Altra domenica trash per la nostra rubrica, con questo film, girato fuori tempo massimo per l’età dell’oro, molto debitore dei vari film postapocalittici del periodo. Dunque, parliamo pure di questo capolavoro trash italo-statunitense: 2019 – Dopo la caduta di New York (1983).
La sched(in)a
Titolo originale 2019, After the Fall of New York
Lingua originale inglese
Paese di produzione Italia, Francia
Anno 1983
Durata 91 min
Colore colore
Audio sonoro
Rapporto 1.85 : 1
Genere azione, fantascienza, guerra
Regia Sergio Martino (come Martin Dolman)
Soggetto Ernesto Gastaldi (come Julian Berry), Sergio Martino (come Martin Dolman)
Sceneggiatura Ernesto Gastaldi (come Julian Berry), Sergio Martino (come Martin Dolman), Gabriel Rossini
Produttore Luciano Martino
Casa di produzione Medusa Film, Nuova Dania Cinematografica
Distribuzione (Italia) Magnum 3B
Fotografia Giancarlo Ferrando
Montaggio Eugenio Alabiso (come Alan Beugen)
Effetti speciali Paolo Ricci
Musiche Guido e Maurizio De Angelis
Scenografia Antonello Geleng
Costumi Adriana Spadaro
Trucco Fabrizio Sforza
Il cast
Michael Sopkiw: Parsifal
Valentine Monnier: Giara
Anna Kanakis: capitano degli Eurac Ania
Romano Puppo: Russell
Paolo Maria Scalondro: Bronx
Louis Ecclesia: Kirk
Valentine Monnier: Geiada
Edmund Purdom: presidente della confederazione panamericana
Serge Feuillard: comandante degli Eurac
Hal Yamanouchi: re dei contaminati
George Eastman: Big Ape
Un po’ di storia
La III guerra atomica è terminata da circa 20 anni e gli americani superstiti si sono stabiliti in Alaska, territorio meno radioattivo rispetto al resto del pianeta. A New York, o meglio in quel poco che ne resta, ci sono gli Eura che hanno violentemente conquistato la terra e che tengono schiava la popolazione del luogo facendo su di essa raccapriccianti esperimenti genetici. La radioattività ha reso gli uomini sterili e per il mondo umano non c’è quindi nessuna speranza di vita futura. Ma in Alaska gli scienziati sanno che esiste a New York una giovane ancora fertile ed affidano l’incarico di trovarla al coraggioso Parsifal a fianco del quale pongono due altrettanti aitanti collaboratori, Russel e Bronce. Tra tante peripezie i tre riescono a giungere a New York attraverso le fogne; incontrano strani personaggi che vorrebbero fermali a tutti i costi. Finalmente trovano la ragazza, ma gli Eura sono sulle loro tracce; i tre eroi comunque, con l’aiuto del nano Kirk, di un uomo scimmia Big Ape, e di una bella ragazza Geiada che ama Parsifal, riescono a fuggire e a portare in salvo la ragazza. Purtroppo Kirk, Big Ape, Geiada e Bronce muoiono tragicamente per portare a termine l’impresa. In Alaska è pronta un’astronave che porterà un piccolo gruppo di scienziati con Parsifal e la ragazza feconda in un altro mondo non contaminato dove sarà possibile una nuova vita per il genere umano.
Analisi
Il film nel complesso è noioso, spesso cade nel già visto, troppi i riferimenti a 1997 fuga da New York e Mad max per essere originale. Il finale, sdolcinato e mainstream non salva affatto un film mal diretto e mal sceneggiato, oltre che recitato spesso in modo approssimativo, con l’eccezione, forse, di Edmund Purdom e George Eastman.
Improbabile la trama, come del resto i mezzi, i costumi e l’ambientazione.
Curiosità
Voto
voto 1 di 5 (da vedere solo se necessario)
multimedia
Il trailer italiano
Recensione del film (in inglese)
Link esterni
La scheda del film su Comingsoon.com