni
”Approssimativa la sceneggiatura, che evita ogni chiarimento, limitandosi a miscelare con superficialità alcuni stereotipi del genere. Gli attori – compreso uno stanco Joseph Cotten – fanno del loro meglio, ma il risultato è modesto, tanto che negli Usa si è cercato di aggiungervi un po’ di sostanza rimontando la pellicola ed inserendovi alcune sequenze girate da Mel Ferrer e da Cameron Mitchell. Anche il finale apocalittico non si discosta da quello di tanti altri film” (Fantafilm)
Curiosità
Fu più volte pesantemente modificato per la distribuzione nel mercato statunitense, con l’aggiunta di nuove scene girate appositamente negli Stati Uniti e l’eliminazione di circa mezz’ora del film originale.
Nel 1995 il regista girò un seguito con il film per la televisione La regina degli uomini pesce.
Voto
voto 2,5 di 5 (Risente molto, malgrado le grazie della Bach, dello scorrrere del tempo e di una certa lentezza)
multimedia
Il trailer (in italiano)
Il film (in spagnolo)
Link esterni
La scheda di L’isola degli uomini pesce (1979) da Encyclopedia of Science Fiction
La scheda di L’isola degli uomini pesce (1979) da Wikipedia
La scheda di L’isola degli uomini pesce (1979) da Fantafilm
La scheda di L’isola degli uomini pesce (1979) da IMDB.com
La scheda di L’isola degli uomini pesce (1979) da Rotten Tomatoes