Vediamo qualche esempio. La linea cinetica è fondamentale per dare movimento ad un’immagine fortemente plastica, in cui, cioè, la torsione del corpo non dà movimento ma avvicina piuttosto all’immobilità della scultura, in cui il movimento è solo simulato. Ecco un esempio di questa soluzione: una vignetta dal Tarzan di Burne Hogarth (1976, © e ™ degli aventi diritto):
Invece, in questa vignetta tratta da Luke cage, Powerman della casa editrice newyorkese Marvel (la stessa di Spiderman, X-Men, Fantastic Four, Iron Man e dei più recenti blockbusters Thor e Captain America, first avenger) la linea cinetica è utilizzata per indicare l’intensità della forza che Luke usa per sfondare con un calcio la porta (1973, © e ™ degli aventi diritto):
Nell’ultima vignetta di questa serie, invece, le linee cinetiche hanno un doppio significato: riprodurre, ovviamente direzione e verso del movimento di Daredevil e del Coleottero, ma anche accentuare l’effetto emotivo, trasmettendo, con le linee cinetiche poste a raggiera in alto l’intensità emotiva della scena (1971, © e ™ degli aventi diritto):