Come sopravvivere alla crisi e vivere contenti (almeno un poco)

Iniziamo questo spazio blog con qualche segnalazione anti-crisi, che male non fa. In tempi di difficoltà economiche, di cassa integrazione e licenziamenti facili, si spende e si consuma ancora tanto, forse troppo. Sarà perché si è abituati ad un tenore di vita più elevato e si fatica ad “abbassare il target”, sarà perché non è facile resistere alle lusinghe pubblicitarie sarà, sarà. sarà quel che sarà….

In questo spazio, vorremmo mostrare qualche esempio di lotta alla crisi che parte da un assunto diverso: non tagliare pensioni, stipendi e quanto altro (sempre agli stessi soggetti) ma rivedere lo spreco e ridisegnare un sistema di produzione e distribuzione troppo poco concentrato nel ridurre gli sprechi e troppo invece sul piangere sulla disponibilità economica che non c’è. non è così che si va avanti.

Così, in questi post, segnaleremo di volta in volta azioni e imprese che puntano a contenere gli sprechi e a riprogettare in funzione del risparmio e del recupero la filiera di produzione. Ed iniziamo subito con un esempio eccellente: l’Anmia di Torino. L’azienda che si occupa di smaltire i rifiuti della ormai ex capitale dell’auto ha da tempo avviato un’attività di recupero del materiale depositato dai cittadini presso l’isola ecologica da lei gestita. Incuriositi? A presto per sapere il resto…

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