Ben trovati.
Per questa settimana si torna negli States, con un film basato sull’incrocio fra effetti delle radiazioni e invasioni: I giganti invadono la Terra (1957)
La sched(in)a
Titolo originale The Amazing Colossal Man
Lingua originale inglese
Paese di produzione Stati Uniti
Anno 1957
Durata 80 min
Dati tecnici B/N
Genere fantascienza, drammatico
Regia Bert I. Gordon
Soggetto Homer Eon Flint (romanzo, non accreditato)
Sceneggiatura Mark Hanna, Bert I. Gordon, George Worthing Yates (non accreditato)
Produttore Bert I. Gordon, Samuel Z. Arkoff, James H. Nicholson
Casa di produzione American International Pictures
Fotografia Joseph F. Biroc
Effetti speciali Flora M. Gordon, Paul Blaisdell
Musiche Albert Glasser
Costumi Bob Richards

Il cast
Glenn Langan: ten. col. Glenn Manning
Cathy Downs: Carol Forrest
William Hudson: dott. Paul Linstrom
Larry Thor: magg. Eric Coulter, MD
James Seay: col. Hallock
Frank Jenks: autista di camion
Russ Bender: Richard Kingman
Hank Patterson: Henry
Jimmy Cross: sergente al banco dell’accoglienza
June Jocelyn: infermiera Wilson
Stanley Lachman: ten. Cline
Harry Raybould: poliziotto militare al cancello principale
Jean Moorhead: donna nella vasca
Scott Peters: serg. Lee Carter
Myron Cook: cap. Thomas
Michael Harris: ten. di polizia Keller
Bill Cassady: ten. Peterson
Dick Nelson: serg. Hansen
Edmund Cobb: dott. McDermott
Paul Hahn: assistente
Diana Darrin: addetta all’accoglienza dell’ospedale
Lyn Osborn: sergente Taylor
Jack Kosslyn: tenente nella sala riunioni
William Hughes: ufficiale controllo armamenti
Keith Hetherington: telecronista
John Daheim: soldato (non accreditato)
Judd Holdren: Robert Allen (non accreditato)
Harold Miller: ufficiale (non accreditato)

Un po’ di storia
Un’esplosione di prova della prima atomica al plutonio è prevista per la prima mattina in un sito militare a Desert Rock in Nevada. Quando la reazione a catena per la carica fallisce il suo ciclo e non esplode come previsto, il tenente Glenn Manning riceve l’ordine di tenere i suoi uomini nella trincea di protezione, dato che si attende ancora l’esplosione ma non si sa quando avverrà. Pochi istanti dopo, un aereo civile non identificato si schianta vicino al sito della bomba; Manning salta fuori dalla trincea e corre nella zona di detonazione per salvare il pilota. Una volta lì giunto, la bomba detona e Manning è colto in pieno dall’esplosione atomica, che lo brucia e gli disintegra istantaneamente vestiti e capelli.
Sopravvissuto all’esplosione, ma colpito da ustioni di terzo grado su quasi tutto il corpo, Manning viene curato dallo specialista dott. Paul Linstrom e dallo scienziato militare dott. Eric Coulter all’ospedale della base. La fidanzata di Glenn, Carol Forrest, che doveva sposarsi con lui quella sera a Las Vegas, attende con ansia una prognosi, ma Linstrom si astiene dal dirle che l’opinione comune è che Glenn non sopravviverà.
La mattina dopo, tuttavia, i dottori Linstrom e Coulter rimangono stupiti nello scoprire che le ustioni di Glenn sono completamente guarite, senza neppure lasciare cicatrici. Linstrom e Coulter sono sconcertati dall’incredibile recupero e iniziano ad analizzare i dettagli dell’insolito caso. Quella sera stessa, Forrest rimane sconvolta quando il responsabile della sicurezza di Glenn la informa che le è vietato di vedere ancora il suo fidanzato; in seguito viene a sapere che Glenn è stato spostato fuori dall’ospedale di un’altra struttura, un centro di riabilitazione e centro di ricerca dell’esercito a Summit in Nevada. La donna guida fino a lì ed è ammessa l’ingresso, e dopo aver udito Linstrom e Coulter discutere il caso, viene lasciata nella stanza di Glenn. Sviene dall’orrore quando lo vede sdraiato sul pavimento, mutato in un gigante alto circa 16 piedi.
Più tardi, Linstrom rivela a Carol che si ritiene che l’esposizione di Glenn all’esplosione abbia causato l’interruzione del decadimento delle sue vecchie cellule e la moltiplicazione a ritmo accelerato delle sue nuove cellule, con la conseguenza di farlo crescere a una proporzione di otto piedi di altezza al giorno. Linstrom ammette che né lui né Coulter sanno se potranno fermare la crescita di Glenn e che se non lo scopriranno, egli continuerà a crescere fino alla morte, ma le assicura che non interromperanno le loro ricerche.
Il giorno seguente Glenn si sveglia dopo avere sperimentato dei sogni inquietanti sul suo passato con Carol, sul suo periodo nel guerra di Corea e sulla notte in cui è rimasto ferito nell’esplosione al plutonio. Dopo essersi reso conto della propria enorme taglia, Glenn è dapprima spaventato, poi profondamente turbato. Carol gli fa visita la mattina seguente per consolarlo, ma lui – ora alto più di 22 piedi – è distante e imbronciato. Mentre è noto al pubblico che Glenn è sopravvissuto all’esplosione, l’esercito ha mantenuto segreta ai media la sua condizione abnorme.
Mentre il corpo di Glenn continua ad aumentare di dimensioni, Linstrom ordina di trasferirlo in una tenda grande abbastanza da fornire riparo e raccomanda a Carol di trascorrere del tempo con lui. Tuttavia, nonostante l’incoraggiamento di Carol, Glenn è arrabbiato e amaro. Linstrom rivela infine che il cuore di Glenn sta crescendo a solo la metà del ritmo del suo corpo e che presto non sarà più in grado di sostenere la sua enorme massa, provocandone la morte nel giro di pochi giorni. Quella notte, Carol e Glenn discutono della sua continua disperazione e del suo pessimismo.
La mattina seguente, non appena Coulter riferisce a Linstrom che potrebbe aver trovato una soluzione alla crescita di Glenn, si scopre che quest’ultimo è scomparso. Anche se due automobilisti lo incontrano nella superstrada 93, i militari, guidati dal colonnello Hallock, conducono una ricerca nel raggio di dieci miglia ma non trovano Glenn, ormai alto più di 50 piedi. Quando Carol chiede a Linstrom se possa aiutare nelle ricerche, lo scienziato l’avverte che le condizioni di Glenn potrebbe influenzare la sua mente. In seguito Coulter annuncia di avere ideato una speciale siringa riempita con un siero per il midollo osseo di Glenn in grado di fermare la sua crescita. Hallock viene poi informato dalle squadre militari sulla ricerca in espansione, che sarà effettuata anche per via aerea.
Nel frattempo, i notiziari locali riferiscono che “un uomo gigante” è stata avvistata in avvicinamento a Las Vegas. Mentre i capi militari si dirigono verso la città, Glenn, alto ora più di 60 piedi e psicologicamente confuso, viene fotografato da un giornalista. Il suo aspetto provoca il panico tra la popolazione locale quando distrugge una finestra dell’Hotel Riviera vedendo una donna fare il bagno all’interno e semina il terrore al Royal Nevada, il Silver Slipper e il Tropicana. All’hotel Sands egli raccoglie una cabriolet e la lancia verso la folla, distruggendo anche l’insegna al neon di 56 metri del’albergo. La polizia viene allertata ma disobbedisce agli ordini militari e comincia a sparare addosso a Glenn, facendo infuriare il gigante, che si dirige poi verso Fremont Street e distrugge completamente l’insegna del Pioneer Club, andando verso la diga di Boulder mentre gli elicotteri militari controllano i suoi movimenti.
Linstrom, Carol e Coulter, a loro volta saliti su un elicottero, tentano di intercettare le truppe di Hallock. Dopo essere atterrati vicino alla diga, Coulter e Linstrom usano l’enorme siringa per pungere Glenn alla caviglia. Il gigante è prima sorpreso, poi indignato e, afferrata la siringa, la usa per trafiggere Coulter senza pietà. Quindi afferra Carol e inizia ad attraversare la diga. Usando un megafono, Linstrom supplica Glenn di risparmiare Carol e, seppure completamente disorientato, l’uomo l’ascolta e la lascia andare. Quando Glenn raggiunge il centro della diga, Hallock ordina ai suoi uomini di sparare e Glenn perisce cadendo nel fiume Colorado.
Analisi
Non un film indimenticabile, le animazioni e la sovrapposizione del gigante alle scene girate con attori in proporzioni normali sono non perfette. Anche la recitazione va così così. Accettabile il pugno allo stomaco finale, in cui il lieto fine viene negato sul foto finish.
Da vedere, se si vuole capire le ossessioni di un’epoca terrorizzata dall’atomica.
Recensioni
«Storico, piccolo B-movie, ingenuo nelle soluzioni degli effetti speciali, ma originale per il finale pessimistico». (Fantafilm)
Curiosità
Il film fu distribuito negli Stati Uniti a partire dal 25 ottobre 1957 da American International Pictures (AIP) con biglietto unico assieme a Cat Girl.
Negli anni sessanta il titolo fu distribuito in syndication per la televisione dalla American International Television.
Il film, con un ricavo di 848mila dollari,[2][4] fu un successo al botteghino e ne fu prodotto quindi un seguito, War of the Colossal Beast, meno di un anno dopo.
È un adattamento non ufficiale del romanzo di Homer Eon Flint L’uomo “N” (The Nth Man, 1928).
Questo film, così come “The Beast of Yucca Flats” e i romanzi “Frankenstein” di Mary Shelley e “Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde” di R. L. Stevenson, ha ispirato Stan Lee e Jack Kirby nell’ideare il personaggio dell’ “Incredibile Hulk”.
Nel film “La vendetta del ragno nero” (The Spider, 1958) dello stesso regista Bert I. Gordon, durante una sequenza è ben visibile il manifesto di “The Amazing Colossal Man”.
Citazione nel film “Mostri contro alieni” (Monsters vs. Aliens, 2009): Susan, resa gigantesca da un impatto con una meteora, sfila una siringa dalla sua gamba e la getta via, inchiodando al suolo il piede di un uomo (e non uccidendolo come in “The Amazing Colossal Man”).
Il presentatore del telegiornale si chiama H. Wells, chiaro riferimento allo scrittore di fantascienza.

Voto
3 su 5 (Il film risente non poco del trascorrere del tempo, ma si può vedere)
multimedia
Il trailer in italiano
Link esterni
Scheda di I giganti invadono la Terra su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
Scheda di I giganti invadono la Terra su Wikipedia
Scheda di I giganti invadono la Terra su Fantafilm.
Scheda di I giganti invadono la Terra su Internet Movie Database, IMDb.com. 
Scheda di I giganti invadono la Terra su Rotten Tomatoes, Flixster Inc.
Scheda di I giganti invadono la Terra su FilmAffinity. 
Scheda di I giganti invadono la Terra su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute. 
Bibliografia
McGee M., 1996, Faster and Furiouser: The Revised and Fattened Fable of American International Pictures, McFarland, p105-108
Wingrove D., 1985, Science Fiction Film Source Book, Longman Group Limited, 1985.