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Futuropassato – rassegna di cinema di fantascienza dell’età dell’oro puntata 3: Il drago degli abissi (1959)

Locandina del film in lingua originale
Locandina del film in lingua originale

La sched(in)a

Titolo originale: Behemoth,The Sea Monster oppure The Giant Behemoth
Paese di produzione: Stati Uniti d’America, Regno Unito
Anno: 1959
Durata e Colore : 80 min, b/n
Genere: fantascienza
Regia: Douglas Hickox, Eugène Lourié
Soggetto: Robert Abel, Alan J. Adler
Sceneggiatura: Daniel James (come Daniel Hyatt), Eugène Lourié
Produttore: David Diamond, Ted Lloyd
Casa di produzione: Eros/Artists Alliance
Fotografia: Desmond Davis, Ken Hodges
Montaggio: Lee Doig
Effetti speciali: Jimmy Evans, Bernadette Ibbetson (trucco), Willis O’Brien, Pete Peterson, Irving Block, Jack Rabin, Louis De Witt
Musiche: Edwin Astley
Scenografia: Eugène Lourié

Cast:
Gene Evans: Steve Karnes
André Morell: Prof. James Bickford
John Turner: John
Leigh Madison: Jean Trevethan
Jack MacGowran: dottor Sampson, il paleontologo
Maurice Kaufmann: ufficiale del sottomarino
Henri Vidon: Tom Trevethan

Il mostro a Londra in una scena del film
Il mostro a Londra in una scena del film

Un po’ di storia non guasta mai

Mentre a Londra lo scienziato americano Steve Karnes interviene ad una conferenza che ha come argomento principale le conseguenze dei test nucleari, i pescatori di un villaggio in Cornovaglia sono molto preoccupati e in agitazione a causa della misteriosa morte di un loro compagno avvenuta in concomitanza con una strana, improvvisa ed inspiegabile moria di pesci. Karnes, insieme al collega Bickford, munito di un’apposita strumentazione, si reca sul posto e rileva una inconsueta e elevatissima radioattività nel mare, probabile causa della strage di pesci lamentata recentemente dai pescatori. Dopo avere localizzato l’area di massima concentrazione del fenomeno, e averla raggiunta, i due scorgono emergere dalle acque, tra le ombre della notte, la terribile e spaventosa sagoma di un mostro marino. Posto suo malgrado di fronte a tale orrore, Karnes conclude che quella sia il prodotto della reazione scatenata dai ripetuti esperimenti atomici, portati recentemente a termine nelle vicinanze, esperimenti che hanno inevitabilmente alterato i millenari equilibri naturali, e risvegliato dai fondali marini una creatura preistorica mutandola in una specie di gigantesca centrale vivente di energia radioattiva.

Una scena del film con il mostro
Una scena del film con il mostro

Analisi

Il film ha una trama non dissimile dal ben più famoso lungometraggio nipponico “Godzilla” (1954), capostipite di un intero sottogenere (i film di mostri, o kaijū appunto). A differenza di quest’ultimo, che basa la sua struttura emotiva sull’impatto delle bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki, il film statunitense continua ad affidare l’elemento che genera il mostro alla scienza e alla sua dimensione etica, il che lo rende “non proprio originale” nel vettore iniziale. Del resto, lo stesso regista aveva utilizzato il modello Godzilla ne Il risveglio del dinosauro, decisamente superiore a questo film, soprattutto per gli effetti speciali e per l’integrazione degli stessi con le scene girate dal vivo, integrazione non perfettamente riuscita ne Behemot.
La ricostruzione del mostro è in linea, più o meno, con le conoscenze dell’epoca e rappresenta il mostro come un incrocio fra un plesiosauro e un brontosauro, per giustificare sia la natura acquatica (il mostro infatti viene ripreso mentre nuota) che quella terrestre.

Primo piano del mostro
Primo piano del mostro

Curiosità

È il secondo capitolo della cosiddetta “trilogia dei dinosauri” di Lourié, composta anche da Il risveglio del dinosauro e Gorgo.
Il mostro, una sorta di bronto-plesiosauro, definito nel film “paleosauro”, fu ideato da Willis O’Brien con l’assistenza di Pete Peterson.
Le riprese dal vivo furono girate in Gran Bretagna, a Londra, mentre gli effetti speciali con animazione a passo uno di modelli furono girati in uno studio di Los Angeles dove, inoltre, i trucchi ottici furono integrati con le scene riprese dal vivo.
A causa poi del budget ristretto, la scena in cui il mostro fracassa un modellino di auto fu utilizzata per ben tre volte, nello stesso film, ripresa però da angolazioni diverse.

Ancora il mostro sullo sfondo del Big Ben
Ancora il mostro sullo sfondo del Big Ben

Voto

3 su 6 (si poteva fare di meglio)

(Multi)media

Link esterni

Bruno Lattanzi e Fabio De Angelis (a cura di), Il drago degli abissi, in Fantafilm.