RASPBERRY PI STAGIONE 2 PUNTATA 15: Cayenne Raspi

Ben ritrovati.
Nuova puntata dedicata alla scheda single board preferita. Questa volta ci preoccuperemo di gestire la nostra Raspberry Pi in remoto grazie ad un’app: Cayenne.

Quali siano i vantaggi, non credo sia difficile innovarli. Poter comandare il Raspberry da fuori casa, ordinandogli, ad esempio, di accendersi e accendere il condizionatore piuttosto che il forno o il riscaldamento, ad esempio, oppure trasmettere al raspi i comandi per scaricare la nostra serie preferita (ops non si fa!) o i nostri contenuti online free (ecco, così va meglio), ma anche aprire un cancello, attivare/disattivare una telecamera o chissà cos’altro.
D’altro canto, connettere il raspi alla rete direttamente può essere complesso e fastidioso, soprattutto perché, nella stragrande maggioranza dei casi, il nostro ISP non ci fornisce un indirizzo statico (cioè sempre uguale ad ogni riavvio) ma dinamico, per cui occorrerebbe settore oggi volta l’IP esterno del raspi o trovare soluzioni alternative come Noip.
Controllare il Raspberry è invece più semplice, oltre che possibile e veloce, attraverso l’interfaccia web di un’app che si preoccupa di convertire il nostro indirizzo IP dinamico in un suo indirizzo statico, reindirizzando il tutto alla nostra app sul nostro smartphone.
Anche qui, il campo è abbastanza vasto.
Dopo qualche tentativo, ci siamo orientati verso Cayenne per la sua semplicità d’uso.
Senza stare a vedere quali siano i protocolli e gli strumenti, basta sapere che Cayenne usa, per dialogare con il nostro raspi, un protocollo MQTT (cos’è? Pazienza, lo vedremo prossimamente) che è un protocollo molto efficace, soprattutto in funzione della banda a disposizione.

Come collegare Raspberry e Cayenne

Per prima cosa, occorre installare il sistema operativo. Installiamo il solito Raspbian, fra i più versatili sistemi operativi per Raspberry, sulla scheda microSD, come abbiamo fatto precedentemente, inseriamo la scheda nel Raspberry Pi e colleghiamola alla rete elettrica.
Ora, siccome occorre scaricare un software dal sito di Cayenne per poter connettere il raspi alla web app, si può continuare collegando al raspi tastiera e mouse o una mini tastiera wireless, oppure connettersi da un altro pc nella stessa rete via vnc e ssh, come abbiamo già fatto precedentemente.

Una volta lanciato il sistema operativo, apriamo il browser e cerchiamo il sito di Cayenne all’indirizzo https://mydevices.com/cayenne/landing/raspberry-pi-project-builder/
Creiamo un account gratuito sul sito: verrano richiesti nome, cognome, email e password. Attenzione, l’email serve per connettersi al sito, quindi non usate una email fasulla.

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Una volta registrati, ci ritroviamo nella schermata iniziale,
la nostra dashboard, che, al momento, è ovviamente vuota.
premendo più, avviamo la procedura per registrare il nostro raspi: nelle schermate successive, infatti, sarà possibile indicare l’apparecchio che vogliamo connettere. Troviamo nella schermata cinque voci: Raspberry, Arduino, LoRa, CayenneApi e all devices. parleremo un’altra volta delle altre possibilità.
Scegliamo il raspberry e andiamo avanti.

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La schermata successiva ci ricorda ci connettere il nostro raspi alla rete elettrica e alla rete internet.

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Ci viene chiesto di scegliere se connettere il raspi direttamente da terminale o attraverso l’app per smartphone e tablet.

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Usiamo il terminale, visto che non abbiamo oramai paura di accedere alla console. I comandi da digitare sono molto semplici:
wget https://cayenne.mydevices.com/dl/rpi_a1gakywtvn.sh
sudo bash rpi_a1gakywtvn.sh -v

Il primo ordina al programma wget, un downloader da riga di comando molto versatile e potente, di scaricare il file rpi_a1gakywtvn.sh da sito di Cayenne, mentre il secondo lo lancia in modo da installare il software di Cayenne. Come avrete notato, il nome del file, oltre alla sigla che indica la tipologia di apparecchio, ha un codice alfanumerico che identifica il nostro raspi.
Mettetevi comodi perché potrebbe volerci un po’ (fino a 10 minuti, sostiene il sito stesso).

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Una volta completata l’installazione, ci ritroveremo nella dashboard di Cayenne. Ora non è più vuota ma, se accediamo al raspberry, notiamo che vi sono degli indicatori (widget) che registrano vari dati, fra cui temperatura e velocità della trasmissione, oltre ad alcuni pulsanti che consentono di spegnere o riavviare il raspi.

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Se, nella barra azzurra in alto, si clicca su GPIO, invece, si otterrà lo schema dei collegamenti GPIO del raspberry, con l’indicazione della loro attuale posizione (LOW spento, HIGH acceso, ricordiamo, come per Arduino et similia).

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Ecco fatto, ora il nostro raspberry pi è manipolabile anche da remoto. Basta accedere ad internet o da un pc o dall’app per smartphone e tablet, disponibile sia per iOS che per Android.
Ecco la dashboard dell’app su smartphone…

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Alla prossima…

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