La storia del personaggio, popolarmente noto con il nome di “Fra Diavolo” proposta nella Rivista Popolare Illustrata “Il Secolo XX” nel 1904 ci riporta ad una pagina drammatica delle vicende turbolente,
che investirono il Regno di Napoli e di Sicilia nel 1799 ed il decennio (1806-1812) che registrò l’insediamento del governo francese d’occupazione militare del mezzogiorno.
La vita di Fra Diavolo evoca, perciò, un periodo particolarmente deleterio segnato da una feroce e sanguinaria guerra civile tra le opposte fazioni filo borboniche e filo francesi, foriera di desolazione e morte in tutti i paesi del meridione d’Italia e specialmente della Calabria. ……
Attualmente nel complesso, la superficie forestale italiana considerando le aree sottoposte a controllo diretto da parte
dell’Amministrazione dello Stato (Parchi,Riserve, Rete Natura 2000) ascende al 35% circa del totale.
Per quanto riguarda il possesso della proprietà boschiva nella nostra penisola, si rileva che la maggior parte dei boschi è detenuta da soggetti privati per circa il 66,2%.
In tale contesto, oggidì, la regione Calabria con il suo 44% di boschi si colloca tra le regioni d’Italia più importanti per possesso di patrimonio forestale.
Questo fondamentale e ricco patrimonio boschivo del Bruttium serve a spiegare, fra l’altro,il costante interesse storico riservato da tutti i governi fin dal più lontano passato, a fronte, comunque, di peculiari prerogative di varia natura che hanno da sempre contraddistinto la realtà forestale della nostra regione.
– Incontro con Francesco Gabriele di Vittorio Politano e Pasquale Natali; – Le sirenedi Raoul Elia; – Santi monaci e chierici selvaggi di Marcello Barberio a cura di Paolo Alfiere; – DITITRAMBO – Le foto della discordiadi Alessandro Grammaroli; – Il sacco di Roma (846 d.C.) e la battaglia di Ostia (849 d.C.) di Gabriele Campagnano; – Durabilità del calcestruzzo romanodi Daniele Mancini; – Stazioni di ascolto antiaeree – Settembre, tempo di migraredi Domenico Caruso.
Giorno 9 agosto avrà inizio l’importante manifestazione, per la promozione del vino Cirò e Melissa, “Cirò Wine Festival!”.
Per l’occasione abbiamo ritenuto opportuno anticipare la distribuzione del volume MONOGRAFIE, del dott. Mario DOTTORE, pienamente attinente al tema della manifestazione. Buona lettura e cin-cin con un bel bicchiere di Vino.
Il presente lavoro aperto sul mondo culturale della vitivinicoltura calabrese, arricchito dalle belle illustrazioni dello stimato maestro Salvo Caramagno, in ordine cronologico si unisce alle altre pubblicazioni del Centro Studi Bruttium qui di seguito elencate, link compresi
Nel mese di settembre 2023 sarà disponibile l’ultimo numero di Civiltà Comune avente come titolo:
IL PARCO NAZIONALE DI CALABRIA ….
L’autore di recente ha anche ultimato un complesso quanto difficile studio dal titolo” L’ARTE ENOICA NELLA TRADIZIONE CULTURALE MEDITERRANEA E NEI LINEAMENTI STORICI DELLA CIVILTA’ ITALICA” ancora inedito.
– L’arte di Giuseppe Barilaro di Vittorio Politano, Pasquale Natali;
– Tutta una repubblica in un pastificio – G.P. Callegari (1947); – Persistenza della magia rurale in un’area del catanzarese – Marcello Barberio; – Viaggi temporali, folli voli e rapimente alieni – Raoul Elia; – Innondazioni, valanghe: la colpa è anche nostra – R. de Benedetti (1951);
– Agosto, tempo d’estate – Domenico Caruso.
LE MONTAGNE DI CALABRIA TRA ECOLOGIA, SOCIALE E LETTERATURA STORICA
Il presente percorso storico-forestale,sicuramente insolito nel nostro corrente e famigliare “paesaggio” letterario, concretizza e raggruppa pubblicazioni legate ad una vera e propria“collana” editoriale.
Una collana editoriale che il Centro Studi Bruttium diCatanzaro ed in particolare il prof. Lino Natali, redattore capo e curatore, ha inteso dedicare alla Montagna, alle sue antiche e laboriose comunità anche poliglotte, al Patrimonio forestale e floristico di una terra generosa, il Bruttium, che con le sue peculiari bellezze naturali mediterranee, non manca di stupire, nonostante tutto, anche il viaggiatore dei tempi attuali.
La collana racchiude ricerche, come si può desumere, condotte su rigorose basi scientifiche e documentali, che il Centro stesso rende fruibili, a costozero, a beneficio degli utenti, degli appassionati della montagna, delle associazioni naturaliste e ambientaliste ecc.
Così operando, si ritiene di adempiere ad una nobile “missione”, fondata su un superiore codice etico comportamentale ed operativo che rigetta, categoricamente ogni artificiosa strumentalizzazione della Cultura di un popolo per proiettarla, viceversa, verso costruttive mete di valorizzazioni propulsive.
Ci si augura, in tale prospettiva, di avere presentato,al di là di eventuali errori ed imperfezioni, e forse anche incompletezze, un articolato insieme culturale ritenuto in grado di creare,in modo aderente ed opportuno, un concreto avvicinamento del lettore a quelle vitali tematiche, rapportate in generale allo sviluppo economico e sociale della montagna meridionale e della Calabria in particolare, da cui dipendono gli ambienti delle sottostanti aree costiere e di pianura.
Dott. Mario Dottore
COLLANA CIVILTA’ COMUNE 1-4
Le presenti N. 4 pubblicazioni costituiscono parte integrante della collana editoriale del Centro Studi Bruttium dedicata alla storia e cultura della Montagna Bruzia
Il Centro Studi ha finora realizzato i lavori, riportati qui di seguito con i rispettivi link, in una condivisa collaborazione divulgativa – culturale con la redazione giornalistica del ” il Cirotano” .
– Incontriamo Francesco Giordano di Pasquale NATALI
– La versalità del maestro Francesco Giordano, la raffigurazione del buio in sè e la poetica delle cose banali di Vittorio POLITANO
– L‘arte di Francesco Giordano fra dissonanze e simbolismo di Angelo DI LIETO
– Luglio, il mese della fioritura di Domenico CARUSO
– Fatti di Ieri o di OGGI? – Il dottore morto nel contadino vivo di G.P. CALLEGARI – La vettura di Napoleone a Waterloo di M. PELLEGRINO – Elogio del cane di Leon Battista ALBERTI
– La casa del demonio si trova a Milano di Raoul ELIA
– Cosa legava Roma a Brooklyn? di Alessandro GRAMMAROLI
– Maria Cristina di Savoia di Antonio NICOLETTA
– Piero della Francesca – Polittico della Misericordia di Roberto CAFAROTTI
– Venusiani a Gravellona Toce? di Raoul ELIA
Antonella LAMAZZA
Lacrimi e rrisi, Salvatore Bruno Lucisano
Fatti di ieri o di oggi?
Non gridò “abbasso De Gasperi”
I gerarchi cambiano i manganelli restano
Il mostro delle notti di luna
Il Donizetti che pochi sanno
Perchè lo ascoltano se è così stupido?
Gabriele CAMPAGNANO
Il Manuale di Eliseo Masini
Raoul ELIA
Il rabdomante elettronico dell’ing. Porro
Vittorio POLITANO
La billenaria storia della chiesa cattolica è zeppa di interessi curiosi
Daniele MANCINI
I Celti e le contaminazioni nella storia dell’arte antica europea
Antonio NICOLETTA
Riflessioni sulla scuola pubblica nel sud nell’ottocento
UNA GENESI
Di recente nel corso di un divertente scambio di idee con il professore Natali, ironicamente, ci trovammo d’accordo nel constatare che quelle sorti di apoteosi ufficiali e mitizzazioni riservate ad importanti personaggi della storia e del nostro tempo, creano sicuramente, una visione distorta o lacunosa della reale vita dell’individuo….. ma gli Dei erano.
Un certo tipo di storiografia celebrativa e parenetica nel prospettarci, ad esempio, una personalità di spicco del risorgimento italiano come il Mazzini, si è compiaciuta nel soffermarsi soltanto ad una celebrazione ed idealizzazione dell’uomo.
Il pensiero e l’azione politica di quello che viene definito “L’apostolo della Libertà” e “Padre della Repubblica” risultano ufficialmente presi così, in un valore assoluto solo eccessivamente positivo che ignora l’uomo con i suoi limiti e debolezze psicologiche.
Questi tipi di “visioni” o “tendenze” fanno veramente perdere di vista ed annullano, a nostro avviso, l’importante e fondamentale presupposto di una vita vissuta, con tutte le sue gioie e dolori, gratificazioni e delusioni.
Insomma, sembrerebbe quasi che questi uomini non abbiano avuto un esistenza terrena o tantomeno abbiano avuto e provato i comuni sentimenti che sono propri della razza umana.
Perciò è lecito domandarci, com’era e si comportava un Giuseppe Mazzini nella vita privata?.
Quale Storia ?
I ruderi di grandi e piccoli monasteri, chiese, edicole, tabernacoli, laure, cenobi ecc. sparsi un po’ dovunque sul territorio , dalle pianure costiere alle cimose litoranee, alle fasce prettamente pedemontane e montane del versante ionico e tirrenico della Calabria, testimoniano ancora del ”rivoluzionario” movimento monastico e monastico-cavalleresco, nati nel “Grande Mattino Cristiano” dell’Occidente.
La rivisitazione o se si preferisce la lettura, con “altri occhi” e sotto l’analisi oculata di aspetti e caratteri, per tanti versi insoliti, ha permesso l’acquisizione di conoscenze ed informazioni, sicuramente, di pregio per una corretta visione d’insieme ed un concreto contributo di valorizzazione di parti importanti della Storia Religiosa, Sociale ed Economica della Nostra Regione.